tag:blogger.com,1999:blog-79780208061278692382024-03-13T03:03:44.707-07:00PAOLO PROIETTI YOGA Formazione, Promozione e Divulgazione dello YogaPaolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.comBlogger490125tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-13684090931482949102024-01-23T06:06:00.000-08:002024-01-23T06:06:20.989-08:00Hathayoga - La Grotta delle Api<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUItd0Zi4ClCnLCdP7r0TOkInxUMasyBlhU7FpRgjKS_zlBzIv0nO25CpgVLUkp9YxPQsgsRz_K8EE43bz8_8EDqoqt3Q8dUl0fHnuPMtnt-RnnqIeHuNgqDM0iYA4Q2P1xPEKA1fXPi_iQUaj2qz7SKyQPxkP-WzGrPy_Z7_X5eKT95VG9hfFkU2XoEo/s555/320px-Kapala_Asana_(headstand)_from_Jogapradipika_1830.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="555" data-original-width="320" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUItd0Zi4ClCnLCdP7r0TOkInxUMasyBlhU7FpRgjKS_zlBzIv0nO25CpgVLUkp9YxPQsgsRz_K8EE43bz8_8EDqoqt3Q8dUl0fHnuPMtnt-RnnqIeHuNgqDM0iYA4Q2P1xPEKA1fXPi_iQUaj2qz7SKyQPxkP-WzGrPy_Z7_X5eKT95VG9hfFkU2XoEo/w370-h640/320px-Kapala_Asana_(headstand)_from_Jogapradipika_1830.jpg" width="370" /></a></div><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Il <i>Joga Pradīpikā</i>, pubblicato nel 1737, è un manuale di Haṭhayoga scritto in un antico dialetto Hindi,in cui forme e vocaboli delle lingue conosciute come </span><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Braj_Bhasa" style="text-align: justify;">Braj Bhasa</a><span style="text-align: justify;"> e </span><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Khari_Boli" style="text-align: justify;">Khari Boli</a><span style="text-align: justify;"> si fondono con alcuni elementi di sanscrito</span><a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftn1" style="text-align: justify;">[1]</a><span style="text-align: justify;">. Il cammino dello Yoga, nella </span><i style="text-align: justify;">Joga Pradīpikā</i><span style="text-align: justify;"> viene diviso in sette parti o branche - सप्ताङ्ग Saptāṅga - che risultano sostanzialmente diverse da quelle descritte nello अष्टाङ्ग aṣṭāṅga di Patañjali:</span></div><br /><br />1. षटकर्म ṣaṭkarma (le “sei purificazioni” ovvero purificazione delle narici, del tratto digerente, dell’addome, del colon, del cranio e degli occhi); <br /><br />2. मुद्रा mudrā (intesi come “bandha” e non come gesti delle mani. Joga Pradīpikā ne elenca 24); <br /><br />3. आसन āsana (nel testo vengono citate 84 posture spesso diverse nei nomi e nella descrizione dagli āsana dello Yoga moderno); <br /><br />4. प्राणायाम prāṇāyāma (inteso come “sospensione” o कुम्भक kumbhaka; il joga Pradīpikā ne elenca 8); <br /><br />5. मन्त्र mantra (inteso come recitazione e visualizione delle sillabe sacre): <br /><br />6. ध्यान dhyāna (meditazione); <br /><br />7. समाधि samādhi; <br /><br /> <br /><br />Un terzo del testo – 314 versi su 964 –è dedicato alla descrizione delle 84 posture, alla maniera di assumerle e alla direzione dello sguardo (दृष्टि dṛṣṭi), e il resto alle altre branche del Saptāṅga.<br /><br /> Per ciò che riguarda il samādhi - ultimo dei sette aṅga - è definito“raggiungimento della grotta delle api” e questo ci introduce in un ambito che raramente, a torto, viene associato allo Haṭhayoga: la Dottrina delle Vibrazioni. <br />La realizzazione – intesa sia come “liberazione”, मोक्ष mokṣa, sia come insorgere di poteri psichici, सिद्धि siddhi<a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftn2">[2]</a> - nello, haṭhayoga è accompagnata dall’insorgere di suoni – grilli, api, tuoni, cembali, tamburi, flauti … - che corrispondono all’essenza delle sillabe dell’alfabeto. <br /><br /> Nello haṭhayoga si lavora, oltre che sui cakra tradizionali e le 72.000 nāḍi – canali – citati nello āyurveda e nei manuali di yoga moderno, su cinque “maṇḍāla interni”, o “cakra mistici” definiti पञ्चचक्र pañcacakra (“cinque cakra”) o, व्योमपञ्चक vyoma-pañcaka (“quintupla stan-za/spazio” o “fatto di cinque stanze/spazi”) o a volte व्योमचक्र vyoma-cakra [N.B. spesso queste parole vengono usate per indicare altri concetti o determinate tecniche operative; vedi p.e. हठयोगप्रदिपिका haṭha-yoga-pradīpikā 3. 37 ]. <br /><br />Ogni maṇḍāla interno è la dimora di una forma di una diversa forma di Śiva o, a seconda delle diverse scuole e lignaggi, di una divinità Hindu o di una particolare forma del Buddha, accompagnati da gruppi di divinità femminili: <br /><br /><ul style="text-align: left;"><li> Nel centro del primo cakra mistico risiede ब्रह्मा Brahmā; </li><li>Nel centro del secondo अनन्त Ananta (letteralmente “infinito”) considerato qui una forma di Śiva dall’aspetto di serpente;</li><li>Nel centro del terzo शिव Śiva;</li><li>Nel centro del quarto ईष्वर Īṣvara;</li><li> Nel centro del quinto सदाशिव Sadāśiva;</li></ul>I cinque “cakra mistici”, conosciuti anche nel buddhismo tibetano secondo il कादिप्रकरण kādiprakaraṇa – testo attribuito al fondatore dello haṭha-yoga Gorakhnath – hanno questi nomi: <br /><br />1. Devīcakra, all’interno della zona genitale, rappresentato a volte come un fiore di loto a 32 petali, è legato all’elemento Terra, ed è la dimora di 24 forme della quattro forme della Dea, di 4 Devī che, per così dire, “moltiplicano se stesse”; <br /><br />2. Dūtīcakra, situato poco sopra il Devīcakra, rappresentato a volte come un fiore di loto a 64 petali, è legato all’elemento Acqua, è la dimora di nove gruppi di nove divinità femminili – 81 forme della Dea - chiamate appunto Dūtī, “messaggere” unite ad Ananta, qui inteso come Śiva in forma di serpente avvolto in nove spire; <br /><br />3. Mātṛcakra, situato nel cuore e rappresentato sempre come un fiore di loto a otto petali legato all’elemento Fuoco, è la dimora di otto gruppi di otto divinità femminili – 64 forme della Dea– che sono legate sia alle 8 direzioni dello spazio, sia agli 8 elementi della manifestazione, ovvero Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra più Sole, Luna e “Sé”: <br /><br /><ul style="text-align: left;"><li>- “Madri dello Spazio”, Nord-Est; </li><li><br /></li><li>- “Madri dell’Anima o del Sé”, Est; </li><li><br /></li><li>- “Madri della Luna”, Sud-Est; </li><li><br /></li><li>- “Madri del Fuoco, Sud; </li><li><br /></li><li>- “Madri del Vento”, Sud-Ovest; </li><li><br /></li><li>- “Madri del Sole”, Ovest; </li><li><br /></li><li>- “Madri della Terra”, Nord-Ovest: </li><li><br /></li><li>- “Madri dell’Acqua”, Nord; </li></ul><br />4. Yoginīcakra, detto anche ghaṭādhāra – “pilastro del vaso” - situato nella gola è rappresentato a volte come un fiore di loto a sedici petali ed è la dimora di sette – o cinque o sei a seconda delle scuole - forme divinità chiamate a volte Yoginī e a volte ḍākinī, che hanno il potere di trasformare il suono in materia e viceversa; i loro nomi variano anch’essi a seconda delle scuole, ma in genere sono elencate in questo modo<a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftn3">[3]</a>: <br /><br /><ul style="text-align: left;"><li>Ḍākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” della Gola, ed è responsabile della costituzione e della dissoluzione della pelle;</li><li>Rākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” del Cuore e presiede al sangue; </li><li>Lākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” dell’Ombelico e presiede alla carne;</li><li>Kākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale dei Genitali e presiede al grasso;</li><li>Śākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” del Perineo e presiede alle ossa;</li><li>Hākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” la Fronte, e presiede ai nervi;</li><li>Yākinī esprime il suo potere nel cakra “tradizionale” dei Mille Petali, sopra la fontanella, e presiede al seme, ovvero lo sperma e i fluidi genitali femminili.</li></ul><br />5. Khecarīcakra, situato nel cranio, all’altezza del centro della fronte, è rappresentato a volte come un fiore di loto a 32 petali, altre a 64 petali. Viene descritto come un insieme di quattro maṇḍala concentrici: <br /><br /><ul style="text-align: left;"><li>- Il maṇḍala più interno è detto ādimaṇḍala ed è la dimora della dea in forma di ādiyoni – la “vagina universale”, letteralmente “vagina dell’inizo” o “prima vagina” – e di Śiva. A volte viene fatto corrispondere a ciò che viene definito sahasrāra cakra o cakra dei mille petali. </li><li> Il secondo maṇḍala verso l’esterno è vahnimaṇḍala o “maṇḍala del Fuoco” ed è la dimora di otto forme della dea chiamate Khecarī identificate spesso con le prime otto yoginī e con le aṣṭamātṛkā, le “otto madri della parola”;</li><li> Il terzo maṇḍala è somamaṇḍala o “maṇḍala della Luna”, ed è la dimora di 32 khecarī;</li><li> Il quarto maṇḍala infine è sūryamaṇḍala, o “maṇḍala della Luna”, ed è la dimora di 24 khecarī.</li></ul><br />
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">
Vedi: <span style="background: white; color: #202122;">Jayataramā, Ramanandi
(1999). Gharote, ML (ed.). </span></span><i><span lang="EN-US" style="background: white; color: #202122; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Jogpradīpikā di
Jayataramā</span></i><span lang="EN-US" style="background: white; color: #202122; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> . Jodhpur, Rajasthan, India: Rajasthan
Oriental Research Institute.</span><span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">
La parola “siddhi” nello yoga indica sia una serie di poteri psichici, sia una
particolare forma della Dea. In genere si parla di 8 siddhi maggiori catalogate
in maniera diversa nelle diverse scuole. Le versioni più comuni sono le
seguenti:<o:p></o:p></span></p>
<ol start="1" type="1">
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><i><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">anima</span></i><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">: capacità di diventare
infinitamente piccolo come un atomo</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">mahima:
capacità di diventare enormi</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">laghima:
capacità di diventare molto leggeri</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">garima:
capacità di diventare molto pesanti</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">pràpti:
capacità di ottenere tutto ciò che si desidera</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">prakāmya:
capacità di diventare irresistibile</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">īśita:
capacità di governare sugli altri</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">vaśita:
capacità di soggiogare e controllare completamente gli altri</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
</ol>
<p class="MsoNormal" style="background: white; margin-bottom: 1.5pt; margin-left: 25.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">2°
versione:</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<ol start="1" type="1">
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">ātma-siddhi:
potere di essere completamente distaccati e non influenzati dalla natura
materiale.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">vividha-siddhi:
potere di controllare la materia e le menti degli altri.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">jñāna-siddhi:
capacità di ricordare le incarnazioni passate di se stessi e degli altri e
il potere di vedere il futuro.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">tapas-siddhi:
controllo perfetto del caldo e del freddo, della fame e della sete, ecc.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">kṣetra-siddhi:
capacità di viaggiare in astrale ovunque nell'universo.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">deva-siddhi:
controllo su deva, demoni, elementali, spiriti della natura e altri.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">śarīra-siddhi:
il raggiungimento della perfezione fisica, per ritardare il processo di
invecchiamento, avere una salute perfetta e guarire gli altri.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-color-alt: windowtext;">vikriya-siddhi:
il potere di realizzare tutti i desideri, di cambiare il proprio aspetto
in qualsiasi forma desiderata.</span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></li>
</ol>
<p class="MsoFootnoteText"><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="file:///E:/documenti/Kamasutra%20e%20la%20dottrina%20delle%20vibrazioni.docx#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="font-size: 11.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">
Per questa classificazione delle Ḍākinī cfr. “Lalita <span style="background: white; color: black;">Sahasranamam” , 98-110</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-17173806295661297292023-11-17T01:35:00.000-08:002023-11-17T01:35:38.507-08:00 l'Identificazione con il Corpo secondo Patañjali<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKkpsA_PI8lPdZFl_TH-6SlrjlweU3pveE2wO82BG5gaOWmfV3zgOG1gAlRhwIzIUz5txZ4e0ABBWnex4j8BruHhNwfwk9QgSJLXoKpS0lCB5PoqnpsEHu7SPKu4AVxIzN8vCqhl5NXbqESX2rUquYD-wKeI3EgTqjRRL7dmPhND09kIxXaF4EYw01NBE/s720/Il_risveglio_di_Adone_1900-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Waterhouse_John_William_-_Il_risveglio_di_Adone_1900-1.jpg" border="0" data-original-height="359" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKkpsA_PI8lPdZFl_TH-6SlrjlweU3pveE2wO82BG5gaOWmfV3zgOG1gAlRhwIzIUz5txZ4e0ABBWnex4j8BruHhNwfwk9QgSJLXoKpS0lCB5PoqnpsEHu7SPKu4AVxIzN8vCqhl5NXbqESX2rUquYD-wKeI3EgTqjRRL7dmPhND09kIxXaF4EYw01NBE/w640-h320/Il_risveglio_di_Adone_1900-1.jpg" title="Il Risveglio di Adone" width="640" /></a></div><br /><p></p><p><span style="font-family: inherit;">Ho trovato sui social molti interventi e discussioni sul tema dell'Ego e dell'identificazione con il corpo nello Yoga. Entrambi - Ego e identificazione con il corpo - sono dipinti in maniera negativa e sono considerati degli ostacoli nella pratica.</span></p><p><span style="font-family: inherit;">Spesso, per motivare queste considerazioni, si fa appello a Patañjali, considerato - almeno dal XIX secolo - il <i>padre dello Yoga,</i> ma come si può appurare studiando i versetti dello Yoga Sūtra - Patañjali non sembra assolutamente confermare l'attuale visione dualistica e pessimistica sul lavoro sul corpo e sui rapporti tra Ego e forma fisica.</span></p><p><span style="font-family: inherit;">Si legge in 2.6:</span></p><p><span style="font-family: inherit;">दृग्दर्शनशक्त्योरेकात्मतेवास्मिता
॥६॥</span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing"><span style="font-family: inherit;">dr̥g-darśana-śaktyor ekātmatevāsmitā <span lang="AR-SA">॥</span>6<span lang="AR-SA">॥</span><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoNoSpacing"><span style="font-family: inherit;">Ovvero:</span></p><p align="left" class="MsoNoSpacing"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">2.6. Asmitā consiste nell’identificare il “veggente” con gli strumenti della percezione<a href="#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[1]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>.</span></i>
</span></p><div><!--[if !supportFootnotes]--><span style="background-color: white; color: #323232;"><span style="font-family: inherit;"><i>Asmitā</i> (अस्मिता), traducibile con "egotismo", "egoismo", "egoità", è la parola sanscrita che più si avvicina al concetto di " ego assoluto" <span style="font-family: inherit;">(</span></span></span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #323232;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>ahaṃbhāva)</i> - un concetto praticamente estraneo alla filosofia indiana - e non ha in genere connotazione negativa. </span></span></div><div><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #323232;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Nel versetto 2.6 viene considerata parte del gruppo dei cinque "<i>k</i><span style="font-family: Verdana; font-size: 12px;"><i>leśa</i>" (</span></span></span><span style="background-color: white; color: #323232; font-family: Verdana; font-size: 12px;">(क्लेश) o "</span><span style="background-color: white; color: #323232; font-family: inherit;">afflizioni" o "cause primarie (a partire da </span><i style="background-color: white; color: #323232;">āvidya, "il campo in cui germinano gli altri </i><i style="background-color: white; color: #323232;">k</i><span style="background-color: white; color: #323232; font-family: Verdana; font-size: 12px;"><i>leśa" 2.4.)</i></span><span style="background-color: white; color: #323232; font-family: inherit;"> della catena delle rinascite e viene definita come "<b>identificazione del "veggente" ( il<i> p</i></b></span><span style="color: #323232;"><b><i>uruṣa</i>) con gli strumenti della percezione</b>" ovvero con i cinque sensi e la mente intesa come capacità di percezione/cognizione degli stimoli sensoriali.</span></div><div><span style="color: #323232;"><br /></span></div><div>La sofferenza e l'innata ansia di incompiutezza dell'essere umano dipende dalla falsa identificazione del <span style="background-color: white; font-family: inherit;"><i>p</i></span><i>uruṣa, </i>che è coscienza pura, <span style="color: #323232;"><b>con la mente e gli organi di percezione che sono "sostanza", </b>esattamente cone gli oggetti di percezione.</span></div><div><span style="color: #323232;"><br /></span></div><div><span style="color: #323232;">La Natura, sempre secondo </span>Patañjali, non ha altro scopo se non quello di essere percepita dal Veggente.</div><div>Il Veggente non ha altro scopo se non quello di percepire la natura.</div><div><br /></div><div>Il corpo fisico è Natura al pari di un tramonto o del vento d'estate.</div><div>Il problema non è l'identificazione con il corpo fisico - che equivale con l'identificarsi con un albero, un uccello o una roccia - ma l'identificazione con la mente.</div><div><br /></div><div>Il credere che la natura sia una creazione della mente e che il Veggente sia la mente è la causa delle sofferenze. </div><div>Coloro che mettono in guardia contro l'identificazione con il corpo fisico fanno l'errore di scambiare il corpo fisico con l'immagine mentale del corpo fisico ovvero con le sue modificazioni: bello, giovane, muscoloso, sano, malato ecc.; è come intendere per mare solo il mare calmo o al contrario il male agitato o per stagione solo la primavera o solo l'inverno.</div><div>Per la coscienza pura non può esserci nessuna differenza tra il mare in tempesta e il mare calmo o tra il corpo sano e giovane e il corpo malato e vecchio: sono solo spettacoli ad uso del veggente.</div><div>Il corpo è Natura, la mente è natura. l'identificazione del Veggente con la mente è innaturale.</div><div>
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">T</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">raduzione di I.
