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RISCRIVERE I VANGELI: LA MADDALENA INCORONATA

Quando si leggono i testi biblici e si ascoltano gli insegnamenti religiosi, capita di trovare delle contraddizioni e delle bizzarrie. Di solito qualcuno "che ne sa più di noi", interpreta contraddizioni e bizzarrie dal punto di vista teologico o simbolico o esoterico. E se le spiegazioni non ci bastano, tira fuori il discorso della Fede. -" Se hai fede credi, senza bisogno di prove, se vuoi prove sei come san Tommaso "- Da ragazzino non è che la storia della fede mi convincesse molto, ma per non far brutta figura annuivo e facevo finta di capire. Una cosa che mi colpiva all'epoca era l'eterna giovinezza della Madonna. Se Gesù era morto a trentatre anni, mi dicevo, lei quanti ne aveva al tempo della crocifissione? Una cinquantina. Eppure nei quadri e nei dipinti che mi facevano vedere, mi sembrava una ragazzina. Si sa che  gli artisti si prendono sempre delle licenze, ma insomma. Una delle rappresentazioni più stravaganti della Madonna s

Maria di Magdala e il Tabù del Sesso

"Potrebbe andarsene quando vuole.  ...  se fosse assolutamente determinato a scoprire la verità, noi non potremmo fermarlo" The Truman Show Ma chi è che inventa i tabù? Lo so è una domanda stupida. Mi vengono spesso delle domande stupide, d eve essere un talento naturale. Però è vero che i tabù devono avere un autore, come le leggende metropolitane, le barzellette o i luoghi comuni. Ci deve essere per forza qualcuno che li ha ideati, a  volte per ragioni igieniche o genetiche, altre per capriccio o chissà cosa altro ancora....  Prima di tentare di rispondere alla domanda stupida sarà meglio chiarire cosa sono i tabù. Prendo wikipedia: "In una società umana un tabù (più correttamente tabu, sia nel significato proprio che nell'utilizzo scientifico, dal polinesiano tapu , in hawaiano kapu) è una forte proibizione (o  interdizione ), relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini, dichiarata "sacra e proibita". Infrangere un tabù è

IL PRIMO DIO

" I veri moderni sono gli antich i" mi ripete spesso il mio amico Andrea citando l'artista Gino de Dominicis, e penso abbia ragione. Dai testi antichi trasudano una freschezza e una spontaneità, sconosciute, di solito, agli autori moderni. Pare quasi che al cuore si sostituisca la mente, e che lo scopo di noi moderni non sia più quello di Essere, ma la costruzione di fantasmagoriche architetture di idee in una continua quanto assurda competizione con il creatore. Negli dieci anni mi sono fatto le chiappe quadrate a studiare  libri, articoli, opuscoli teoricamente ispirati ai quattro "Veda" della Tradizione indiana. Ad un certo punto ho cominciato a parlare in codice: buddhi, kosha, jnana, asparsa, brahman saguna, brahman nirguna... chi mi stava accanto non capiva una mazza e si preoccupava per la mia salute mentale, ma io, imperterrito continuavo nella speranza di trovare la chiave per aprire quella complicatissima serratura a codice numerico che mi avrebbe spal

LE ASTRONAVI DI SHIVA

Prima o poi, praticando e studiando yoga, arriva la fase dello stupore. Asana, mudra, mantra cominciano a "funzionare" per davvero. Il corpo si trasforma, la percezione della realtà pure. E ci si comincia a chiedere da dove provenga questa scienza straordinaria: gli indiani di 5 o 10.000 anni fa, di certo, non avevano la nostra conoscenza dell'anatomia, della neurofisiologia, della fisica. dell'astronomia. Eppure lo yoga funziona. Incredibile. Senza microscopi o telescopi,  senza raggi x e tac gli antichi yogin sembra quasi ne sapessero più di noi di ossa, ormoni e sistema nervoso. Chissà come facevano... Sarà la visione interiore, sviluppata con la pratica della meditazione? Una serie di incredibili coincidenze? No....la spiegazione più logica, in fondo, è l'intervento diretto del divino: nessuno meglio del creatore potrebbe sapere come siamo fatti, giusto? Dio  che si manifesta con la pelle blu, cinque teste e sei braccia per insegnarci lo yoga attrav

L'AGASTYA SAMHITA E I FRATELLI GRIMM

Sapete cosa è l'aeroplanino di Saqqara? Si tratta di un giocattolo del III secolo a.C trovato nel 1891 in una tomba egizia. Se si dice che un aeroplano gli scienziati ridono. E la maggior parte di noi ride insieme a loro  -" Maddai! ma non lo vedi che un uccello fatto male! "-  In realtà a guardarlo bene, per essere un uccello ha le ali un po' strane. La coda poi...sembra un timone...però, noi  sappiamo con certezza che  sono stati i fratelli Write i primi  a far volare un aereo, nel 1903. Ce lo insegnano a scuola, lo vediamo nei film  e ce lo ripete continuamente Piero Angela quindi   l'aereo di Saqqara  non può essere un aereo. Però a pensarci è strano: noi non c'eravamo mica in Egitto nel III secolo a.C.! e nemmeno Piero Angela. Eppure se ci fanno vedere l'aereo di Saqqara non abbiamo nessun dubbio: -" Sicuramente è un uccello fatto male "-  Il problema (che di problema si tratta) è che da piccoli ci insegnano a delegare la cono

A CHE SERVE LA MEDITAZIONE?

A che serve la meditazione? Si è vero, scimmiottando i monaci zen si dice spesso che non serve a niente, anzi che non deve servire a niente, ma una finalità la dovrà pure avere, altrimenti tutti coloro che si iscrivono ad un corso di meditazione, o acquistano un manuale di meditazione dovrebbero essere dei deficienti. Se  spilucchiamo un po' trai testi di yoga, Yoga Sutra ad esempio, si scopre che prima di  meditare bisogna purificare una roba detta  चित्त citta , oppure che meditare è lo stato in cui  चित्त citta è purificata. Volendo sapere a che serve la meditazione, il primo passo sarà, ovviamente, scoprire cosa significa citta. Usualmente viene tradotto con "mente", ma visto che io preferisco  trovare i significati da solo ( non perché non mi fidi, per carità, ma perché cercare di capire una cosa da soli può essere un buon metodo per allontanarsi dal pericolo dei luoghi comuni) sono andato sul vocabolario a controllare. Una mossa che non è stata di gran

ATLANTIDE E LE CATENE DELLA PERCEZIONE

Noi vediamo ciò che sappiamo. Il nostro cervello è fatto in maniera tale da farci percepire solo ciò che è identico o simile a qualcosa che è già installato nella memoria. In altre parole l a nostra visione della realtà dipende dalle informazioni che abbiamo immagazzinato. In altre parole la realtà NON è come la vediamo. Ognuno la vedrà diversa in base alla propria cultura, le proprie credenze, la condizione degli organi di senso. Per capire come funziona la percezione basta un esempio facile facile. Se scrivo  "il mio gtto ha pisiato sul tappetto" il 99,99% dei lettori intenderà che il mio gatto ha fatto la pipì sul tappeto. Di questi qualcuno penserò che abbia saltato delle lettere, mentre gli altri sinceramente crederanno di aver letto: Il mio gatto ha pisciato sul tappeto. Questo accade perché le parole gtto e pisiato non facendo parte della nostra esperienza, le scartiamo automaticamente. Il nostro cervello  ricostruisce gli eventi in base alle informazioni