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I CINQUE TIBETANI E LO YOGA TAROCCO - seconda parte

L a genesi dei Cinque tibetani è affascinante. Non sto ironizzando. Un soggetto cinematografico rifiutato dagli Studios di Hollywood, diviene un romanzetto d'avventura di scarso successo. Dopo sessant'anni il frutto della fantasia di un'oscuro sceneggiatore cinematografico si fa realtà, l'elisir di lunga vita da lui immaginato, cinque esercizietti facili facili messi in serie senza nessuna logica, viene bevuto da milioni di persone, pronte a testimoniare la validità del metodo, i positivi effetti sulla salute e sulla psiche, le esperienze trascendentali innescate dalla pratica assidua. I segreti del successo dei Cinque Riti Tibetani sono la facilità e l'immediatezza. Il titolo è uno slogan pubblicitario di sicuro effetto: "The Five Tibetan Rites of Rejuvenation". La lingua con cui è scritto è semplice e diretta, senza fronzoli e senza riferimenti a complicati concetti filosofici. La sequenza di esercizi si impara in un quarto d'ora e non nec

I CINQUE TIBETANI E LO YOGA TAROCCO

Negli anni'30, ad Hollywood, Peter Kelde r, dopo aver letto " Orizzonte perduto " di James Hilton (il romanzo in cui si parla della ricerca di Shangri-la ) scrisse un soggetto cinematografico sulla fonte dell'eterna giovinezza. La storia era banale: un colonnello dell'esercito britannico, vecchio curvo e malato, si ritrova in un misterioso monastero tibetano, dove alcuni misteriosi monaci gli svelano il segreto dell'eterna giovinezza. Il colonnello torna in occidente, ma non lo riconosce nessuno, dimostra 30 anni di meno, è dritto come un fuso e gli sono pure ricresciuti i capelli. La storia è banale e gli Studios la rifiutano. Nel 1939 Kelder ci scrive un libro e lo chiama " The Eye of Revelation ". Nel 1946, aggiunge dei capitoli, mette in evidenza l'aspetto salutistico e aggiunge un sottotitolo: " Ancient anti-aging secrets of the five tibetan rites " Il libro non è un capolavoro e cade nel dimenticatoio fin quando, negli anni 80,