K. Taimni:</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 8pt;">2.6. Asmita is the identity of blending
together, as it were, of the power of consciousness (Puru</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 8pt;">ṣ</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 8pt;">a) with the power of cognition (Buddhi).</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 8.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-ansi-language: EN-US;">Traduzione di Swami Vivekananda:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 8pt;">2.6. Egoism is the identification of the seer with the instrument of
seeing.</span></i><span lang="EN-US"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoFootnoteText"><span lang="EN-US"> </span></p>
</div>
</div><p><br /></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-73439502159138811372023-10-26T06:41:00.004-07:002023-10-26T06:43:25.419-07:00La Pratica del Samadhi nel XV secolo (Lo Yoga secondo lo Yogavārttika di Vijñānabhikṣu)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMQq3teM1f8byNxl9iliRyuOEGmAqt7gVc4d-8SDm9kErQv8jJpJSjxmQxrfUxbPyXkpjKkINlKQVBjq39UBRmhlyS7y67i2Y1-N8d7dW0Ezp4IefTIdgGmCBrtLLgVNstHKwHkkfJwCJOAy1cFLVHCG2RMtjlqAWv46ftCNU5jbpbWQAmOEurSbJ-02A/s445/yogavarttika.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="290" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMQq3teM1f8byNxl9iliRyuOEGmAqt7gVc4d-8SDm9kErQv8jJpJSjxmQxrfUxbPyXkpjKkINlKQVBjq39UBRmhlyS7y67i2Y1-N8d7dW0Ezp4IefTIdgGmCBrtLLgVNstHKwHkkfJwCJOAy1cFLVHCG2RMtjlqAWv46ftCNU5jbpbWQAmOEurSbJ-02A/w418-h640/yogavarttika.jpg" width="418" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"> Sto leggendo il terzo dei quattro volumi dello <i><span style="line-height: 105%;">Yogavārttika </span></i><span style="line-height: 105%;">di <i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 105%;">ṣ</span><span style="line-height: 105%;"><i>u </i><span style="font-family: inherit;">nella traduzione in inglese di </span></span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>Trichur Subramaniam Rukmani.</i></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Si tratta di un libro - i quattro volumi intendo - che consiglio caldamente in quanto, secondo me, spazza via alcune, interpretazioni di </span></span></span><i>Patañjali, </i>in voga già dai primi del '900, che mettendo in secondo piano la pratica degli <i>āsana, </i>il lavoro sui <i>cakra</i> (ovvero sui marma) e sulle <i>nāḍī</i> allontanano lo <i>Yoga S</i><span style="font-family: inherit;"><i>ūtra</i> dalla tradizione dello </span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white;">Haṭhayoga</span> </i>medioevale, cui invece, a quanto sembra di capire, appartiene a pieno titolo.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 16.8px;"><span style="line-height: 16.8px;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px;"><i>u </i>è uno yogi del XV secolo</span> famoso - in India - per i suoi commenti al S</span><span style="background-color: white; text-align: left;" title="Romanizzazione della lingua sanscrita"><i lang="sa-Latn">āṃkhya</i></span><span style="background-color: white; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> </span></span><i>S</i><i>ūtra </i>di <i>Kapila (</i>nelle pubblicazioni in inglese <span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="vertical-align: inherit;"><i>Sankhyasutrabhashya), </i>al <i>B</i></span></span><i>rahma Sūtra</i> di <i>Bādarāyaṇa</i> (nelle pubblicazioni in inglese <i style="background-color: white;"><span style="vertical-align: inherit;">Vijnanamritabhashya)</span></i>e allo <i style="text-align: justify;">Yoga S</i><span style="text-align: justify;"><i>ūtra </i>di<i> </i></span><i>Vyāsa (</i>nelle pubblicazioni in inglese <i style="background-color: white;"><span style="vertical-align: inherit;">Yogabhashyavarttika).</span></i></span></div><div><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Yoga S</i><i>ūtra </i>di<i> </i><i style="text-align: left;">Vyāsa, </i><span style="text-align: left;">ho scritto, e non è un errore, nel senso che, dalla lettura del libro e delle, scarne, note bibliografiche recuperabili su </span><span style="line-height: 16.8px;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px;"><i>u,</i> pare di capire che per<i> <span style="font-family: inherit;">Yoga D</span></i></span><span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i>arśana - </i>termine con cui si indica una delle sei scuole<i> </i>brahminiche<i> "ortodosse" - </i>in origine non si intendessero gli aforismi di </span></span><i>Patañjali, </i>ma l'insieme degli aforismi e dei commenti di <i style="text-align: left;">Vyāsa,</i>, che rappresentano, così, date le caratteristiche dei s<i>ūtra, </i>più del 90% del testo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perchè dicevo che lo <i>Yoga S</i><i>ūtra </i>(risalente al V-VI secolo d.C.) appartiene a pieno diritto alla tradizione dello <i><span style="background-color: white;">Haṭhayoga?</span></i></div><div style="text-align: left;">Perchè, a parte l'indicazione degli <i style="text-align: left;">āsana </i><span style="text-align: left;">consigliati per meditare</span><i style="text-align: left;"> - </i><span style="text-align: left;"><i>Padmāsana, Virāsana, Bhadrāsana, Svastikasana, Dandāsana, Sopāśraya ecc. - </i>nel terzo libro si descrive, secondo </span><i>Vyāsa</i> e<i> </i><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px; text-align: justify;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>u, </i>una serie di pratiche che sono identiche a quelle insegnate nella<span style="font-family: inherit;"><i> </i></span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><i>Gorakṣasaṃhitā, </i>probabilmente il più antico manuale di<i> </i></span></span><span style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><i>Haṭhayoga </i>giunto ai nostri giorni:</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">- Dal versetto 3.26 al 3.29 [in alcune traduzioni 3.27-3.30] si descrive, secondo </span></span><i>Vyāsa</i> e<i> </i><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px; text-align: justify;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>u, </i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white; text-align: justify;">ad esempio, una pratica sul Sole , sulla Luna e sulla Stella Polare che vanno intesi come le tre </span><i style="text-align: justify;">nāḍī</i><span style="text-align: justify;"> principali;</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">- Nel versetto 3,30 [3.31] si parla di una pratica riguardante il<i> cakra </i>dell'ombelico i<i> d</i></span><i>hātu </i> e le dieci</div><div style="text-align: left;"> <i style="text-align: justify;">nāḍī</i><span style="text-align: justify;"> fondamentali descritta nella </span><i>Gorakṣasaṃhitā;</i></div><div style="text-align: left;"><i>- </i>In 3.31 [3.32] si parla di <span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt; font-style: italic; line-height: 105%;">ka</span><span style="font-size: 12pt; font-style: italic; line-height: 105%;">ṇṭ</span><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;"><i>hakūpa, </i>un marma corrispondente al cakra della gola, e nel successivo - 3.32 [3.33] - si parla </span></span><span style="text-align: justify;">si descrive una tecnica di controllo di <i>k</i></span><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><i>ūrmavāyu</i></span><span style="background-color: white;"> uno degli <i>upa</i></span><span style="background-color: white;"><i>doṣa </i>secondari di </span><i><span style="background-color: white;">v</span><span style="background-color: white;">āta.</span></i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #323232;"><i><span style="background-color: white;"><br /></span></i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Per uno</span><i style="text-align: justify;"> haṭhayogin </i><span style="text-align: justify;">i commenti di </span><i>Vyāsa</i> e<i> </i><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px; text-align: justify;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>u </i>sono, in genere chiari e comprensibili, ma in alcuni casi sono assai sorprendenti.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;">Dal commento al commento del versetto </span><span style="text-align: justify;">3.51 [3.52], ad esempio, si evince che lo yoga è la pratica del </span><i>samādhi </i>[e questo non è certo una novità] e che<span style="text-align: justify;"> esistono quattro diverse categorie di praticanti di yoga in rapporto alle rispettive qualificazioni e realizzazioni [!!!]. Il livello più basso, quello del neofita, sarebbe proprio del praticante che ha esperito il </span><i>samādhi savitarka.</i></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Perchè è sorprendente questo versetto?</div><div style="text-align: left;">Perchè siamo abituati a vedere il <i>samādhi </i>come un punto d'arrivo, il segno dell'avvenuta realizzazione e veniamo a scoprire che, almeno per <span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>Vijñānabhik</i></span><span style="font-style: italic; line-height: 16.8px; text-align: justify;">ṣ</span><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><i>u, </i></span>l'insegnamento dello <i style="text-align: justify;">Yoga S</i><i style="text-align: justify;">ūtra </i><span style="text-align: justify;">sembra essere indirizzato a coloro che già hanno esperito il</span><i style="text-align: justify;"> </i><i>samādhi </i> e che vengono definiti "principianti" o "neofiti".</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Molto intrigante.</div><div style="text-align: left;">Di seguito il testo del versetto 3.51 e le note esplicative.</div><div style="text-align: left;"><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="line-height: 16.8px; text-align: justify;"><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span lang="AR-SA">स्थान्युपनिमन्त्रणे
सङ्गस्मयाकरणं पुनरनिष्टप्रसङ्गात् ॥५१॥</span><span lang=""><o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: left;"><i><span style="font-family: inherit;"><span lang="">sthāny-upanimantra</span><span lang="">ṇ</span><span lang="">e sa</span><span lang="">ṅ</span><span lang="">ga-smayākara</span><span lang="">ṇ</span><span lang="">a</span><span lang="">ṁ</span><span lang=""> punar
ani</span><span lang="">ṣṭ</span><span lang="">a-prasa</span><span lang="">ṅ</span><span lang="">gāt </span><span lang="AR-SA">॥</span><span lang="">51</span><span lang="AR-SA">॥</span></span></i><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: left;"><i><span style="font-family: inherit;"><span lang="AR-SA"><br /></span></span></i></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span lang="AR-SA">Si può ragionevolmente tradurre in questo modo:</span></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span lang="AR-SA"><br /></span></span></p><p align="left" class="MsoListParagraph" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">3.51</span><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span><!--[endif]--><i>Quando è invitato (upanimantra</i><i>ṇ</i><i>e) dagli dei
(sthāni)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[1]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>, lo
yogi dovrebbe evitare [sia] l’associazione [con essi] sia l’orgoglio [derivante
dall’invito] (sa</i><i>ṅ</i><i>ga<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[2]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>-
smaya<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[3]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>-akara</i><i>ṇ</i><i>am<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[4]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>),
poiché c’è la possibilità (prasa</i><i>ṅ</i><i>gāt)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn5" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[5]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>
di tornare al male (punar-ani</i><i>ṣṭ</i></span><i><span style="font-family: inherit;">a)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn6" name="_ftnref6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[6]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>
[dove “male” fa riferimento alla “catena delle rinascite”]<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn7" name="_ftnref7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="line-height: 105%;">[7]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>.</span><span style="font-family: Palatino Linotype, serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></i></p><p align="left" class="MsoListParagraph" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18.0pt;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></p><p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Nel commento di <i>Vya</i><i>̄</i><i>sa</i> si descrivono quattro categorie di yogi:<o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 18pt;"><span style="font-family: inherit;">1.<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"><i> </i></span></span><i>Prathamakalpika</i> (प्रथमकल्पिक), che nel contesto dello yoga significa “principiante”, e, secondo lo <i>Yogavārttika </i>di <i>Vijñānabhikṣu</i> indica colui che ha sperimentato il <i>samādhi </i>“con seme” (s<i>avitarka, savicāra, sānanda, sasmitā</i>);<br /><br />2. <i>Madhubhūmika</i> (मधुभूमिक) “Colui che è al livello di conoscenza del miele”, che indica lo yogi che ha realizzato alcune siddhi dette, appunto”, madhupratīkā; secondo lo <i>Yogavārttika</i> di Vijñānabhikṣu si tratta della condizionedi conoscenza intuitiva descritta in 1.48 («<i>ṛtaṁbharā tatra prajñā»</i>) e legata all’esperienza del nirvitarka <i>samādhi</i><br /><br />3<i>. Prājñājyotiḥ</i> (प्राज्ञाज्योतिः), che potremmo tradurre con “colui che sperimenta] la luce della saggezza” ed è, secondo lo <i>Yogavārttika </i>di <i>Vijñānabhikṣu</i>, uno yogi che ha ottenuto il controllo sugli elementi(3.44) e sui sensi (3.47); secondo lo <i>Yogavārttika </i>di <i>Vijñānabhikṣu </i>si tratta della realizzazione detta viśokā già citata in 1.36, nella nostra nota al versetto 3.25 e nel commento di Vyāsa al versetto 3.49, e di tutto ciò che viene ottenuto prima del raggiungimento della condizione detta <i>asamprajñāta</i> o <i>saṃskāraśeṣatā</i> (ovvero lo stato in cui restano solo le impressioni mentali latenti) proprio del quarto tipo di yogi.<br /><br />4.<i> Atikrānta bhāvanīya </i>(अतिक्रान्त भावनीय) con <i>atikrānta </i>(अतिक्रांत) che significa “attraversare”, “andare oltre [il tempo e lo spazio]” e <i>bhāvanīya </i>(भावनीय) che si può tradurre con “essere manifestato”, “essere compiuto”. Ed è lo yogi che ha superato i sette stadi descritti in 2.27:<br /><br />तस्य सप्तधा प्रान्तभूमिः प्रज्ञा ॥२७॥<br /><br /><i>tasya saptadhā prānta-bhūmiḥ prajñā</i><br /><br /></p><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;">Secondo i commenti di <i>Vijñānabhikṣu</i> lo yogi che viene “tentato dai semi-dei” (sthāni-upanimantraṇa) è quello appartenente alla seconda categoria, giacché il primo, il neofita, non padroneggia ancora “la conoscenza” mentre il terzo – colui che ha conquistato i sensi e gli elementi – ha già realizzato ciò che potrebbero donargli gli dei; il quarto, infine è al di là di ogni desiderio.</span></div><br /> <br /><p></p><div>
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></a><span style="font-size: x-small;">
<i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Stha</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">nin </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">(</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">स्थानिन्</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">) significa “forma originale”, “elemento primitivo” etc.; in questo caso,
secondo il commento di </span><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Vya</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">sa </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">nella traduzione di <i>Ganaganath Jha, </i>indica<i>
“</i>gli dei.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2">
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; line-height: 105%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Sa</span></i><i><span style="font-family: Cambria, serif;">ṅ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">ga </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">(</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">सङ्ग</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">) può essere tradotto come “incontro tra due o più fiumi”, ma indica anche
ogni tipo di associazione, “confraternita”, “unione”.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3">
<p style="background: white; margin-bottom: 1.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: Calibri, sans-serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"> </span></span><i><span style="color: #323232; font-family: "Palatino Linotype", serif;">S</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">maya</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> (</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">स्मय)</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">
significa sia “orgoglio”, “arroganza” sia “sorpresa”, “stupore”.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4">
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; line-height: 105%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Akara</span></i><i><span style="font-family: Cambria, serif;">ṇ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">am</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> (</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">अकरणम्</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">) significa “non fare”,
“assenza di azione”, “non artificiale”, “privo di organi” (riferiti all’Essere
Supremo). In questo caso ho tradotto con “rifiutare [l’invito degli dèi e
l’orgoglio che ne deriva]” prendendo come riferimento le traduzioni della
maggior parte dei commentatori; come Swami Saccidananda, Taimni e Vivekananda:<o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><span style="font-size: x-small;">Traduzione di Swami Satchidananda: <o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 35.4pt; text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.51 (3.52). The Yogi should neither accept nor
smile with pride at the admiration of even the celestial beings, as there is
the possibility of his getting caught again in the undesirable.</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></i></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p><span style="font-size: x-small;"> </span></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><span style="font-size: x-small;">Traduzione di I. K. Taimni: <o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 35.4pt; text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.51 (3.52). (there should be) avoidance of
pleasure of pride on being invited by the superphysical entities in charge of
various planes because there is the possibility of revival of evil.</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></i></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-top: 12.0pt; text-align: left;"><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><span style="font-size: x-small;">Traduzione di Swami Vivekananda: <o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 35.4pt; text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.51. (3.52). The Yogi should not feel allured
or flattered by the overtures of celestial beings for fear of evil again.</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span lang="EN-US"><o:p><span style="font-size: x-small;"> </span></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5">
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref5" name="_ftn5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; line-height: 105%;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Prasa</span></i><i><span style="font-family: Cambria, serif;">ṅ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">ga</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> (</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">प्रसङ्ग)</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> significa
“possibilità di essere applicato”, “occasione”, “opportunità”, “incidente”.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn6">
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref6" name="_ftn6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; line-height: 105%;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Punar </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">(</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">पुनर्</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">)</span> significa “di nuovo”, “ancora
una volta”; “tornare indietro”, “restaurare”e <i>ani</i><i><span style="font-family: Cambria, serif;">ṣṭ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">a </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">(</span><span lang="HI" style="font-family: Mangal, serif;">अनिष्ट</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">)</span> significa “indesiderato”, “indesiderabile”, “cattivo”, “sfortunato”,
“inquietante”.</span></p></div>
</div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-85635204994881853502023-10-19T07:00:00.003-07:002023-10-19T07:06:46.878-07:00La Bellezza secondo Patañjali<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBcnTocdtJ0Y05lQoPKMOFLk_k9C53Oiz1p7lIdJhHyfyyztGSs0wQsYwrPV9jGLbJ4mCdYqDTVuG5ez9jnAQMyy9bUDT4LXHzU_awupqDQmzFcJVagtfdV2_BpM_IUTSq52_TigOc97SWzchR5UjLG_UqFmihahyphenhyphen4OqT5OMVIKeyg42FW6WI0FBEV5MQ/s2700/Laura%2065%20le%20camille.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2700" data-original-width="2160" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBcnTocdtJ0Y05lQoPKMOFLk_k9C53Oiz1p7lIdJhHyfyyztGSs0wQsYwrPV9jGLbJ4mCdYqDTVuG5ez9jnAQMyy9bUDT4LXHzU_awupqDQmzFcJVagtfdV2_BpM_IUTSq52_TigOc97SWzchR5UjLG_UqFmihahyphenhyphen4OqT5OMVIKeyg42FW6WI0FBEV5MQ/w512-h640/Laura%2065%20le%20camille.png" width="512" /></a><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">स्थूलस्वरूपसूक्ष्मान्वयार्थवत्त्वसंयमाद्भूतजयः
॥४४॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;"><o:p></o:p></span></p><div>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;">sthūla-svarūpa-sūk</span><span lang="" style="font-family: "Cambria",serif; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṣ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;">mānvayārthavattva-sa</span><span lang="" style="font-family: "Cambria",serif; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṁ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;">yamād bhūta-jaya</span><span lang="" style="font-family: "Cambria",serif; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria;">ḥ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;"> </span><span lang="AR-SA" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;">44</span><span lang="AR-SA" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">॥</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";"><br /></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt; text-indent: -18pt;"><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">3.44. Si ottiene la padronanza sugli elementi (bhūtajaya</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: Cambria;">ḥ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">) facendo sa</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṁ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">yama sui
loro aspetti grossolani (sthūla), generali (svarūpa)</span></i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><sup><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><sup><span style="font-size: 11pt; line-height: 105%;">[1]</span></sup><!--[endif]--></span></sup></a><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">, sottili (sūk</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṣ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">ma)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[2]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>,
