Il fuocherello delle polemiche che si è acceso dopo la decisione dello CSEN di organizzare delle gare di "Ginnastica Yoga" mi sta divertendo assai. Mi è venuta in mente una frase del mio "alter-ego" Ryu no Kokyu: -"Nella pratica Yoga l primo ostacolo da affrontare non è l'Avidyā, ma l'ignoranza ordinaria"- L' a vidyā è l'ignoranza metafisica, lo "scambiare la corda per il serpente" (mi raccomando, अविद्या a vidyā, con l'accento diacritico sulla seconda "a", se no vuol dire "stupido") e spesso moltissimi yogin più o meno eruditi (me per primo) si lanciano in lunghe discussioni sulle modalità di bruciare i saṃskāra (in sanscrito "sacramento" o "purificazione", ma nel gergo vedantico "semi dell'ignoranza") o risolvere i kañcuka, i "Veli della Dea", senza rendersi conto che in molti casi sia gli astanti sia, a volte, loro stessi (noi s
Formazione, Promozione e Divulgazione dello Yoga