sull’inerenza [dei gu</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṇ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">a] (anvaya)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[3]</span></b></span><!--[endif]--></span></a> e
sulla “finalità” (arthavattva)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[4]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>
[ovvero sullo scopo degli elementi]<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn5" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[5]</span></b></span><!--[endif]--></span></a>.<o:p></o:p></span></i></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt; text-indent: -18pt;"><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;"><br /></span></i></p><div><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">ततो ऽणिमादिप्रादुर्भावः कायसंपत्तद्धर्मानभिघातश्च ॥४५॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">tato '</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ṇ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">imādi-prādurbhāva</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ḥ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> kāya-sa</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ṁ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">pat tad-dharmānabhighātaś ca </span><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">45</span><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">॥</span><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;"><br /></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA"><span style="text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt; font-style: italic;">3.45. Da questo (tatas) [ovvero dal fare sa</span></span><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt;">ṁ</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;">yama sugli aspetti grossolani, generali, sottili etc. degli elementi] insorgono (prādurbhāva</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt;">ḥ</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;">) [per primo] (ādi) il potere di diventare piccoli come un atomo(a</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;">imā)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn6" name="_ftnref6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[6]</span></b></span></span></a>, la perfezione del corpo (kāya sampad)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn7" name="_ftnref7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[7]</span></b></span></span></a> e ( ca) il non impedimento alle caratteristiche fondamentali (dharmanabhighāta</span>ḥ)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn8" name="_ftnref8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[8]</span></b></span></span></a> [degli elementi]<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn9" name="_ftnref9" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[9]</span></b></span></span></a>.</i></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"> </span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">रूपलावण्यबलवज्रसंहननत्वानि कायसंपत् ॥४६॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">rūpa-lāva</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ṇ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">ya-bala-vajra-sa</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ṁ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">hananatvāni kāya-sa</span><span lang="" style="font-family: Cambria, serif;">ṁ</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">pat </span><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">46</span><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;">॥</span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif;"><o:p></o:p></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;"><br /></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: Mangal, serif;"><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;">3.46. La perfezione del corpo (kāya sampad) [consiste] nella bellezza <span style="box-sizing: border-box;">(rūpa), nella grazia (lāva</span></span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; text-indent: -24px;"><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;">ya)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn10" name="_ftnref10" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[10]</span></b></span></span></a>, nella forza <span style="box-sizing: border-box;">(bala) (e) nell’essere solidi come un diamante (vajra)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftn11" name="_ftnref11" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 16.8px;">[11]</span></b></span></span></a>.</span></span></i></span></p></div><div><br /></div><p></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt;"><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;"> </span></i></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt;"><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;"> </span></i></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0cm 18pt; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></p><p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="AR-SA" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">
</span></p><div><!--[if !supportFootnotes]-->Note:<br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Svaru</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-language: HI;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">pa </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">(</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">स्वरूप</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">) significa “propria forma”, propria natura”, in questo caso, secondo il
commento di <i>Vyāsa</i>, va interpretato come “caratteristiche generali” o,
meglio, “proprietà distintive”: il calore, ad esempio, è una “caratteristica generale”
del Fuoco, l’onnipresenza è una caratteristica generale dello Spazio ecc.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Con <i>sūk</i></span><i><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-bidi-language: HI;">ṣ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">ma </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">(</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">सूक्ष्म</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">), “sottile”, si intendono qui i <i>tanmātra </i>(</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">तन्मात्र</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">), ovvero suono, tangibilità,
luce, sapore e odore.</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Anvaya </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">(</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">अन्वय)
</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">si riferisce a una “discendenza, razza, lignaggio o
famiglia”, ma in questo caso, sulla base del commento di <i>Vyāsa </i>ho
tradotto con “inerenza”, come nella traduzione di Swami Prabhavananda:<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.44. (3.45). By making sa</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: Cambria, serif;">ṁ</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">yama on the gross and subtle forms of the
elements on their essential characteristics and the inherence of gunas in them,
and on the experiences, they provide for the individual, one gains mastery of
the elements.</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Per comprendere l’uso che si fa della parola <i>anvaya</i> in questo
versetto occorre far riferimento a 3.13 e 3.14 e alla relativa spiegazione dei
concetti di <i>dharma </i>e<i> dharmi</i></span><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-language: HI;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI;">; </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI;">semplificando si può dire che ciò che è formato dagli stessi
elementi è caratterizzato dai medesimi processi trasformativi e quindi può
creare un gruppo o un “aggregato”</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Arthavattva</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;"> (</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-theme-font: major-bidi; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: major-bidi; mso-hansi-theme-font: major-bidi;">अर्थवत्त्व</span><span style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-theme-font: major-bidi; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: major-bidi; mso-hansi-theme-font: major-bidi;">)</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;"> significa letteralmente “significato”, “importanza”; ma
in questo caso va inteso come “intenzionalità”: sia gli elementi sia i guna hanno
uno “scopo” una finalità sulla quale lo yogi pratica il sa</span><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-bidi-language: HI;">ṁ</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">yama.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref5" name="_ftn5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Traduzione di
I. K. Taimni: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.44. (3.45). Mastery over Panca Bhutas by
performing sa</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: Cambria, serif;">ṁ</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">yama on their gross, constant, subtle, all-pervading and functional
states.</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-top: 12pt;"><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US;">Traduzione di Swami Vivekananda: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin: 0cm 0cm 12pt 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.44. (3.45). By making sa</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: Cambria, serif;">ṁ</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">yama on the elements, beginning with the gross,
and ending with the superfine, comes mastery of the elements.</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn6">
<p align="left" class="MsoNoSpacing"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref6" name="_ftn6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">A</span></i><i><span style="background: white; font-family: Cambria, serif;">ṇ</span></i><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">imā </span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">(</span><span lang="HI" style="background: white; font-family: Mangal, serif;">अणिमा</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">)</span> – il potere di diventare
piccoli come un atomo - è la prima <span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">(<i>ādi</i></span>) a manifestarsi<span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;"> tra le otto realizzazioni o poteri <i>siddhi</i> (</span><span lang="HI" style="background: white; font-family: Mangal, serif;">सिद्धि</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">) dello Yoga; </span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">vedi ad esempio:
</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-fareast-font-family: Garamond;">-<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Brahmā</span><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṇḍ</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">a-purā</span><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṇ</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">a I. 2. 39; II. 29.82; III. 3.65; 36.17; 67.16; <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-fareast-font-family: Garamond;">-<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Vāyu-purana
2.39; 13.3; 57.76; 92.15.<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Esistono diversi
elenchi delle otto siddhi, ma per ciò che riguarda il versetto 3.45 dello Yoga
Su</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">̄</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">tra, in genere ci
si attiene al seguente elenco:<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">1.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">A</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṇ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">imā</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">: capacità di
diventare piccolo come un atomo<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">2.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Mahimā</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di diventare enorme;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">3.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Laghimā</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di diventare molto leggero;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">4.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Garimā</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di diventare molto pesante;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">5.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Prāpti</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di realizzare qualsiasi;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">6.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Prakāmya </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di andare ovunque;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">7.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Īśita</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di controllare gli elementi e le forze
della natura;</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">8.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">Vaśita</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype", serif;">: capacità di esercitare un’influenza su chiunque.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn7">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref7" name="_ftn7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[7]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Sa</span></i><i><span style="font-family: "Cambria",serif; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṃ</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">pad</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> (</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">संपद्</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">)</span> significa “ricchezza”, “prosperità”,
“eccellenza”. Nelle traduzioni di questo versetto e del successivo viene reso
spesso con “perfezione”.<span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn8">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref8" name="_ftn8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[8]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">“<i>Libertà dagli
impedimenti rappresentati dalle caratteristiche fondamentali</i> (<i>dharmanabhighāta</i></span><i>ḥ</i>)”
si riferisce alle caratteristiche generali degli elementi definite <i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">svaru</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-language: HI;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">pa </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">in 3.44, a significare che per il corpo dello yogi “il calore del Fuoco”, “la
durezza della Terra” o “la velocità dell’Aria” non rappresentano - più – impedimenti”.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn9">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref9" name="_ftn9" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 105%;">[9]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"> </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Traduzione di
I. K. Taimni: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 35.4pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.45. (3.46). Thence the attainment of the
Animan etc., perfection of the body and the non-ostruction of its functions (of
the body) by the powers (of the elements).</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-top: 12pt;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Traduzione di
Swami Vivekananda: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin: 0cm 0cm 12pt 35.4pt;"><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.45. (3.46). </span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">From that comes minuteness, and the rest of the
powers, “glorification of the body” and indestructibleness of the bodily
qualities.</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn10">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref10" name="_ftn10" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[10]</span></span><!--[endif]--></span></a> <i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">La</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">̄</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">vaṇya </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">(</span><span lang="HI" style="font-family: "Mangal",serif; mso-ascii-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-hansi-font-family: "Palatino Linotype";">लावण्य</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: HI;">) significa sia “salato”, “salinità”,
sia “grazia”, “bellezza” e “fascino”.</span><o:p></o:p></p>
</div>
<div id="ftn11">
<p align="left" class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Yoga%20Sutra%202%C2%B0%20libro%20S%C4%81dhana%20P%C4%81da%20%E0%A4%B8%E0%A4%BE%E0%A4%A7%E0%A4%BE%E0%A4%A8%E0%A4%AA%E0%A4%BE%E0%A4%A6%E0%A4%83.docx#_ftnref11" name="_ftn11" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[11]</span></span><!--[endif]--></span></a>
<span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-language: HI;">Traduzione di I. K. Taimni: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 35.4pt;"><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.46. (3.47). </span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">Beauty, fine complexion, strength, and
adamantine hardness constitute the perfection of the body.</span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Mangal;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin-top: 12pt;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;">Traduzione di
Swami Vivekananda: <o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoFootnoteText" style="margin: 0cm 0cm 12pt 35.4pt;"><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">3.46. (3.47). </span></i><i><span lang="EN-US" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">The glorifications of the body are beauty,
complexion, strength, adamantine hardness.</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: EN-US;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F;"> </span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin: 0cm;"><br /></p></div><p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-72492162876562338042023-10-09T11:45:00.000-07:002023-10-09T11:45:15.204-07:00Sull'Interpretazione dei Testi Tradizionali<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQYMnDLbfPqOJnIY9bIR7ro2wGHxKNc5jL5w-jqRlul2qbUi6N3LdusD_mpwUe6jnkBcF8FoJhcNrgmF7O4J_x9heJNaWoS8Z4SmtIKx2FGNkS0KsfOJK6xW60JrEOgxlNvfRckfUuiORglfYLvDnFQNifHyCmtlAtgZsBM34InVh8ITgGETm_0TomwaM/s915/vedantasara%20copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="915" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQYMnDLbfPqOJnIY9bIR7ro2wGHxKNc5jL5w-jqRlul2qbUi6N3LdusD_mpwUe6jnkBcF8FoJhcNrgmF7O4J_x9heJNaWoS8Z4SmtIKx2FGNkS0KsfOJK6xW60JrEOgxlNvfRckfUuiORglfYLvDnFQNifHyCmtlAtgZsBM34InVh8ITgGETm_0TomwaM/w420-h640/vedantasara%20copertina.jpg" width="420" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Secondo il <span style="background-color: white;"><i>Vedāntasāra</i> </span>di <span style="background-color: white;"><i>Yogīndra </i></span><span style="background-color: white;"><i>Sadānanda [tra parentesi libro preziosissimo per i praticanti di Yoga] </i>un testo tradizionale di Yoga non va letto, ma va "praticato".</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">Le fasi della pratica di un testo sono in genere, tre:</span></span></div><div style="text-align: left;"><ol style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b style="text-indent: -18pt;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">śravaṇa</span></i></b><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"> (ascolto);</span></span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b style="text-indent: -18pt;"><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">manana </span></i></b><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">( comprensione letterale, riflessione e concentrazione su parole, simboli e immagini
in determinate posizioni e con determinati gesti;</span></span></li><li style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><b><i><span style="font-family: inherit;">nididhyāsana</span></i></b><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> (meditazione seduta</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">).</span></span></span></li></ol><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">L'ascolto, <i>śravaṇa</i>, quando si paròla di un testo di Yoga consiste innanzitutto nel verificare se sia "tradizionale" o meno, se abbia cioè delle “valenze operative” intese come una serie di istruzioni in grado di condurti ad esperienze definite <span style="background-color: white; text-align: left;">Samādhi.</span></span></div><div style="text-align: justify;">In pratica occorre studiare il testo [o l'esposizione orale di un testo] alla ricerca di quei requisiti che possono classificarlo comne "tradizionale".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>I requisiti di un testo tradizionale, secondo <span style="background-color: white; text-align: justify;"><i>Yogīndra </i></span><span style="background-color: white; text-align: justify;"><i>Sadānanda</i>,</span> sono sei:</div><div style="text-align: left;"><br /><ol style="text-align: left;"><li><i>Inizio e Fine;</i></li><li><i>Ripetizione;</i></li><li><i>Unicità;</i></li><li><i>Frutto;</i></li><li><i>Elogio;</i></li><li><i>Verifica. </i></li></ol></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;">Inizio e fine</i><span style="font-family: inherit;"> (</span><span style="font-family: inherit;">उपक्रम <i>upakrama </i>e</span><i style="font-family: inherit;"><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); line-height: 115%;">उपसंहार</span></i><i style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); line-height: 115%;"> upasaṃhā</span></i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">) significa che in un testo tradizionale l'inizio e la fine di ogni singolo
capitolo devono essere legati tra loro ed esporre con chiarezza il tema
trattato.</span></div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"><i>Ripetizione del tema</i> (</span><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">अभ्यास</span></i><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> abhyāsa</span></i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">) significa che il tema fondamentale del libro e il tema fondamentale di
ogni singolo capitol devono essere ripetuti e sviscerati più volte,</span></span></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><i>Unicità/originalità</i> (</span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">अपूर्वता</span></i></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> apūrvatā</span></i></span><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">), significa che un testo deve essere originale e dare
una visione non comune dei fenomeni psichici e fisici. In altre parole deve
essere chiaro che si tratta della testimonianza di una esperienza reale fatta
dall’autore, un esperienza che ha prodotto una modificazione della percezione
della realtà.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><i>Frutto </i>(</span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">फल</span></i></span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span></i></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">phala o </span></i></span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">फलम्</span></i></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> phalam</span></i></span><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">) significa che l’autore indica con chiarezza il
risultato che il praticante può ottenere seguendo le sue indicazioni.</span></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">Elogio/celebrazione</span></i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> (</span><i><span style="font-family: inherit;"><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">अर्थवाद</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> arthavāda</span></span></i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">) significa che l’autore cita ed elogia gli insegnamenti
dei suoi maestri (</span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">गुरु</span></i></span><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">guru</span></i></span><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">) e del lignaggio cui afferma di appartenere.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><i>Verifica logica </i>(</span><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="EN-US" style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;">उपपत्ति</span><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-size: 12pt; line-height: 115%;"> upapatti</span></i></span><span style="background: rgb(249, 249, 249); font-family: inherit; font-size: 12pt; line-height: 115%;">), è, infine, la dimostrazione attraverso il ragionamento e la citazione di eventi
passati e di brani delle scritture, della validità delle tecniche esposte nel
testo e del loro rientrare in una tradizione, un lignaggio di maestri e
praticanti che hanno vissuto esperienze simili o identiche a quelle dell’autore</span></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div id="ftn1">
</div>
</div><div style="text-align: left;"><br /></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-38939912960527323022023-10-04T09:07:00.001-07:002023-10-04T09:07:35.963-07:00Vyāsa e l'Incomprensibilità di Patañjali<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM4HpPzThCf6-6rdm8GhJn9Ty3Dvsi7DoXnZ3O0YaRdOo4cOj2dAi7_SArj4fo6uKdrn3FbnXkGfEp0L1ma2_RF7USf6anGyZBvWIJDTHinZwdJHowzbOOQE9lPk6SoSNfbJCvCUn-Bw91yLfDLM4KvBpXBIV6F4uGQaxXaCWvme1TQISHNgVLWIy7eus/s2145/220px-Yogin_in_meditation_chakras_kundalini_snake.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2145" data-original-width="1654" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM4HpPzThCf6-6rdm8GhJn9Ty3Dvsi7DoXnZ3O0YaRdOo4cOj2dAi7_SArj4fo6uKdrn3FbnXkGfEp0L1ma2_RF7USf6anGyZBvWIJDTHinZwdJHowzbOOQE9lPk6SoSNfbJCvCUn-Bw91yLfDLM4KvBpXBIV6F4uGQaxXaCWvme1TQISHNgVLWIy7eus/w309-h400/220px-Yogin_in_meditation_chakras_kundalini_snake.jpg" width="309" /></a></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><div style="text-align: justify;"><em><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt; font-style: normal; line-height: 105%;"><br /></span></em></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dal 2006 al 2012, sotto la guida di Bodhananda Premadharma, ho studiato almeno 5 traduzioni dello <i>Yoga Sūtra </i>di Patañjali</span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftn1" style="font-family: inherit;">[1]</a><span style="font-family: inherit;">; in questi giorni, su richiesta degli allievi del programma di Formazione Continua CSEN, ho ripreso in mano i versetti del “padre dello Yoga” – come lo definiva Vivekananda -, confrontandomi anche con altre traduzioni, come quelle di Squarcini e di Iyengar, e valutandole in base alle mie esperienze, alle mie, scarse, conoscenze del sanscrito e della filosofia indiana e, soprattutto, al commento attribuito a Vyāsa e pubblicato nel 1882/1909 da Rama Prasad e nel 1907 da Ganganatha Jha.</span></div></span><p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 12pt; font-style: normal;">Come credo sappiano tutti gli insegnanti e gli appassionati di Yoga,
fino alla prima metà del XX secolo i versetti di </span></em><em><span style="font-size: 12pt;">Patañjali</span></em><em><span style="font-size: 12pt; font-style: normal;"> e il commento di </span></em><em><span style="font-size: 12pt;">Vya</span></em><em><span style="font-size: 12pt;">̄</span></em><em><span style="font-size: 12pt;">sa </span></em><em><span style="font-size: 12pt; font-style: normal;">venivano considerati
un’opera unica chiamata semplicemente </span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt;">Yoga</span></em><em><span style="font-size: 12pt;">-<span style="background: white;">Darśana</span></span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;"> (“visione dello Yoga” o “insegnamento
dello Yoga”) e, dato che </span></em><em><span style="font-size: 12pt;">Vya</span></em><em><span style="font-size: 12pt;">̄</span></em><em><span style="font-size: 12pt;">sa</span></em><em><span style="font-size: 12pt; font-style: normal;"> potrebbe è un nome proprio, ma un “ruolo” – “colui che
arrangia i testi”, “colui che compila i testi” – la possibilità che </span></em><span style="background: white; font-size: 12pt;">versetti e commento fossero opera dello stesso autore è
tutt’altro che da scartare.</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Sia che il <i>Vya</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">sa</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;"> dei commenti e <i>Patañjali</i>
siano la stessa persona, sia che si tratti del saggio <i>Vya</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">sa</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;"> compilatore dei <i>Veda </i>e dei <i>Puran</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̤</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">a </span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;">e ideatore della filosofia <i>Veda</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">nta</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;">, sarebbe logico che i traduttori
moderni tenessero conto delle sue spiegazioni, e invece, con sorpresa, ho
verificato che sono pochi coloro che tengono in considerazione il commento
originale e ancora meno sono coloro che lo citano.</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">I moderni
traduttori sembrano preferire l’interpretazione personale - talvolta
interessantissima, bisogna dire - a quella di <i>Vya</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">sa</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;">, che potrebbe anche essere, addirittura, opera dell’autore stesso
dei </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">S</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra.<o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Se si
trattasse di un romanzo storico o di una poesia d’amore, non ci sarebbero
problemi, in quanto l’erudizione e l’intuizione condurrebbero, probabilmente i
traduttori a compilare versioni in genere rispettose delle volontà dell’autore;
ma nel caso dello </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt;">Yoga</span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;"> S</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra </span></i><span style="font-size: 12pt;">potrebbe crearsi dei problemi a
causa di due fattori diversi:<i> <o:p></o:p></i></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">1.<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></i><!--[endif]--><span style="background: white; font-size: 12pt;">La natura del </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">s</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra, </span></i><span style="font-size: 12pt;">inteso come forma letteraria;</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">2.<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span></i><!--[endif]--><span style="background: white; font-size: 12pt;">La natura del
testo, che è di fatto un manuale tecnico dedicato a praticanti, si suppone
esperti, di Yoga;</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Per ciò che
riguarda la natura del </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">s</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra </span></i><span style="font-size: 12pt;">è bene ricordare che si tratti di
un genere letterario caratterizzato dall’uso di versi assai brevi, chiamati
anch’essi </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">s</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra, </span></i><span style="font-size: 12pt;">“cordicelle” - spesso formati da
due o tre parole al massimo; l’estrema concisione e – altra caratteristica del </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">s</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra – </span></i><span style="font-size: 12pt;">l’abitudine a dare significato
soggettivi a determinate parole o singole sillabe rende necessaria una lunga
serie di commenti e spiegazioni, per favorirne la comprensione.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">In origine la funzione del </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">s</span></em><i><span style="font-size: 12pt;">u</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">̄</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">tra </span></i><span style="font-size: 12pt;">era, molto probabilmente, mnemonica,
nel senso che l’allievo imparava brevi versi – come noi impariamo a memoria le
formule matematiche – cui si collegava, mentalmente, la spiegazione del maestro
o del “compilatore”; è un procedimento simile a quello usato nel teatro
occidentale per interpretare una parte: si memorizzano le battute del
personaggio che si vuole interpretare sapendo che ad ogni frase o addirittura
ogni parola, corrispondono una serie di movimenti, espressioni e interazioni
con gli altri attori, movimenti espressioni e interazioni che non sono necessariamente
collegati al significato letterale delle battute.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Per ciò che riguarda, invece, la natura del testo è ovvio
che si tratta di un manuale pratico ad uso di esperti praticanti di yoga, con
una conoscenza non elementare delle pratiche fisiche, della meditazione e della
filosofia indiana; in special modo, a giudicare dai termini usati, sembra che
l’autore faccia riferimento al buddhismo e alla scuola <i>sa</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṃ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">khyā</span></i><span style="font-size: 12pt;">, e la cosa è assai rilevante,
giacché alcune parole e concetti che si usano comunemente nell’ambito dello
yoga – come <i>dharma, karma, jīva ecc.</i></span><span style="background: white; color: #4d5156; font-size: 10.5pt;"> - </span><span style="font-size: 12pt;">assumono significati diversi o addirittura
contrastanti, a seconda della scuola di riferimento.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Per avere un’idea di come sono scritti i </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">su</span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">̄</span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">tra</span></em><i><span style="font-size: 12pt;"> </span></i><span style="font-size: 12pt;">di<i> </i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">Patañjali</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-size: 12pt;">prendiamo
adesso due versetti, uno più o meno comprensibile ed uno assai oscuro il 2.7 e il 3.13:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Il versetto 7 del secondo <i>p</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">āda</span></i><span style="font-size: 12pt;"> recita così</span><span style="font-size: 12pt;">:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">2.7.</span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;"> </span><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">सुखानुशयी
रागः ॥७॥</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">sukhānuśayī rāga</span><span style="font-size: 12pt;">ḥ</span><span style="font-size: 12pt;"> </span></i><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">॥</span><span style="font-size: 12pt;">7</span><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">॥</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Sukha</span></i><span style="font-size: 12pt;"> significa “piacere”, “godimento”, “felicità”;<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Anuśayī/Anuśaya</span></i><span style="font-size: 12pt;"> significa “pentimento”, “rimorso”;”rimpianto”,
“tristezza” ecc. ma, a detta di tutti i commentatori, in questo versetto va
interpretato nel senso buddhista di <i>Anusaya </i>(vedi: </span><a href="https://www.palikanon.com/english/wtb/dic_idx.html"><span style="color: black; text-decoration-line: none;">https://www.palikanon.com/english/wtb/dic_idx.html</span></a><span style="font-size: 12pt;">), ovvero: “attaccamento”,
“tendenza di fondo”, “ossessione”;<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Rāga</span></i><span style="font-size: 12pt;"> significa infine “passione”, “colore” (il colore rosso
in genere), rossore.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Quindi abbiamo “piacere” + “ossessione/attaccamento” + ”passione”
che possiamo interpretare con un minimo di intuito, come “<i>Rāga è
l’attaccamento al piacere</i>”. I commentatori moderni tradurranno poi<i> Rāga </i>con
“brama di possesso” o “desiderio” o “attaccamento” a seconda della loro personale
visione, ma nonostante sia conciso il versetto 2.7 sembra essere di facile interpretazione.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Vediamo adesso il </span><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">su</span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">̄</span></em><em><span style="background: white; font-size: 12pt; font-style: normal;">tra</span></em><i><span style="font-size: 12pt;"> 3.13:<o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">3.13.</span><span style="font-size: 12pt;"> </span><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">एतेन भूतेन्द्रियेषु धर्मलक्षणावस्थापरिणामा व्याख्याताः ॥१३॥</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 35.4pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">etena
bhūtendriye</span><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span><span style="font-size: 12pt;">u dharma-lak</span><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span><span style="font-size: 12pt;">a</span><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span><span style="font-size: 12pt;">āvasthā-pari</span><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span><span style="font-size: 12pt;">āmā vyākhyātā</span><span style="font-size: 12pt;">ḥ</span><span style="font-size: 12pt;"> </span></i><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">॥</span><span style="font-size: 12pt;">13</span><span lang="AR-SA" style="font-size: 12pt;">॥</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 35.4pt; text-align: left;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: left;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">In questo caso
la situazione è assai più complessa, sia perché il versetto è tutt’altro che
conciso, sia per il significato particolare dato ad almeno quattro parole su
otto.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: left;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Cominciamo dalle
parole il cui significato si può facilmente rintracciare sui vocabolari:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Etena (eta) </span></i><span style="font-size: 12pt;">significa “da questo”, “da ciò”, ovvero
dai versetti precedenti che parlano di tre “modificazioni della mente chiamate
“<i>nirodha pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma, samādhi-pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma e
ekāgratā-pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma”;</span></i><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-font-style: italic; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Bhūta </span></i><span style="font-size: 12pt;">ha almeno 20 significati diversi, ma<i> </i>in
questo contesto – ovvero lo yoga – si intende di solito come elemento
grossolano (Terra, Acqua ecc.) o, talvolta, come elemento sottile (odore,
sapore ecc.);<i><o:p></o:p></i></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-font-style: italic; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Indriye</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">u (indriya</span></i><span style="font-size: 12pt;">), locativo
plurale di <i>indriya</i>, significa “negli organi di senso” (naso, lingua
ecc.) ma può indicare anche gli organi di azione (mano piede ecc.) o insieme,
gli organi di senso e gli organi di azione;<i><o:p></o:p></i></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-font-style: italic; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">vyākhyātā</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ḥ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;"> (vyākhyāta)</span></i><span style="font-size: 12pt;"> significa “descritto”,
“spiegato”, “è stato spiegato”.<i><o:p></o:p></i></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: left;"><i><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></i></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Per
ciò che riguarda le altre parole del versetto, ovvero<i> dharma, lak</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a, avasthā </span></i><span style="font-size: 12pt;">e<i> pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma (pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āmā</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ḥ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">) </span></i><span style="font-size: 12pt;">i vocabolari sono solo relativamente utili.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">La
parola<i> dharma </i>che<i> </i>solitamente viene intesa come “legge”,
“giustizia”, “virtù”, “merito”, “moralità”, “religione” nel versetto 3.13 secondo
il commento di <i>Vyāsa, i</i>ndica le “proprietà” o le “caratteristiche” di
una sostanza o, meglio, di un “substrato”, chiamato <i>dharmī.<o:p></o:p></i></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">La
cosa è decisamente complicata, tanto è vero che <i>Vyāsa </i>usa molte metafore
per tentare di spiegare il versetto, come, ad esempio, la metafora
dell’argilla: <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">dharmī</span></i><span style="font-size: 12pt;"> è l’argilla e <i>dharma
</i>è il vaso o il bicchiere o la statuetta che puoi ottenere dall’argilla.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: 12pt;">Lak</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a, </span></i><span style="font-size: 12pt;">che vuol dire “segno”,
“indicazione”, caratteristica”, nel versetto 3.13 significa genericamente “caratteristica
secondaria” – ovvero subordinata a <i>dharma</i> - e specificamente indica la trasformazione del
dharma nel tempo:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Per
riprendere l’esempio precedente l’argilla, il vaso e il vaso, eventualmente
rotto, sono tre <i>lak</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a </span></i><span style="font-size: 12pt;">ovvero tre
caratteristiche secondarie del vaso, che, a sua volta, è un <i>dharma </i>dell’argilla.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Il vaso è il “futuro” rispetto all’argilla (e
all’idea di creare il vaso), mentre per il vaso rotto è il passato.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 107%; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Per ciò che riguarda </span><i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">avasthā </span></i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">genericamente
significa “stadio”, “condizione”, ma può essere interessante che si tratta di
un termine tecnico sia del teatro-danza indiano sia del tantrismo </span><i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Śaiva</span></i><i><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%;">.</span></i><i><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Nello
specifico nel teatro-danza riguarda le cinque fasi dell’azione di un “eroe”
teso al raggiungimento di un oggetto (la vittoria in battaglia, la donna amata
ecc.)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></a>.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Ovvero:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"></p><ol><li><span style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><i><span style="font-size: 12pt;">Prarambha</span></i><span style="font-size: 12pt;"> (inizio);</span></span></li><li><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Prayeratna </span></i><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;">(sforzo);</span></li><li><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Prāptisambhava</span></i><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"> (possibilità di raggiungimento);</span></li><li><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Niyataprāpti</span></i><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"> (certezza del raggiungimento);</span></li><li><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Phalayoga</span></i><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"> o <i>phalaprāpti </i>(raggiungimento
dell'oggetto).</span></li></ol><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Nel tantrismo </span><i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Śaiva </span></i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">riguarda invece i “cinque stati della mente”<i> o </i></span><a href="https://www.wisdomlib.org/definition/pancavastha#shaivism"><i><span style="color: windowtext; font-size: 12pt; line-height: 107%; text-decoration-line: none;">pañcāvastha</span></i></a><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">,
simili o identici, ai cinque </span><i><span style="background: white; font-size: 12pt; line-height: 107%;">cittabhūmi<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black; font-size: 12pt; line-height: 105%;">[4]</span></b></span><!--[endif]--></span></a></span></i><span style="background: white; font-size: 12pt; line-height: 107%;"> di cui parla </span><i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Vyāsa
</span></i><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">nel
commento allo Yoga Su</span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">̄</span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">tra:</span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><i><span style="font-size: 12pt;">Ghūr</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">i, </span></i><span style="font-size: 12pt;">vorticoso; </span></span></li><li><span style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><i><span style="font-size: 12pt;">Nidra, </span></i><span style="font-size: 12pt;">sonno;</span></span></li><li><i style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Kampa, </span></i><span style="font-family: inherit; font-size: 12pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">tremore;</span></li><li><i style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Udbhava, </span></i><span style="font-family: inherit; font-size: 12pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">ascesa;</span></li><li><i style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></i><i style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: 12pt;">Ānanda, </span></i><span style="font-family: inherit; font-size: 12pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">beatitudine.</span></li></ol><p></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><i><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p><span style="font-family: inherit;"> </span></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Nel
caso del versetto 3.13 <i>avasthā </i>riguarda “la diversa condizione”
dell’oggetto, o dharma.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Il
vaso di argilla può essere ad esempio, nuovo o vecchio, integro o rovinato ecc.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Per quanto
riguarda </span><i><span style="font-size: 12pt;">pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma, </span></i><span style="font-size: 12pt;">secondo il
dizionario<i> Monier-Williams </i>può assumere decine di significati diversi - ovvero
“cambiamento”, “alterazione”, “trasformazione”, “sviluppo”, “evoluzione”, “maturazione,
“maturità”, “appassire”, “digerire”, “declino”, “declinare”, “emissione”, “conseguenza”,
“risultato” ecc. – ma nel nostro caso bisogna tener conto del significato
specifico che assume nel<i> Sā</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṃ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">khya, </span></i><span style="font-size: 12pt;">dove indica<i> </i>una
caratteristica primaria –<i> dharma – </i>di<i> prak</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṛ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ti,</span></i><span style="font-size: 12pt;"> ovvero<i> </i>il
“flusso” generato dall’alternarsi dei<i> gu</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a, rajas, sattva
e tamas.<o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">Questo
flusso può essere di due tipi:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;"> <i>Svarūpa-pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma</span></i><span style="font-size: 12pt;"> (o <i>sad</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṛ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">śa-pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma</span></i><span style="font-size: 12pt;">) che è il
flusso “omogeneo” che insorge durante la fase di dissoluzione o scioglimento della
manifestazione (<i>pralaya). </i>Nel flusso di<i> svarūpa-pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma tamas,
sattva </span></i><span style="font-size: 12pt;">e<i>
rajas </i>sono in equilibrio e ognuno di essi “si trasforma in sé stesso<i>”.</i><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 12pt;">Visad</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṛ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">śa</span></i><span style="background: white; color: #323232; font-size: 9pt;">-</span><i><span style="font-size: 12pt;">pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma </span></i><span style="font-size: 12pt;">(o<i> virūpa</i></span><em><span style="background: white; color: #323232; font-size: 9pt;"> </span></em><i><span style="font-size: 12pt;">pari</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma) </span></i><span style="font-size: 12pt;">che è il flusso
“eterogeneo che insorge nel momento del contatto tra <i>prak</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṛ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">ti</span></i><span style="font-size: 12pt;"> e <i>puru</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">a,</span></i><span style="font-size: 12pt;"> causando lo
squilibrio dei <i>guna</i> e l’inizio della manifestazione.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">La
cosa più importante da osservare è che <i>pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma </span></i><span style="font-size: 12pt;">è un qualcosa di
“insito nella natura stessa” e dato che la mente è una “determinazione della
Natura <i>pari</i></span><i><span style="font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">āma </span></i><span style="font-size: 12pt;">è anche una delle caratteristiche
fondamentali della mente, ovvero uno dei <i>“cittadharma”.</i><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Citta ha due
tipi di dharma (attributi).</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 18pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"></p><ul><li><span style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">- Parid</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṛṣṭ</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">a</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;">, ovvero direttamente percepibili;</span></span></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">- Aparid</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṛṣṭ</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">a</span></i><span style="background: white; font-family: inherit; font-size: 12pt; text-indent: -18pt;"> ovvero non percepibili.</span></li></ul><p></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">I <i>cittadharma
aparid</i></span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṛṣṭ</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">a</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;"> sono sette:</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 12pt 18pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;"></p><ol><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">1. Nirodha; </span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">2. Dharma;</span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">3. Sa</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṃ</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">skāra;</span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">4. Pari</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṇ</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">āma;</span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">5. Jīvana (vitalità);</span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">6. Ce</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">ṣ</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">tā (volontà);</span></i></li><li><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">7. Śakti.</span></i></li></ol><p></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Continuare
con la spiegazione del versetto 3.13 sarebbe lungo e non so quanto utile.</span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Mi limito a
far notare che <i>nirodha</i> è un dharma – ovvero una proprietà – connaturata alla
mente; a questo punto il versetto più famoso di </span><span style="background: white; font-size: 12pt;">Patañjali, </span><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">yogaś-</span></i><i><span style="font-size: 12pt;">citta<span style="background: white;">-vr</span></span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">̥</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">tti-nirodha</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12pt;">ḥ</span></i><span style="background: white; font-size: 12pt;">, </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">e in realtà tutto lo </span></span><i>Yoga Sūtra,</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-size: 12pt;">potrebbe assumere dei significati inaspettati….</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; font-size: 12pt;">Un sorriso, </span><span style="background: white; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12.0pt;"><span style="background: white; font-size: 12pt;"><span style="font-family: inherit;">P.</span></span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<div><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; line-height: 105%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"> Ovvero le
traduzioni di Raphael, Tainmi, Swami Vivekananda, Swami Satchidananda, Rama
Prasad.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; line-height: 105%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"> Vedi </span><a href="https://www.wisdomlib.org/hinduism/book/the-natyashastra/d/doc210092.html"><i><span style="color: windowtext; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt; text-decoration-line: none;">Nā</span></i><i><span style="color: windowtext; font-family: Cambria, serif; font-size: 9pt; text-decoration-line: none;">ṭ</span></i><i><span style="color: windowtext; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt; text-decoration-line: none;">yaśāstra</span></i></a><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;">,</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"> Cap. XXI<span style="background: white; color: #323232;">.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; line-height: 105%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"> Vedi: <i><span style="background: white;">Īśvarapratyabhijñāvimarśinī
</span></i><span style="background: white;">65,
330.</span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4">
<p class="MsoNoSpacing"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/yoga%C5%9B%20citta%20v%E1%B9%9Btti%20nirodha%E1%B8%A5.docx#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; line-height: 105%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"> I </span><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">cittabhūmi</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;"> sono:</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18.0pt; mso-list: l4 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">1.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">K</span></i><i><span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 9pt;">ṣ</span></i><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">ipta</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">, “confusione”;</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18.0pt; mso-list: l4 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">2.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Mūdha</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">, “ottusità;</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18.0pt; mso-list: l4 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">3.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Vik</span></i><i><span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 9pt;">ṣ</span></i><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">ipta,</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">
“eccitazione;</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18.0pt; mso-list: l4 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">4.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Ekāgra</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">, “concentrazione”;</span><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18.0pt; mso-list: l4 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype";">5.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Nirodha</span></i><span style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">, “Controllo”.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-71040849783529483002023-09-01T10:40:00.002-07:002023-09-01T10:40:47.096-07:00I DODICI ANELLI DELLA SOFFERENZA<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk5VmL_SVWGmX1Drgm2b3uu3ISZM3ya0cCBbwEMLJ8oCu_zV9HKAub7wL5j4TkrJmvFNmbN9ZxweNJS1BN5okl3ozOk7RL2Y3PBX0dPoemumg1uY5W5risKQhyIP3qaEsWUQqTEYcMPbLXj4MdggJLBKCHIycVK5DtoiPfpDp5QjtkQeV0t4qY3ZZiehI/s2029/Traditional_bhavachakra_wall_mural_of_Yama_holding_the_wheel_of_life,_Buddha_pointing_the_way_out.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2029" data-original-width="1532" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk5VmL_SVWGmX1Drgm2b3uu3ISZM3ya0cCBbwEMLJ8oCu_zV9HKAub7wL5j4TkrJmvFNmbN9ZxweNJS1BN5okl3ozOk7RL2Y3PBX0dPoemumg1uY5W5risKQhyIP3qaEsWUQqTEYcMPbLXj4MdggJLBKCHIycVK5DtoiPfpDp5QjtkQeV0t4qY3ZZiehI/w484-h640/Traditional_bhavachakra_wall_mural_of_Yama_holding_the_wheel_of_life,_Buddha_pointing_the_way_out.jpg" width="484" /></a></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><span style="font-family: inherit;"> </span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Credo che la piena comprensione dell'insegnamento dei "</span><i style="font-family: inherit;">dodici anelli della generazione condizionata</i><span style="font-family: inherit;">" potrebbe generare un salto di qualità nella pratica di tutti gli yogi.</span></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Si tratta di dodici elementi - dipinti in senso orario nelle rappresentazioni del Bhavacakra - ognuno dei quali costituisce contemporaneamente la causa dell'anello che lo segue e l'effetto dell'eanello che lo precede; dodici elementi che nel loro insieme formano e spiegano l'attività della mente in ogni istante della nostra esistenza.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Il primo anello è l'ignoranza</b> - </span><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><i>Avidyā </i>in<span style="font-family: inherit;"> sanscrito, </span></span></span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>Avijja</i><b style="font-style: italic;"> </b>in<b style="font-style: italic;"> </b></span></span><span style="text-align: center;"> <i>p</i></span><i style="text-align: center;">āli </i><i style="font-weight: bold; text-align: center;">-</i><i style="font-weight: bold; text-align: center;"> </i><span style="text-align: center;">c</span></span><span style="font-family: inherit; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;">he </span>per Buddha consiste principalmente nello "<i>scambiare l'impermanente per il permanente, ciò che è relativo per assoluto e ciò che soggettivo per universale".</i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><i><br /></i></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Per tentare di chiarire:</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><ol><li><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;">La "mia" mente è come una scimmia che salta di ramo in ramo ma io ritengo sia qualcosa di stabile; </span></span></span></li><li><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Credo che la "mia" mente, che è fondamentalmente uno strumento di percezione e varia a seconda degli stimoli sensoriali del momento, sia il mio "io" inteso come individualità inalienabile;</span></span></span></li><li><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Credo che l'oggetto risultante dalla mia identificazione con la mente sia un riflesso di un essere divino, dell'Universo o del creatore dell'Universo.</span></span></span></li></ol></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><b>Il secondo anello è rappresentato dai cosiddetti "semi dell'ignoranza"</b> -<span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra </i>in sanscrito e </span></span></span><i><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṅ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">khāra</span></span><span style="text-align: center;"><span lang=""> </span></span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang="">in<b style="font-style: italic;"> </b></span></span><span style="text-align: center;"> <i>p</i></span><i style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;">āli</span> </i><span style="font-family: inherit; text-align: center;">- che sono, nel buddhismo, i "costrutti mentali, verbali e fisici" dipendenti da esperienze passate.</span></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra s</i></span></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;">ono le "tendenze" intese come modalità di pensiero, modalità di espressione mentale e fisica, e addirittura come tratti somatici.</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><span lang="">Potremmo dire che l'gnoranza è un campo in cui vengono seminati tutti i </span></span><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra. </i>A seconda delle esperienze sensoriali - <i>bogha </i>- alcuni di questi semi germinano e producono pensieri, parole e gesti che crediamo naturali e spontanei, ma sono prodotti da impressioni mentale generate, a loro volta, da altre esperienze appartenenti al passato.</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><span lang="">I </span></span></span><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra</i> sono frutto dell'ignoranza perchè noi crediamo che le esperienze sensoriali del passato - ovvero le impressioni mentali derivanti da quelle esperienze - siano i mattoni con cui si costruisce il feticcio che chiamiamo "io", per cui finiamo per "amarle" e, in definitiva, per vivere costantemente nel passato e per il passato, dando per scontato che queste "tendenze" (i </span></span><span style="text-align: center;"> </span><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra</i>) ci appartengano, ci identuifichino e ci identificheranno nel futuro.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><b><br /></b></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><span lang=""><b>Il terzo anello è </b></span></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><b style="font-style: italic;">Vijñāna </b>- </span></span><b style="text-align: center;"><i><span lang="">Viññana </span></i></b><span style="text-align: center;"><span lang="">in<b style="font-style: italic;"> </b></span></span><span style="text-align: center;"> <i>p</i></span></span><i style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;">āli</span> - </i><span style="font-family: inherit; text-align: center;">parola traducibile con "coscienza", "discernimento" o, in questo caso, "coscienza sensoriale".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><span lang="">Se l'ignoranza - </span></span><i style="text-align: center;">Avidyā - </i><span style="text-align: center;">è il campo, e i contenuti psichici </span><i style="text-align: center;">- </i><i><span style="text-align: center;"><span lang="">Sa</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ṁ</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">sk</span></span><span style="text-align: center;"><span lang="">ā</span></span></i><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>ra </i>- sono i semi, </span></span><span style="text-align: center;"><i>Vijñāna </i>è il contadino che coltiva il campo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: rgb(248, 249, 250); color: #202122; text-indent: 14.25pt;">Nel </span><i style="text-indent: 14.25pt;"><span lang="">Samyutta Nikaya</span></i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="text-indent: 14.25pt;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="color: black;"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="">[1]</span></span></span></span></a><span lang="" style="text-indent: 14.25pt;">, e nel canone cinese<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="color: black;">[2]</span></span></span></a> si parla
di sei diversi tipi di coscienza:</span></span></div><div style="text-align: justify;">
<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"></p><ul><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Coscienza
visiva;</span></span></li><li><span lang="" style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;">Coscienza
uditiva;</span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Coscienza
olfattiva;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Coscienza
relativa ai sapori;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Coscienza
corporea;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Coscienza
mentale.</span></span></li></ul><!--[if !supportLists]--><p></p>
<div>
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p class="MsoFootnoteText">Una particolare impressione mentale attiverà, per così dire, una particolare coscienza sensitiva che, continuando con l'esempio del contadino, organizzerà l'orto - il campo - a seconda dei colori e del profumo dei fiori, del sapore dei frutti ecc. ecc.</p><div><b>Il quarto anello è </b><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><b style="font-style: italic;">Nāmarūpa</b><i>, </i>"Nome-Forma". Quello di </span></span></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-family: inherit;"><i>Nāmarūpa</i> è un concetto essenziale ai fini della comprensione della "catena dei dodici Nidana", perchè rappresenta ciò che più si avvicina al nostro concetto di "persona" o di "individuo". Di fatto con </span></span></span><span style="background-color: white; text-indent: 14.25pt;">N</span><i style="background-color: white; text-indent: 14.25pt;">āmarūpa </i><span style="background-color: white; text-indent: 14.25pt;">nel buddhismo si intende l'insieme dei cinque <i>Skandha, </i>e nella </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"> Ruota dell’Esistenza (<i>Bhavacakra</i>) </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">è
rappresentato</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"> </i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">da una o più persone su una barca dove la barca rappresenta il
corpo inteso come “guscio” – </span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">rūpa</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">, lo </span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">skandha</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"> fisico – i
passeggeri gli </span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">skanda </i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">mentali, </span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">nāma</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">, e il mare o fiume
rappresenta la vita, il divenire.</span></div><div><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-indent: 14.25pt;">Secondo il </span><i style="text-indent: 14.25pt;"><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Samyutta
Nikaya</span></i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="text-indent: 14.25pt;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black;"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">[3]</span></span></span></span></a> </span><span style="background-color: white; font-family: "Palatino Linotype", serif;">«</span><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><i>[l’insieme di] </i></span><i style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #202122;">s</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #202122;">entimento
[inteso come capacità della mente di conoscere il sentimento], percezione
[intesa come capacità della mente di riconoscere un sentimento come piacevole,
spiacevole o neutro], intenzione [intesa come luogo della mente in cui sorgono
le “volizioni”], contatto e attenzione [intesi come capacità della mente di conoscere
oggettivamente, ovvero di osservare e analizzare oggettivamente] […] è definito
</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Nāma</span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #202122;">; i quattro grandi elementi [Terra, Acqua, Fuoco e Vento] e il
corpo dipendente dai quattro grandi elementi [sono invece] ciò che è chiamato </span></i><i style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">rūpa</span></i><i><span style="background: white;"><span style="font-family: inherit;">».</span></span></i></div><div><i><span style="background: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></i></div><div><br /></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white;"><b>Il quinto anello è </b></span><b>Ṣaḍāyatana - </b><span style="text-align: center;"><i><span lang="">Sa</span></i></span><span style="text-align: center;"><i><span lang="">ḷ</span></i></span><span style="text-align: center;"><i><span lang="">āyatana </span></i></span></span><span style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">in </span></span><i style="text-align: left;">Pāli</i><span style="font-family: inherit;"><b> </b>, termine con cui si indicano sia le "basi sensoriali interne", ovvero le facoltà del vedere, dell'ascoltare ecc. sia le "basi sensoriali esterne", ovvero gli oggetti di percezione. Le basi sensoriali interne e le basi sensoriali esterne vanno a creare sei </span><span style="background-color: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt; text-indent: 14.25pt;"> “sfere dei sensi” composte
da:</span></div><div>
<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 1.2pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"></p><ol><li><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Occhio e forma
(</span><i><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">rūpa,</span></i><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> o meglio<i> rūp</i></span><i><span lang="">ā</span></i><i><span lang="">yatana<b>, </b></span></i><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">da non confonfersi con<i> rūpa
skandha);</i></span></span></li><li><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Orecchio e suono;</span></span></li><li><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Naso e odore;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Lingua e sapore;</span></span></li><li><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Corpo (pelle) e tangibilità;</span></span></li><li><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Mente ed oggetto mentale (<i>dharma, </i>che qui si può tradurre anche con idee, pensieri, fenomeni mentali).</span></span></li></ol><!--[if !supportLists]--><p></p>
</div></div></div></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Se <span style="font-style: italic; text-align: center;">Nāmarūpa</span><b style="font-style: italic; text-align: center;">, </b><span style="text-align: center;">che </span><b style="font-style: italic; text-align: center;"> </b><span style="text-align: center;">può essere visto come qualcosa di assimilabile alla "persona" e all'individualità, emerge della generazione della coscienza sensoriale - </span></span><span style="text-align: center;"><i>Vijñāna </i>- </span><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;">le basi sensoriali - </span></span><span style="text-align: justify;"><i>Ṣaḍāyatana</i></span><span style="text-align: justify;"> - vengono a loro volta generate dalla <i>persona.</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Come abbiamo visto, gli organi sensoriali sono associati a specifici oggetti di percezione - l'occhio alla forma ecc. - e necessitano di una specifica coscienza formando le cosiddette "triadi della percezione", ovvero:</span></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Coscienza visiva, occhio e forma;</li><li>Coscienza uditiva, orecchio e suono;</li><li>Coscienza olfattiva, naso e odore;</li><li>Coscienza gustativa, lingua e sapore;</li><li>Coscienza corporea, corpo e tangibilità;</li><li>Coscienza mentale, mente e "oggetto mentale".</li></ol></div><p> Queste triadi non avrebbero nessuna funzione se non vi fosse un qualcosa di assimilabile all'individualità, per cui possiamo vedere gli organi di senso - le basi sensoriali interne - come un qualcosa che emerge, potremmo dire per necessità, da <span style="font-style: italic; text-align: center;">Nāmarūpa.</span></p><div><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><b>Il sesto anello è </b></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><span style="font-style: italic;"><b>Sparśa</b> </span>- </span></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>Phassa </i>in </span></span></span><i>Pāli - </i>che significa "contatto", "toccare" e non va confuso con il senso del tatto, detto anch'esso <span style="font-style: italic; text-align: center;">Sparśa</span><span style="font-style: italic; text-align: center;"> </span><span style="text-align: center;">in sanscrito.</span></div><div><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">Sparśa</span></i><span lang="" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;">, contatto,
può essere definito come l’incontro - <i>sa</i></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ṃ</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">nip</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ā</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ta -</span></i><span lang="" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"> tra
coscienza (<i>vijñāna</i>), organo di senso (<i>indriya</i>) e oggetto esterno
(<i>vi</i></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ṣ</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">aya).</span></i></div><div><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang=""><br /></span></i></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-align: justify; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">Parafrasando </span></span><i style="text-indent: 14.25pt;"><span lang="" style="background: white;">Mahasi
Sayadaw</span></i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="text-indent: 14.25pt;" title=""><sup><span lang="" style="background: white; color: black;"><sup><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">[4]</span></sup></span></sup></a> si potrebbe fare l'esempio della finestra aperta: un uomo attraverso la finestra aperta si gode la vista di un albero; s</span><span style="font-family: inherit;">e si chiedesse "</span><i style="font-family: inherit;">chi è che vede</i><span style="font-family: inherit;">" la risposta, ovviamente, sarebbe "</span><i style="font-family: inherit;">è l'uomo che vede</i><span style="font-family: inherit;">", ma se la finestra fosse chiusa o non esistesse, l'uomo non potrebbe vedere l'albero, e se l'albero non esistesse l'uomo non lo vedrebbe neppure con la finestra aperta.</span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Per "vedere l'albero", non è sufficiente quindi che esistano l'uomo, la finestra e l'albero, ma è necessario che la finestra sia aperta, che l'uomo guardi attraverso la finestra e che l'albero sia in direzione della finestra. Possiamo dire quindi che per percepire occorrono tre fattori:</span></div><div><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-family: inherit;">L'uomo che vede, ovvero la coscienza visiva;</span></li><li><span style="font-family: inherit;">La finestra aperta, ovvero l'occhio, ovvero la vista;</span></li><li>L'albero , ovvero la forma percepita.</li></ul><div style="text-align: justify;">Questa triade è ciò da cui nasce <span style="font-style: italic; text-align: center;">Sparśa, </span><span style="text-align: center;">il contatto, che può essere quindi inteso come "giunzione" tra coscienza, organo di senso e oggetto di percezione; e dato che esistono, per il buddhismo, sei tipi diversi di coscienza sensoriale, sei diversi organi di senso e sei diversi oggetti di percezione, ci saranno sei diversi tipi di </span><span style="font-style: italic; text-align: center;">Sparśa, </span><span style="text-align: center;">ovvero:</span></div><div><ol style="text-align: left;"><li><span style="text-align: center;">Contatto visivo;</span></li><li><span style="text-align: center;">Contatto uditivo;</span></li><li><span style="text-align: center;">Contatto olfattivo;</span></li><li><span style="text-align: center;">Contatto gustativo;</span></li><li><span style="text-align: center;">Contatto corporeo;</span></li><li><span style="text-align: center;">Contatto mentale. </span></li></ol></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="font-weight: bold; text-align: center;">Il settimo anello della catena è </span><span style="text-align: center;"><span lang=""><b style="font-style: italic;">Vedanā</b>, che possiamo intendere come sensazione, "feeling", "tono edonico"</span></span></span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="text-align: center;" title=""><sup><span style="font-size: 10pt;"><sup><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt;">[5]</span></sup></span></sup></a>.</div><div><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang=""><br /></span></i></div><div><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">Vedanā</span></i><span lang="" style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"> sensazione,
nasce da <i>Sparśa</i></span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">, contatto, e produce <i>T</i></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ṛṣṇ</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ā</span></i><span lang="" style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">, </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">il desiderio. </span></div><div><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">La sensazione può essere neutra, piacevole e spiacevole e genera, quindi, il
desiderio inteso come attaccamento agli oggetti che danno sensazioni piacevoli,
e l’avversione inteso come rifiuto degli oggetti che danno sensazioni
spiacevoli.</span><span lang="" style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"> Nella Ruota dell’Esistenza <i>vedanā</i> è
rappresentata da un uomo con una freccia nell’occhio.</span></div><div>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Nel <i>Majjhima Nikāya</i> (<i>chachakka-sutta</i>,
148) si descrivono sei diversi tipi di sensazione/sentimento, effetto di sei tipi di
contatto e causa di sei tipi di “sete”, ovvero di desiderio (<i><span lang="">t</span></i><i><span lang="">ṛṣṇ</span></i><i><span lang="">ā</span></i></span><span lang=""><span style="font-family: inherit;">):</span><i style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></i></span></p><p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt;"></p><ol style="text-align: left;"><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione visiva;</span></span></li><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione uditiva;</span></span></li><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione olfattiva;</span></span></li><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione gustativa;</span></span></li><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione corporea;</span></span></li><li><span lang=""><span style="font-family: inherit;">Sensazione mentale.</span></span></li></ol><div>Dalla sensazione, <span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang=""><i>Vedanā, </i>nasce l'<b>ottavo anello della sofferenza,<i> </i></b></span></span><span style="background-color: white; font-family: inherit; font-weight: bold; text-indent: 14.25pt;"><i>T</i></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; font-weight: bold; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ṛṣṇ</span></i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang=""><b style="font-style: italic;">ā</b>.</span></span></div><p></p><div style="margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: left;"><span lang=""><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">La parola <i>T</i></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ṛṣṇ</span></i><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">ā - </span></i></span><span style="text-align: center;">in </span><i>Pāli</i><span style="text-align: justify;"><b> </b></span><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: center;"><i><span lang="">Ta</span></i></span><span style="text-align: center;"><i><span lang="">ṇ</span></i></span><span style="text-align: center;"><span lang=""><i>hā - </i>significa letteralmente "sete", ma va intesa come desiderio, brama, passione e, in questo conteso, è di sei tipi ovvero desiderio per le forme, desiderio per i suoni ecc.</span></span></span></div><div style="margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: left;"><div style="background: white; margin: 12pt 0cm 1.2pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span lang="">T</span></i><i><span lang="">ṛṣṇ</span></i><i><span lang="">ā, </span></i><span lang="">letteralmente
“sete<i>”</i>, è intesa quindi come “desiderio di essere in unione con gli
oggetti che provocano sensazioni piacevoli”, il che comporta, logicamente, il
desiderio, uguale e contrario, di allontanarsi dagli oggetti che provocano
sensazioni spiacevoli. Nella ruota dell’Esistenza , dato che il significato
originario di <i>t</i></span><i><span lang="">ṛṣṇ</span></i><i><span lang="">ā</span></i><span lang=""> è sete,
viene rappresentata da una donna che offre un tè o un altra bevanda ad un uomo.</span></span></div><div style="background: white; margin: 12pt 0cm 1.2pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span lang="">Esattamente come il <i>contatto, </i>la<i> sensazione</i>, la <i>coscienza </i>e la <i>percezione</i>, anche il desiderio è di sei tipi - desiderio visivo, desiderio uditivo ecc. - e dà origine al <b>nono anello della sofferenza, </b></span><span style="text-align: left; text-indent: 14.25pt;"><span lang=""><b style="font-style: italic;">Upādāna</b>.</span></span></span></div><div style="background: white; margin: 12pt 0cm 1.2pt; text-align: justify;"><i style="text-align: left; text-indent: 14.25pt;"><span lang="">Upādāna </span></i><span style="font-family: inherit;"><span lang="" style="text-align: left; text-indent: 14.25pt;">potrebbe
essere <i>tradotto con</i> “carburante”, “causa materiale”<i>, </i>ma di solito<i>
</i>viene inteso come attaccamento. Nella Ruota dell’esistenza viene
rappresentato da un uomo – sostituito a volte una scimmia – intento a
raccogliere frutti da un albero.</span></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin: 12pt 0cm 1.2pt; text-align: justify;"><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Se la sete - <i>t</i><i>ṛṣṇ</i><i>ā</i> – essendo dipendente dalle sei facoltà sensoriali ecc. è di sei tipi diversi, l’attaccamento viene invece messo in relazione ai cinque aggregati (<i>skandha </i>in sanscrito,<i> kandha in </i>pāli<i> </i>) che compongono ciò che abbiamo definito <span style="text-align: center;"><i><span lang="">Nāmārūpa.</span></i></span></span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Si legge nel</span><span style="font-family: inherit;"> </span><i style="font-family: inherit;">Majjhima Nikaya</i><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">(</span><i style="font-family: inherit;">Mahā Pu</i><i style="font-family: inherit;">ṇṇ</i><i style="font-family: inherit;">ama Sutta</i><span style="font-family: inherit;">, MN 109):</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">"<i>[…] [Ci sono] cinque aggregati di attaccamento, cioè l’aggregato di attaccamento della forma, l’aggregato di attaccamento della sensazione l’aggregato di attaccamento della percezione l’aggregato di attaccamento delle “fabbricazioni”, l’aggregato di attaccamento della coscienza […]."</i></span></span></span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">L'attaccamento per Buddha può essere visto come un insieme di cinque grandi serbatoi di "forme" "sensazioni" ecc. chiamati, in <i>Pāli<b>, P</b></i><span style="font-family: inherit;"><b style="font-style: italic;">añca Upādānakkhandha</b> o "cinque aggregati di attaccamento".</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">Per chiarire di cosa si tratta prendiamo ad esempio solo le forme, <i><span style="font-family: inherit;">rūpa.</span></i></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Tutte le forme percepite - intese qui come "oggetti dei sensi" ovvero forme vere e proprie, suoni, odori ecc. - vanno a creare un archivio di "impressioni mentali" chiamato <i>R</i></span><span style="font-family: inherit;"><i>ūpakkhandha o </i>"aggregato delle forme".</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dato che ognuno di noi percepirà forme diverse, ci saranno tanti </span><i>R</i><i>ūpakkhandha, </i>quanti sono gli esseri umani.</div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">Quando ci attacchiamo ad una forma contenuta nel <i>R</i><i>ūpakkhandha </i>in virtù della sensazione piacevole o spiacevole che colleghiamo ad essa, si forma un ulteriore "archivio" - chiamato <i>R<span style="font-family: inherit;">ūpupādānakkhandha</span></i> - costituito dalle forme legate a tali sensazioni piacevoli o spiacevoli.</div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">In altre parole, secondo il buddhismo, noi <b>in realtà non ci attacchiamo alle "forme" intese come oggetti di percezione, ma alle impressioni mentali create da tali forme</b>.</div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">L'oggetto del nostro attaccamento non è un oggetto vero e proprio, ma l'impressione mentale di un oggetto che non esiste più o, magari, la prefigurazione di un oggetto che non esiste ancora.</div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">Per fare un esempio, io mi commuovo alla vista di un uomo che prende in braccio il figlio dormiente per portarlo a letto, perchè tale immagine - <i>R</i><span style="font-family: inherit;"><i>ūpa - </i>fa insorgere l'emozione legata al ricordo di mio padre che mi portava nel mio letto: si tratta di un emozione che identifico come parte di me ed è legata ad una "forma" che non esiste più da almeno cinquanta anni.</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">Il concetto di attaccamento espresso dalla parola <b style="font-style: italic; text-align: left; text-indent: 19px;">Upādāna </b><span style="text-align: left; text-indent: 19px;">è quindi più complesso di ciò che crediamo, innanzitutto perchè non si tratta di un attaccamento nei confronti di un oggetto reale [cosa che non potrà mai in nessun modo condurre ad una reale soddisfazione], in secondo luogo - e questa è la cosa più complessa da comprendere, perchè non è "l'IO" che si attacca ad un oggetto di percezione, ma è l'insieme degli oggetti cui siamo attaccati, ovvero l'archivio chiamato </span><i>R<span style="font-family: inherit;">ūpupādānakkhandha</span></i> che - insieme agli altri quattro archivi relativi a sensazione ecc. - in qualche modo creano un feticcio di IO.</div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">Una volta formati gli archivi degli attaccamenti - <i>Pañca Upādānakkhandha - </i><b>insorge il decimo anello della catena della sofferenza, <i>Bhava.</i></b></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #323232; text-indent: 14.25pt;"><i>Bhava</i>,
(talvolta scritto <i>Bhāva</i>)</span><span lang="" style="text-indent: 14.25pt;">, significa “divenire", "esistenza". </span></span><span style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">Nella Ruota dell’Esistenza è rappresentato a volte come una coppia
intenta a fare l’amore, altre come una bella donna (la bella sposa) altre ancora una donna incinta.</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;"><i>Bhava</i> potrebbe essere inteso come il pieno sviluppo dell'illusione di un senso dell'Io permanente, e, quindi, come la "caduta nella ruota delle rinascite".</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-indent: 14.25pt;">Da <i>Bhava</i> si genera l'<b>undicesimo anello della catena della sofferenza, </b></span><span style="text-align: center;"><span style="background: rgb(248, 249, 250);"><span style="font-family: inherit;"><i><b>Jāti</b></i>, simboleggiato nel <i>Bhavacakra,</i> da una donna che sta partorendo.</span></span></span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;"><i>Jāti</i><i style="font-weight: bold;"> </i>rappresenta la rinascita in uno dei cinque "domini dell'esistenza" ovvero:</span></div><div style="background-color: white; margin: 12pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><ol><li><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;">Il regno delle creature infernali, condannate a supplizzi legati al ghiaccio e al fuoco;</span></li><li><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;">Il regno dei fantasmi affamati;</span></li><li><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;">Il regno degli animali;</span></li><li><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;">Il regno degli uomini;</span></li><li><span style="background-color: #f8f9fa; text-align: center;">Il regno degli dei e degli asura.</span></li></ol><div style="text-align: justify;">Questi cinque domini dal punto di vista psicologico potrebbero rappresentare in realtà i cinque territori della mente - <i>cittabhumi</i> - ovvero gli stati mentali che, secondo il buddhismo, possiamo osservare in ogni tipo di esperienza umana, ovvero:</div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Confusione;</li><li>Ottusità;</li><li>Eccitazione;</li><li>Concentrazione;</li><li>Flusso;</li></ol></div><div style="text-align: justify;">La possibile identificazione dei cinque domini con i cinque "territori della mente", potrebbe significare che la mente impermanente - e noi che in essa ci identifichiamo - muta ad ogni istante ed in un certo senso rinasce ad ogni esperienza sensoriale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Comunque sia la nascita o rinascita, genera <b>il dodicesimo anello della sofferenza, </b><span style="font-family: inherit;"><b><i><span style="text-align: center;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Jarāmara</span></span><span style="text-align: center;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">ṇ</span></span></i></b><span style="text-align: center;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><b><i>a</i></b> che potremmo tradurre con invecchiamento, decadimento e morte.</span></span></span></div></div></div></div></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nel <i style="background-color: white; color: #202122;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">Pabbatopama Sutta ( </span></span><a class="mw-redirect" href="https://en.wikipedia.org/wiki/Samyutta_Nikaya" style="background: none; color: #3366cc; overflow-wrap: break-word; text-decoration-line: none;" title="Samyutta Nikaya"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">SN</span></span></a><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> 3.25)</span></span></i><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> l'invecchiamento e la morte sono visti </span></span><span style="background-color: white;">«</span></span><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: inherit; text-align: left;">Come enormi massi, </span><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: inherit; text-align: left;">montagne che premono contro il cielo [...] schiacciano le quattro direzioni e [...] rotolano su tutti gli esseri viventi, schiacciano allo stesso modo guerrieri, brahmini, mercanti, contadini e fuori casta</span><i><span style="font-family: inherit;">».</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Chiunque nasca in uno dei cinque domini - regni degli dei, degli uomini, degli animali, dei fantasmi affamati e delle creature infernali - è destinato ad invecchiare e morire.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Solo chi in questa vita riesce ad andare oltre lillusione dell'Io e la catena dei dodici anelli, ed ottiene l'illuminazione - Bodhi - può vincere la vecchiaia e la morte.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><div><b>Gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi, svaha!</b></div><div><b><br /></b></div><div>(Andate, andate, andate insieme all’altra sponda, completamente sull’altra sponda, benvenuto risveglio!)</div></span></div>
<div><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<div id="ftn1"><p class="MsoFootnoteText"><br /></p>
</div>
</div><div style="text-align: justify;"><p class="MsoFootnoteText"><br /></p></div><table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoTableGrid" style="border-collapse: collapse; border: none; margin-left: -.25pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-yfti-tbllook: 1184;">
<tbody><tr style="mso-yfti-firstrow: yes; mso-yfti-irow: 0;">
<td style="background: #D9D9D9; border: solid windowtext 1.0pt; mso-background-themecolor: background1; mso-background-themeshade: 217; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; text-indent: 14.25pt; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Pāli<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="background: #D9D9D9; border-left: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-background-themecolor: background1; mso-background-themeshade: 217; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; text-indent: 14.25pt; vertical-align: baseline;"><span style="background: lightgrey; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Arial; mso-color-alt: windowtext; mso-highlight: lightgrey; mso-shading: white;">Sanscrito</span><span style="background: lightgrey; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Arial; mso-highlight: lightgrey; mso-shading: white;"><o:p></o:p></span></p>
</td>
<td style="background: #D9D9D9; border-left: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-background-themecolor: background1; mso-background-themeshade: 217; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; text-indent: 14.25pt; vertical-align: baseline;"><span style="background: lightgrey; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Arial; mso-color-alt: windowtext; mso-highlight: lightgrey; mso-shading: white;">Traduzione</span><span style="background: lightgrey; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-bidi-font-family: Arial; mso-highlight: lightgrey; mso-shading: white;"><o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 1;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Avijja<o:p></o:p></span></i></b></p><p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;"><br /></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Avidyā</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Ignoranza, nescienza<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 2;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Sa</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṅ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">khāra<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Sa</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṁ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">sk</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-themecolor: text1;">ā</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">ra</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Contenuti psichici; costrutti
mentali, forme verbali e immagini corporee<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 3;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Viññana<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Vijñāna</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Coscienza,
discernimento, coscienza sensoriale<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 4;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Nāmārūpa<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Nāmarūpa</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Nome e forma; la mente
e il corpo; i cinque s<i>kandha.</i><o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 5;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Sa</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ḷ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">āyatana<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">Ṣ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">a</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ḍ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-themecolor: text1;">ā</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">yatana</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Le sei “potenze dei sensi”:
occhio, orecchio, naso, pelle, lingua e mente<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 6;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Phassa<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Sparśa</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Contatto, “toccare”,
impressione sensoriale<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 7;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Vedanā<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Vedanā</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Sensazione,
“feeling”, tono edonico</span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><sup><span style="font-size: 10.0pt;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><sup><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[3]</span></sup><!--[endif]--></span></span></sup></a><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 8;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Ta</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṇ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">hā<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">T</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṛṣṇ</span></i></b><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">ā</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Sete, brama,
desiderio, avidità<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 9;">
<td style="background: white; border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-background-themecolor: background1; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Upādāna</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="background: white; border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-background-themecolor: background1; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span lang="" style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: #007F; mso-themecolor: text1;">Upādāna</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Attaccamento, presa,
appiglio, sostegno<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 10;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: #F8F9FA; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Bhava</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-themecolor: text1;">Bhava</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Esistenza
“senziente”, divenire<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 11;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: #F8F9FA; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Jāti<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p> </o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: #F8F9FA; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Jāti</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Nascita, rinascita<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
<tr style="mso-yfti-irow: 12; mso-yfti-lastrow: yes;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 78.0pt;" valign="top" width="104">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Jarāmara</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṇ</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">a<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 92.1pt;" valign="top" width="123">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Jarāmara</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-themecolor: text1;">ṇ</span></i></b><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">a<o:p></o:p></span></i></b></p>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 99.7pt;" valign="top" width="133">
<p align="center" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: center; vertical-align: baseline;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: text1;">Invecchiamento,
decadimento e morte<o:p></o:p></span></p>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="text-align: justify;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10pt;">[1]</span></span></span></a><span lang="" style="text-align: justify;"> </span><i style="text-align: justify;"><span lang="" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Vibha</span></i><i style="text-align: justify;"><span lang="" style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 9pt;">ṅ</span></i><i style="text-align: justify;"><span lang="" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">ga</span></i><span lang="" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt; text-align: justify;"> <i>sutta, Samyutta Nikaya 12.2.</i></span></p><p class="MsoFootnoteText"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9.0pt;"></span></p><div id="ftn2" style="text-align: justify;"><p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10pt;">[2]</span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Bucknell, Roderick S. (1999), "<i>Conditioned Arising Evolves: Variation and Change in Textual Accounts of the Paticca-samupadda Doctrine</i>" , Journal of the International Association of Buddhist Studies , 22.</span></p><p class="MsoFootnoteText"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10pt;">[3]</span></span></span></a><span lang="" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"> </span><i style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"><span lang="" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">Vibha</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"><span lang="" style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 9pt;">ṅ</span></i><i style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium;"><span lang="" style="background: white; font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;">ga</span></i><span lang="" style="background: white; font-size: 9pt;"> <i>sutta, Samyutta Nikaya 12.2.</i></span></span></p><p class="MsoFootnoteText"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;"><span lang="" style="background: white; font-size: 9pt;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; text-align: left;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-size: 9pt;">[4]</span></span></span></span></a><span lang="" style="font-size: 9pt; text-align: left;"> </span><span lang="" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 9pt; text-align: left;">Mahasi Sayadaw (7 June 2010<i>). "Satipatthana Vipassana". </i>Access to Insight (BCBS Edition<i>). </i>https://www.accesstoinsight.org/lib/authors/mahasi/wheel370.html</span></span></span></p><p class="MsoFootnoteText"><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype", serif; font-size: 9pt;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; text-align: left;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang="" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10pt;">[5]</span></span></span></span></a><span lang="" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; text-align: left;"> </span><span lang="" style="font-size: 9pt; text-align: left;">Per “tono edonico” in psicologia si intende il grado di piacevolezza o di fastidio derivanti da uno stimolo sensoriale.</span></span></p></div>
</div>
</div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-56428251990804264582023-08-07T09:29:00.006-07:002023-08-08T08:55:58.926-07:00LE IMPRESSIONI MENTALI<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt0SPNWC7VeRf885h8La9hL7jaIJXIMk5nDti0xdGVHKblte5M0yAjDqvkMR8vsTl4OsEb03UGCB4N9iJx9RdsNnjSOkyqMISlC4thYVvTOV7PoM0x2iCqm88WQT5xIaUTdmVmV-N_dXmB8JZ3JLGbLbM5IpT2yWjOYVTltm1onM2sMBmlON8NsYUSPC4/s480/mogallana%20e%20sariputta%20ai%20piedi%20del%20buddha.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="342" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt0SPNWC7VeRf885h8La9hL7jaIJXIMk5nDti0xdGVHKblte5M0yAjDqvkMR8vsTl4OsEb03UGCB4N9iJx9RdsNnjSOkyqMISlC4thYVvTOV7PoM0x2iCqm88WQT5xIaUTdmVmV-N_dXmB8JZ3JLGbLbM5IpT2yWjOYVTltm1onM2sMBmlON8NsYUSPC4/w456-h640/mogallana%20e%20sariputta%20ai%20piedi%20del%20buddha.jpg" width="456" /></a></div><br /> <p></p><div style="background: white; margin: 12pt 0cm 4.8pt; text-align: left; text-indent: 24.5pt; vertical-align: baseline;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-color-alt: windowtext;"><br /></span></div><div style="background: white; margin: 12pt 0cm 4.8pt; text-align: left; text-indent: 24.5pt; vertical-align: baseline;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-color-alt: windowtext;">Nel
primo sermone di Buddha, <i>Dhammacakkappavattanavagga</i></span><i> </i>(SN 56:11) si legge:</div>
<p style="background: white; margin-bottom: 4.8pt; margin-left: 24.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 4.8pt 24.5pt; text-indent: 24.5pt; vertical-align: baseline;"><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-color-alt: windowtext;">[…]</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; mso-color-alt: windowtext;"> </span><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">sa</span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-bidi-language: AR-SA; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">ṃ</span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">khittena </span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-language: EN-US;">pañcupādānakkhandhā
dukkha</span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">.</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">Che
potremmo così tradurre:<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; margin-bottom: 4.8pt; margin-left: 24.5pt; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 4.8pt 24.5pt; text-indent: 24.5pt; vertical-align: baseline;"><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-color-alt: windowtext;">In breve, la sofferenza nasce dall’attaccamento ai
cinque aggregati<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[1]</span></b></span><!--[endif]--></span></span></a>.</span></i><i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm; text-indent: 14.25pt;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt;">I cinque aggregati”, <i>skandha </i>in
sanscrito e<i> kandha </i>in<i> </i>pāli<i>, </i>sono:<i><o:p></o:p></i></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 105%; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 12pt 18pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font: 7pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Rūpa</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, in </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">pāli</span><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> <i>rūpa</i> (forma);<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 105%; margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 8pt 18pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Vedanā</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, in </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">pāli
</span><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">vedanā</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> (sensazione/consapevolezza
della sensazione);<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 105%; margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 8pt 18pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">3.<span style="font: 7pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sa</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ṃ</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">jñā,</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> in </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">pāli
</span><i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: Arial;">saññā</span></i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: Arial;"> </span><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> (Percezione/nome/cognizione/
capacità di afferrare le caratteristiche distintive);<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 105%; margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 8pt 18pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">4.<span style="font: 7pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sa</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ṃ</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">skāra,
</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">in </span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">pāli
</span><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Arial; mso-color-alt: windowtext;">sa</span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Cambria; mso-color-alt: windowtext;">ṅ</span></i><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Arial; mso-color-alt: windowtext;">khāra</span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> (<span style="color: black;">conformazione/contenuti
psichici);<o:p></o:p></span></span></p>
<p align="left" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 105%; margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 8pt 18pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">5.<span style="font: 7pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Vijñāna, in </span></i><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">pāli</span><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Arial;">viññā</span></i><i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Cambria;">ṇ</span></i><i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: #1000; mso-bidi-font-family: Arial;">a</span></i><span style="background: white; color: #202122; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: Arial;"> </span><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">(coscienza).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-language: IT;">Il primo <i>skandha </i>(<i>kandha</i>) è </span><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">rūpa </span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che
traduciamo con forma, ma occorre fare attenzione a non confonderlo con <i>rūpa</i>
inteso come insieme degli oggetti di percezione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm;"><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Rūpa, </span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">per Buddha,<i> </i>è tutto ciò che, essendo formato dai<i>
</i>cinque<i> mahā bhūta</i></span><span style="background: rgb(247, 248, 249); border: 1pt none windowtext; color: #222222; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Segoe UI"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"> (i quattro “grandi elementi”, </span><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Terra, Acqua, Fuoco e Aria più lo
Spazio che li limita) può essere percepito dai sei sensi, ovvero vista, udito,
olfatto, gusto, tatto e mente. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">In pratica tutto ciò che è materia ed energia ed è
percepibile dai sensi è <i>rūpa.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quando invece si parla di<i> rūpa skandha (rūpakkhandha),
</i>si intende una specie di deposito o serbatoio (<i>skandha</i> significa
propriamente “mucchio”, “aggregato”), una specie di gigantesco archivio di “impressioni
mentali”.</span><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per creare un’impressione mentale non è sufficiente,
infatti, che un’oggetto o un fenomeno vengano percepiti ma devono essere, per
così dire, attenzionati: se ad esempio passa un aereo mentre sono assorto nella
contemplazione di un tramonto, nonostante l’aereo vengo percepito dalle mie orecchie
e dai miei occhi, non entrerà nel <i>Rūpa skandha.</i><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm;"><i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Rūpa skandha (rūpakkhandha)
</span></i><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">non è quindi qualcosa
di materiale, ma è una specie di gigantesco archivio contenente:<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le impressioni mentali di qualcosa che si è
sperimentato nel passato (in pāli <i>atita rūpa)</i>;<o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le impressioni mentali di qualcosa che ci si
aspetta di sperimentare in futuro (in pāli <i>anāgata rūpa);</i><o:p></o:p></span></p>
<p align="left" class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 18pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: left; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Palatino Linotype"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Palatino Linotype"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">3.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le impressioni mentali di qualcosa che si sta
sperimentando (in pāli <i>paccuppanna rūpa</i>)<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm; text-indent: 14.25pt;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gli <i>atita rūpa </i>sono
impressioni relative ad oggetti percepiti nel passato di questa vita o, per chi
crede alla reincarnazione, nelle vite precedenti; per cui non sono <i>rūpa </i>fisici,
«<i>sono solo ricordi di rūpa esistiti nel passato</i>»<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a>; per fare un esempio i miei
nonni morti quando ero un bambino sono ancora presenti nella mia mente, ma di
fatto, fino a prova contraria, non esistono più.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm; text-indent: 14.25pt;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se gli <i>atita rūpa </i>sono
impressioni di oggetti di percezione che “sono esistiti”<i>,</i> gli<i> anāgata
rūpa </i>sono impressioni mentali<i> «che non comportano neppure un vero rūpa»</i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><i>; </i>per fare un esempio
io posso immaginare la forma, le dimensioni e il colore di un’auto che vorrei
acquistare in futuro, ma che non esiste e potrebbe non esistere mai.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0cm 0cm; text-indent: 14.25pt;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I<i> paccuppanna rūpa,</i> infine,
sono effettivamente i <i>rūpa </i>percepiti nel momento presente, ma «<i>vanno
a rientrare nella categoria degli atita rūpa in una frazione di secondo</i>»<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a>, giacché l’impressione
mentale è sempre successiva alla percezione.<o:p></o:p></span></p>
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" lang="" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">Alcuni
propongono di tradurre <i>upādāna con “tendenza a stare vicino”, </i>e questo potrebbe
portarci a intendere “l’attaccamento” in maniera diversa dalla maggior parte
delle interpretazioni. Vedi: https://puredhamma.net/key-dhamma-concepts/five-aggregates-pancakkhandha/panca-upadanakkhandha-introduction/</span><span lang=""><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" lang="" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">Vedi:</span><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">https://puredhamma.net/key-dhamma-concepts/five-aggregates-pancakkhandha/difference-between-physical-rupa-and-rupakkhandha/</span><span lang=""><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" lang="" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">Vedi:</span><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">https://puredhamma.net/key-dhamma-concepts/five-aggregates-pancakkhandha/difference-between-physical-rupa-and-rupakkhandha/</span><span lang=""><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" lang="" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">Vedi:</span><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">https://puredhamma.net/key-dhamma-concepts/five-aggregates-pancakkhandha/difference-between-physical-rupa-and-rupakkhandha/</span><span lang=""><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/Gli%20insegnamenti%20di%20buddha.docx#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span lang=""><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" lang="" style="font-size: 10pt; mso-ansi-language: #007F; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">Vedi:</span><span lang=""> </span><span lang="" style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 9pt;">https://puredhamma.net/key-dhamma-concepts/five-aggregates-pancakkhandha/difference-between-physical-rupa-and-rupakkhandha/</span><span lang=""><o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-78509255882049442702023-06-26T02:22:00.004-07:002023-06-26T02:22:36.226-07:00Yoga e Sufismo - Il Bahr al-hayat, di Muhammad Ghawth Gwaliyari<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8eICC7j0NnZM1IlWN4onNo_zcEEr93mOg1X3o3R-xeD7pTmDyQH501a9zUp_VYqEXrTLHhwarPK8ZkyYqsPyy-9lDVP_so67BOvawL5npJvHZnZbBCDyUu0VG4xrSUphtang45ut_N26S34ngBYWyZdnVE9QeR0vZRqWRNnvZ31nuL-qyhX1V9jmV7Cc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="563" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8eICC7j0NnZM1IlWN4onNo_zcEEr93mOg1X3o3R-xeD7pTmDyQH501a9zUp_VYqEXrTLHhwarPK8ZkyYqsPyy-9lDVP_so67BOvawL5npJvHZnZbBCDyUu0VG4xrSUphtang45ut_N26S34ngBYWyZdnVE9QeR0vZRqWRNnvZ31nuL-qyhX1V9jmV7Cc=w317-h640" width="317" /></a></div><br /><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #323232;">Il più antico manuale illustrato di yoga è il </span><i style="background-color: white; color: #202122;">Bahr al-Hayāt</i><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> - "l'Oceano di nettare" - un'opera composta nel XVI secolo dal maestro Sufi </span></span><span style="background-color: white; color: #202122;"><span style="vertical-align: inherit;"><i>Muhammad Ghawth</i>.</span></span><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> </span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i style="background-color: white; color: #202122;">Bahr al-Hayāt</i><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> sarebbe la traduzione in persiano dello </span></span><i style="background-color: white; color: #202122;"><span style="vertical-align: inherit;">Hawd ma' al-hayat</span></i><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> - "la Pozza dell'Acqua della Vita" - a sua volta traduzione arabo - datata probabilmente tra il XII e il XIII secolo - di un perduto testo Nath dal titolo </span></span><span style="background-color: white; color: #323232;"><i>Amṛtakuṇḍa</i>, "il vaso di </span><span style="background-color: white; color: #323232;"><i>Amṛta</i>".</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; font-size: 16px; text-align: left;">Bahr al-</span><i style="background-color: white;">Hayāt - vedi: </i><span style="text-align: left;"><i><a href="https://viewer.cbl.ie/viewer/image/In_16/8/LOG_0000/ " target="_blank">https://viewer.cbl.ie/viewer/image/In_16/8/LOG_0000/ </a>- </i></span><span style="background-color: white; font-size: 16px; text-align: left;">è uno dei testi relativi allo yoga commissionati per il principe Selim (il futuro imperatore Mughal, Jahangir) e riveste una grande importanza non solo per ciò che riguarda l'interesse della cultura islamica per lo Yoga, ma soprattutto perchè grazie alle illustrazioni e all'accurata descrizione delle "tecniche operative, ci dà un'idea di quale fosse la pratica fisica degli yogi antichi (</span></span><i style="color: #323232;">Amṛtakuṇḍa </i><span style="color: #323232;">dovrebbe essere stato composto prima del 1200).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #323232;">Ecco un esempio della pratica yoga originaria secondo il maestro Sufi </span><span style="background-color: white; color: #202122;"><i>Muhammad Ghawth </i>(</span><span style="background-color: white; color: #202122;">traduzione tratta da</span><i style="background-color: white; color: #202122;"> </i><span style="text-align: left;"><span style="color: #202122;"><i><a href="https://asia-archive.si.edu/essays/ocean-of-life/">https://asia-archive.si.edu/essays/ocean-of-life/</a> ), </i><span style="font-family: inherit;">una pratica che consiste, a quanto pare, in una serie di visualizzationi - assai simili a quelle che si praticano nel Qi Gong - effettuate in posizioni di non facilissima esecuzione come </span></span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #4d5156; text-align: left;">Kukkuṭāsana, </span><span style="background-color: white; color: #5f6368; text-align: left;">Kapālāsana o </span><span style="background-color: white; color: #4d5156; text-align: left;">Gorakṣāsana:</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="color: #202122;"><i><br /></i></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="font-family: Open Sans, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px;"> </span><span style="font-family: inherit;"><i>[n. </i></span></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">12]. </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Quando si desidera eseguire la pratica </span></i></span></span><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">bhuvangam</span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"> - dove </span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">bhuvangam</span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"> è l'espressione per il serpente (</span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">mār</span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">) - proprio come il serpente inspira, il praticante deve agire secondo questo sentiero e comprenderlo. </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Si siede su entrambe le ginocchia, tenendo la bocca chiusa; </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">inala per le narici, portando il respiro sotto l'ombelico, </span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">poi dall'ombelico lo porta con la forza alla base del cervello. </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Da lì, gradualmente si rilascia, e lo riporta sotto l'ombelico. </span></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Ancora una volta si tira su con la forza, e si ripete così, finché si può. </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Si trattiene il respiro [...] non lasciandolo uscire attraverso le narici e la bocca. </span><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">Quando non si riesce più [a trattenerlo], si fa uscire il respiro per la via delle narici con voce forte, </span></span><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;">di nuovo dall'alto, e [...] si ricomincia la pratica.</span></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #444444; text-align: left; vertical-align: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjX0Drnvy3obOJSQ2Z0RzsZStaduwIfrj_tUXnydtmic5pjJyRXRrd3cGqKcUQDoVlq2JIE0GRpJrH0Z27NCBw8UbuwbhOpjaxI8EDE34vEVug5Z0qxfX1qfDe4K1Ws7wn5RBG28e-P01mkO3QKkqXJ6D1Zg82k46oXsHxcTBw8_dIqht-PfhC-HqrDAc/s554/1%20(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjX0Drnvy3obOJSQ2Z0RzsZStaduwIfrj_tUXnydtmic5pjJyRXRrd3cGqKcUQDoVlq2JIE0GRpJrH0Z27NCBw8UbuwbhOpjaxI8EDE34vEVug5Z0qxfX1qfDe4K1Ws7wn5RBG28e-P01mkO3QKkqXJ6D1Zg82k46oXsHxcTBw8_dIqht-PfhC-HqrDAc/w324-h640/1%20(2).jpg" width="324" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6eDke5wXHkpy0IxT1bs3nAC5CsCYNDJ0yZypy7GZJtpTgeXOOPOj2C7RTsYoFr89efUKGtZsMzDyYAPy6zwFQaxAxnpuiusR0KO0Wc6RMN7mQMBYqBZcJLQ0gIl7Gmllj7w0BOmJ_JXmy4WrTgdLFAGlA2RXsg--sGHTfFrCsOw9MJYrYy1vn8-uB17g/s563/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6eDke5wXHkpy0IxT1bs3nAC5CsCYNDJ0yZypy7GZJtpTgeXOOPOj2C7RTsYoFr89efUKGtZsMzDyYAPy6zwFQaxAxnpuiusR0KO0Wc6RMN7mQMBYqBZcJLQ0gIl7Gmllj7w0BOmJ_JXmy4WrTgdLFAGlA2RXsg--sGHTfFrCsOw9MJYrYy1vn8-uB17g/w318-h640/1.jpg" width="318" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2a0y7uz3gKTJLIGVpjhAgmHgXd8X98ta118kVrSbAnuoRpXnkzPsqgXEM1V5phsDyZ3Z2B-O6yVDLY7LxUeMuDe-NXGrRdwwvYqjG3ji--dKFXc3ZAtwl79cjzAxsxWlm68RwJRS_2BaMk7OReL47bGhVPAT1YO3a5Rm-FWWtRYp-YPy_xsSA7T0nY1A/s449/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="449" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2a0y7uz3gKTJLIGVpjhAgmHgXd8X98ta118kVrSbAnuoRpXnkzPsqgXEM1V5phsDyZ3Z2B-O6yVDLY7LxUeMuDe-NXGrRdwwvYqjG3ji--dKFXc3ZAtwl79cjzAxsxWlm68RwJRS_2BaMk7OReL47bGhVPAT1YO3a5Rm-FWWtRYp-YPy_xsSA7T0nY1A/w400-h640/2.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAsBaaTuMlkal27Ndyc0maqvkjt11b4rbehYxR0OUdhzkKD5goAXF6d0a-9oKss64PeZnwYEei5HOWGiIJ2yaalqT1csG3O9BiHDNngit2VEihzpVkghgGDXJoLAS9PK5Mf_4URAmYpmDlwSHZA8n_2-JZqVemDHnFh3FpiQdakF9-Jwh7Opf-r9L65A4/s544/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAsBaaTuMlkal27Ndyc0maqvkjt11b4rbehYxR0OUdhzkKD5goAXF6d0a-9oKss64PeZnwYEei5HOWGiIJ2yaalqT1csG3O9BiHDNngit2VEihzpVkghgGDXJoLAS9PK5Mf_4URAmYpmDlwSHZA8n_2-JZqVemDHnFh3FpiQdakF9-Jwh7Opf-r9L65A4/w330-h640/3.jpg" width="330" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxp5I6ffFEPfmViqb42kozYTFVLQtjAwuZhFaBnSU86RVqbWslvIFvGiWaQgr1wksT2RFgvr2MXPCPvOFeQR3Meenxp7ilJAEvLKJK3bJlK5Z4MZi-TcetPMXcO4KtWrWbP25orwKERl7vfQJ-fNeUi5JM_DhJetGB3rDVUC8TcXL-8W_kMEAaddhOLF0/s556/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxp5I6ffFEPfmViqb42kozYTFVLQtjAwuZhFaBnSU86RVqbWslvIFvGiWaQgr1wksT2RFgvr2MXPCPvOFeQR3Meenxp7ilJAEvLKJK3bJlK5Z4MZi-TcetPMXcO4KtWrWbP25orwKERl7vfQJ-fNeUi5JM_DhJetGB3rDVUC8TcXL-8W_kMEAaddhOLF0/w322-h640/4.jpg" width="322" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihjGRZcQWDtcFoYE43Ralau__pWJj4Hp7DNbvGG37am13hA2JUokq3ZZhYR2dUGBZzy1T3fmqXSrqOEq0HbdHvF6JzS4aCvvxLM2AE1WaVru750BthMsEbJZMMtW110Bbd-jax4uMMXbR2puwBxvNz2pya-zrWucnrdtJ3I0YGCpI42MEnNL1Lm8Dul1A/s526/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihjGRZcQWDtcFoYE43Ralau__pWJj4Hp7DNbvGG37am13hA2JUokq3ZZhYR2dUGBZzy1T3fmqXSrqOEq0HbdHvF6JzS4aCvvxLM2AE1WaVru750BthMsEbJZMMtW110Bbd-jax4uMMXbR2puwBxvNz2pya-zrWucnrdtJ3I0YGCpI42MEnNL1Lm8Dul1A/w340-h640/5.jpg" width="340" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxd6kbMaxnhyCYWKbuXiJeFYEHZkpZIZ0IQGizp9FnxCs_AZpO5wbIHLJqIG5gnJdbwAEuBpNQdO8yosOtUYI163XlufhROBvxSA6AVXdqGjn3vWuudb90CBWLwuX4pLhergNAMccVoNrE7wNQy-soADv1xJ0EjmTQL_f4dtpvOmHJBX1-Enk3Wsxclmo/s534/6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxd6kbMaxnhyCYWKbuXiJeFYEHZkpZIZ0IQGizp9FnxCs_AZpO5wbIHLJqIG5gnJdbwAEuBpNQdO8yosOtUYI163XlufhROBvxSA6AVXdqGjn3vWuudb90CBWLwuX4pLhergNAMccVoNrE7wNQy-soADv1xJ0EjmTQL_f4dtpvOmHJBX1-Enk3Wsxclmo/w336-h640/6.jpg" width="336" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmcfH4vgkAlli4C7vfmVOHXyViiN-Tc2l0qwBuOu1kixylK1Upl5okmpbX4ChXwtqvmhKhhbHrjh3wVYqr61aS8c58S8T_ULvQ8sGzKfcRRo8SRQyea2gJe1uxP7Iaq5bMZ-hy_HNQ3-u5lYYrwmpN04cSQrDJXM-X9LZ1nOEjlpqUK4v6BhDrFAQK5JE/s531/7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="531" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmcfH4vgkAlli4C7vfmVOHXyViiN-Tc2l0qwBuOu1kixylK1Upl5okmpbX4ChXwtqvmhKhhbHrjh3wVYqr61aS8c58S8T_ULvQ8sGzKfcRRo8SRQyea2gJe1uxP7Iaq5bMZ-hy_HNQ3-u5lYYrwmpN04cSQrDJXM-X9LZ1nOEjlpqUK4v6BhDrFAQK5JE/w338-h640/7.jpg" width="338" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb2VWaKFONMSPTeaS1xS3U_v8uYKBb88m9TZAq_97LgmcaPGc-obZVJwlocc3vNh4k1mArHF-QX09Db1zmPX2NwQb3IDnoMHj7ilXyK1rZyBtOQhOZ8c4Cgo6pI6DQM5gU6HbzbFhaIrwDjeVqAiwviVgCRwFmRtaQAGfZYiBsvtKlDuvxTMUf7HmazwE/s563/8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb2VWaKFONMSPTeaS1xS3U_v8uYKBb88m9TZAq_97LgmcaPGc-obZVJwlocc3vNh4k1mArHF-QX09Db1zmPX2NwQb3IDnoMHj7ilXyK1rZyBtOQhOZ8c4Cgo6pI6DQM5gU6HbzbFhaIrwDjeVqAiwviVgCRwFmRtaQAGfZYiBsvtKlDuvxTMUf7HmazwE/w318-h640/8.jpg" width="318" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_px6ez-LWDKlWNntCZLupAoOMDAzHZjJJgw2UiLAh4BtjRJozbslrmJiCADC9JsN6-SwJAFTgtGnO6hgRDIxWFkowwkIqM0lC5TuMsh55jTNknPYkjQFO121MXripRaL6JVyFD6lQartuq-K6TeM4Q3PGOu5OClmRigYjrbHO35bineHBox9QIEBqgsA/s554/9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_px6ez-LWDKlWNntCZLupAoOMDAzHZjJJgw2UiLAh4BtjRJozbslrmJiCADC9JsN6-SwJAFTgtGnO6hgRDIxWFkowwkIqM0lC5TuMsh55jTNknPYkjQFO121MXripRaL6JVyFD6lQartuq-K6TeM4Q3PGOu5OClmRigYjrbHO35bineHBox9QIEBqgsA/w324-h640/9.jpg" width="324" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLIMr1KpTqPt9iPZVDx6xMYOL_7Cwgo0751o8qDKfEsAMB6A2uitRSwBcevauAs39N--lPVAxNnIB4bHc-3BOfgiuxw91XCFeSmywzNtPFCUo8fuidVpDOLWVKOhfVFyWvuOSJ6DV7gzTDFSmf8H09IFrHoITI5jOasXQUEDOPP157KE6z1yDFyzDGU0/s570/10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLIMr1KpTqPt9iPZVDx6xMYOL_7Cwgo0751o8qDKfEsAMB6A2uitRSwBcevauAs39N--lPVAxNnIB4bHc-3BOfgiuxw91XCFeSmywzNtPFCUo8fuidVpDOLWVKOhfVFyWvuOSJ6DV7gzTDFSmf8H09IFrHoITI5jOasXQUEDOPP157KE6z1yDFyzDGU0/w314-h640/10.jpg" width="314" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSbM67pYctJzaKYGBfSUkXBZ-qCIpENo5BI1o4b9Qh4116l8k2mokCFIcqwjRzN4gAknHKOeGPcJ7pGUc4wsidHVcFdkt_FN_I3dDEC5IMXsc7IEkJYeSKvTeoCxJlE__KruX3gjpTRCHXScf4mDH8c3-F2mNDKW3yHTeLDqajh5AKJW3KZJ-CvuQIB0Q/s556/11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSbM67pYctJzaKYGBfSUkXBZ-qCIpENo5BI1o4b9Qh4116l8k2mokCFIcqwjRzN4gAknHKOeGPcJ7pGUc4wsidHVcFdkt_FN_I3dDEC5IMXsc7IEkJYeSKvTeoCxJlE__KruX3gjpTRCHXScf4mDH8c3-F2mNDKW3yHTeLDqajh5AKJW3KZJ-CvuQIB0Q/w322-h640/11.jpg" width="322" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyCuaS7QWl6t51wmqdE6hTbSZ2WQsZcn3uZKZo65h6Gvp4QhKGvlzAVSrfPypMtCPn3AKNMpBuDzS0lEm1XyeywI_vHSlrbtM6T4_IcA0RLMH3GUpp-2i2idwmS4gj_yb_cr4MJnOgiL7flftdMx0r98alcGaD8pE-Sb-z28OrI6s93RvLbH-YZML57VY/s552/12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="552" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyCuaS7QWl6t51wmqdE6hTbSZ2WQsZcn3uZKZo65h6Gvp4QhKGvlzAVSrfPypMtCPn3AKNMpBuDzS0lEm1XyeywI_vHSlrbtM6T4_IcA0RLMH3GUpp-2i2idwmS4gj_yb_cr4MJnOgiL7flftdMx0r98alcGaD8pE-Sb-z28OrI6s93RvLbH-YZML57VY/w324-h640/12.jpg" width="324" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3d1Yvj7cA8t_lbvoIbKKLZ449KVl3ecva2iaTZmQug3KaDyqtUmhz1mc-_ZL8_Jjh4BLaGlRvx1Zr1EqOQ5xEN6EFmBPEE1rdGmO2nO6DU9-dg8eVk5I37n7YSh-Z4bbPCdGFJ8iYkEDI7YVBGi1V0R3OZWWV0y1DuBbF1RhZ--_jLjdiSgbVsbWGQEg/s526/13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3d1Yvj7cA8t_lbvoIbKKLZ449KVl3ecva2iaTZmQug3KaDyqtUmhz1mc-_ZL8_Jjh4BLaGlRvx1Zr1EqOQ5xEN6EFmBPEE1rdGmO2nO6DU9-dg8eVk5I37n7YSh-Z4bbPCdGFJ8iYkEDI7YVBGi1V0R3OZWWV0y1DuBbF1RhZ--_jLjdiSgbVsbWGQEg/w340-h640/13.jpg" width="340" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghgxNXQXpqIHLXY4wLqcs6zSgzf0iy15T4yb5KD2JhLBqo-WovShYkLlpUgEfK8mUFsPUAqcrpHX5N7qRgmtSF7OtkfYTLB__KLuQOA_mpwiwhodwxfaQ7Fzou94tylTNgO_1ggHMQ-7abEv9IfobMKa89J5rzROP55r48batj1I14onm-0Wp_km_CQcQ/s524/14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="524" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghgxNXQXpqIHLXY4wLqcs6zSgzf0iy15T4yb5KD2JhLBqo-WovShYkLlpUgEfK8mUFsPUAqcrpHX5N7qRgmtSF7OtkfYTLB__KLuQOA_mpwiwhodwxfaQ7Fzou94tylTNgO_1ggHMQ-7abEv9IfobMKa89J5rzROP55r48batj1I14onm-0Wp_km_CQcQ/w342-h640/14.jpg" width="342" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0bfxbo2v2YmKPUjAeFD8jkuKvpQc5QEyz6SIbwYO_At5ihpSxy6dBQJANONQmE_KaVg_WH4NNJIskZwhz4wyarZSF4rFKZEaKfcvhtt7644OsN9Yw-1fvEwcNQZkdvNgK2Db81PfGdS1JMofv1-9nJOP7n9CWEDSntsWGHBtd1gSjVjFIEvkI1Pm3dRg/s549/15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="549" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0bfxbo2v2YmKPUjAeFD8jkuKvpQc5QEyz6SIbwYO_At5ihpSxy6dBQJANONQmE_KaVg_WH4NNJIskZwhz4wyarZSF4rFKZEaKfcvhtt7644OsN9Yw-1fvEwcNQZkdvNgK2Db81PfGdS1JMofv1-9nJOP7n9CWEDSntsWGHBtd1gSjVjFIEvkI1Pm3dRg/w326-h640/15.jpg" width="326" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMgH4QSWsk1bvQFpT6YWWQyUZCkN-v-4IZZbqqV-W_lHphqggKNJf4THk38CNIyblFf1Nt3XxcnLnEVjry7gjEiYzuiEzw6BsLR8DNPa53Y2Ge_yFr2MN8lrD88z4wv4Hp-Sbj8VJrzez1iEG18SVCeFic_xzpdXl7GKbZleS5IORNraKzO51IMMydGI/s559/16.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="559" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMgH4QSWsk1bvQFpT6YWWQyUZCkN-v-4IZZbqqV-W_lHphqggKNJf4THk38CNIyblFf1Nt3XxcnLnEVjry7gjEiYzuiEzw6BsLR8DNPa53Y2Ge_yFr2MN8lrD88z4wv4Hp-Sbj8VJrzez1iEG18SVCeFic_xzpdXl7GKbZleS5IORNraKzO51IMMydGI/w320-h640/16.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtSvM1wHSbnRDh9jrGd3uWwSqRjYNkZqdXZenz8I0cItiAb7IEwy0QSFaFSJ1IBnlXjbB9DRaJ1lTEHd1OkeZjmfXb3Bgt_a_WA2tqHF75LX0kqKN1C5asprXiW2qeOK2EWkZ_JwzuAc9CdEaqFokDpL1VTn0l3AcRn1zAfK8tNqra_46PS8CSvhsZWrs/s544/17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtSvM1wHSbnRDh9jrGd3uWwSqRjYNkZqdXZenz8I0cItiAb7IEwy0QSFaFSJ1IBnlXjbB9DRaJ1lTEHd1OkeZjmfXb3Bgt_a_WA2tqHF75LX0kqKN1C5asprXiW2qeOK2EWkZ_JwzuAc9CdEaqFokDpL1VTn0l3AcRn1zAfK8tNqra_46PS8CSvhsZWrs/w330-h640/17.jpg" width="330" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrQiiJ4fXjQqOgdAW_Mb8WQHpPXvfvoU6F54SVcWHskzyFnEpCtT2H5RSjl9H7ufSjaAEPpxtYSKEWyv9V754fqfPV8YHa-PNYsA6p6avZo-U1CH635QTa4J64plRkSnxrCmhJimu4cYkj17DX-aatDIfUY30-KSDBV4aRcz2cwuSt53d-CjZ2AsseGHA/s543/18.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="543" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrQiiJ4fXjQqOgdAW_Mb8WQHpPXvfvoU6F54SVcWHskzyFnEpCtT2H5RSjl9H7ufSjaAEPpxtYSKEWyv9V754fqfPV8YHa-PNYsA6p6avZo-U1CH635QTa4J64plRkSnxrCmhJimu4cYkj17DX-aatDIfUY30-KSDBV4aRcz2cwuSt53d-CjZ2AsseGHA/w330-h640/18.jpg" width="330" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH8oCKECgczC2dQTQ1N8DU_km_ZyNpv461wwK48F63qTFEkHruwQc4zbQYo7biCyorvp62P087GL7G6wEHnvGq20z26dlKjvDIdUXloSrzgxGJuIsxnept0WE6OOMgcq1MfudyXwCvlKicSLxfdespvhOsvbB8EOOQYu7x26Wchvxoepa95hZ7wMU--RU/s547/19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="547" data-original-width="280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH8oCKECgczC2dQTQ1N8DU_km_ZyNpv461wwK48F63qTFEkHruwQc4zbQYo7biCyorvp62P087GL7G6wEHnvGq20z26dlKjvDIdUXloSrzgxGJuIsxnept0WE6OOMgcq1MfudyXwCvlKicSLxfdespvhOsvbB8EOOQYu7x26Wchvxoepa95hZ7wMU--RU/w328-h640/19.jpg" width="328" /></a></div><br /><span style="box-sizing: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202122; vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"><br /></span></span></span></div><p><br /></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-30437335889475013082023-06-12T12:23:00.003-07:002023-06-12T12:32:52.177-07:00La PNL, La Crescita Personale e la Barba di Noè.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_jEc-4DR_Tq4sQ4aJwUAbMwyZUHR1m9Z_PGuiLlAbJRXQ_tYHVN0am4HPwYaBIe-zKUZ2AcrWCXn4ZV7LSbx8afQNBNQpbHKIn7hCPnEp12FKjVMFwh_tK_vrTFMpC9SKLomfVfnrDLLwEY_Dxzcuj6g4E7a7cjKJLAp5PNGmjmh1UWZvwbFYV5uD/s245/noe%20ubriaco.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="206" data-original-width="245" height="538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_jEc-4DR_Tq4sQ4aJwUAbMwyZUHR1m9Z_PGuiLlAbJRXQ_tYHVN0am4HPwYaBIe-zKUZ2AcrWCXn4ZV7LSbx8afQNBNQpbHKIn7hCPnEp12FKjVMFwh_tK_vrTFMpC9SKLomfVfnrDLLwEY_Dxzcuj6g4E7a7cjKJLAp5PNGmjmh1UWZvwbFYV5uD/w640-h538/noe%20ubriaco.jpeg" width="640" /></a><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">" - <i>Che Barba!</i> - <i>dissero i figli di Noè indicando il pube del patriarca, riverso a terra, ubriaco".</i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questa battuta, di dubbio gusto, faceva parte di un vecchio spettacolo di Paolo Poli dedicato ai giochi di parole, alle banalità e ai luoghi comuni.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ecco un'altra perla dello spettacolo: " - <i>Come me la sono vista brutta! - disse Madame Pompadour camminando nella sala degli specchi.</i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Paolo Poli, in quello spettacolo di, credo quaranta anni fa, ripeteva banalità, luoghi comuni e giochi di parole con il fine di divertire il pubblico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Oggi invece i luoghi comuni si ripetono per vendere metodi di "<i>crescita personale</i>", "<i>auto-realizzazione</i>" e "<i>ricerca del Sé</i>".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quello dei metodi di "crescita personale" è un commercio assai redditizio, giacché il mercato è praticamente illimitato - chi non vorrebbe essere "migliore"? - e la materia prima - i luoghi comuni - è disponibile a costo zero.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I venditori di metodi di <i>crescita personale ecc. </i>si dividono in due categoria:</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">da una parte ci sono coloro che, forti di una laurea triennale in psicologia o di un master in ipnosi, si presentano come ideatori, coach o master trainer di un qualche "metodo scientifico" per trasformare "l'ansia in serenità" , per "vivere nel presente" o - spudoratamente - per avere successo nella vita.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dall'altra ci sono i santoni, gli illuminati autoproclamati e autodotati di nomi evocativi tratti dalla tradizione orientale o dall'esoterismo occidentale, che si presentano come "<i>emissari di una qualche realtà superiore</i>".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questi ultimi, anche quando non si avvolgono in lenzuola di vari colori - bianche, gialle o amaranto di solito - sono facilmente riconoscibili per l'uso delle medesime perifrasi ad effetto; appena mostrerai un minimo interesse per il loro o per la loro organizzazione, guardandoti fisso negli occhi o con lo sguardo perso nel vuoto, ti diranno </span><span style="font-family: inherit;">"IO PER TE SONO UN'OCCASIONE" ; </span><span style="font-family: inherit;">oppure: "OGGI SI E' APERTA UNA PORTA, PER UN ISTANTE SOLO PER UN ISTANTE, AVRAI LA POSSIBILITA' DI ACCEDERE ALLA CONOSCENZA", o ancora, " FAI ATTENZIONE A NON PERDERE IL TRENO: PASSA UNA SOLA VOLTA NELLA VITA".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Di questa seconda categoria di venditori bisogna dire che a volte sono in buona fede e che, in fondo, dicono la verità: non è forse vero che ogni incontro è una possibilità unica e che ogni persona, potenzialmente, racchiude in sé un tesoro? </span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono loro - gli illuminati autoproclamati in buona fede - ad essere più pericolosi, perché al contrario degli altri venditori - consapevoli di mentire o comunque di dare di tanto in tanto delle aggiustatine alla verità - rischieranno di spingersi oltre il limite della ragionevolezza, finendo per credere di essere emissari di una divinità e di avere, - ahimè - la missione di risvegliare le coscienze altrui per il "bene di tuttà l'umanità".</div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Comunque sia, a ben guardare, sia i venditori travestiti da scienziati sia quelli travestiti da guru, utilizzano la PNL o Programmazione Neuro Linguistica, mescolandola con tecniche meditative orientali, vere o presunte scoperte delle neuroscienze e un campionario di luoghi comuni che farebbe impallidire il Paolo Poli autore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Vediamo cosa è la PNL secondo Wikipedia: </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">"PNL è una tecnica che postula la possibilità di influire sugli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Comportamento">schemi comportamentali</a> di una persona tramite la manipolazione di processi <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Neurologia">neurologici</a> attuata tramite l'uso del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio">linguaggio</a>".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">"....<b>Manipolazione di processi neurologici.</b>.."</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La Programmazione Neuro Linguistica, PNL, nata negli anni settanta dalle idee di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Bandler">RICHARD BANDLER</a> studente di matematica, </span><span style="font-family: inherit;">e</span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/John_Grinder" style="font-family: inherit;"> JOHN GRINDER</a><span style="font-family: inherit;"> ex Berretto verde, Filosofo e linguista.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidXXEjYRp0YwI0FSibgJhlHjuuWssNpuDdnrIlmrm-X4zqk3CJ3ntRQ41rUMED03EbrZ6o3Ac8KrG0Ia3uVE_EfipwfhH0uhQ89OP3pP203jahdNPHnPRARwaE223KN520EbUm2ZqhBapINWfiDVcu3CPIBLnGNGbxN01QHIi5HI1nlE4kN6wa4bka/s251/download.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="181" data-original-width="251" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidXXEjYRp0YwI0FSibgJhlHjuuWssNpuDdnrIlmrm-X4zqk3CJ3ntRQ41rUMED03EbrZ6o3Ac8KrG0Ia3uVE_EfipwfhH0uhQ89OP3pP203jahdNPHnPRARwaE223KN520EbUm2ZqhBapINWfiDVcu3CPIBLnGNGbxN01QHIi5HI1nlE4kN6wa4bka/w413-h298/download.jpeg" width="413" /></a></div><br />Nessuno dei due era un psicologo; nessuno dei due era un terapeuta, ma questo non deve sorprendere: esistono centinaia di studi scientifici che definiscono la PNL come "una disciplina ispirata a teorie pseudoscientifiche e potenzialmente dannosa" (<span style="font-family: inherit;">vedi ad esempio: <span style="background-color: white; color: #202122;">Scott O. Lilienfeld, Lohr, Jeffrey M.; Morier, Dean, </span><a class="external text" href="https://oadoi.org/10.1207/S15328023TOP2803_03" rel="nofollow" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-origin: initial; background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat; background-size: 0.857em; background: url("/w/skins/Vector/resources/common/images/link-external-small-ltr-progressive.svg?30a3a") right center / 0.857em no-repeat rgb(255, 255, 255); color: #3366bb; overflow-wrap: break-word; padding-right: 1em; text-decoration-line: none;"><span style="font-style: italic;">The Teaching of Courses in the Science and Pseudoscience of Psychology: Useful Resources</span></a><span style="background-color: white; color: #202122;">, in </span><span style="background-color: white; color: #202122; font-style: italic;">Teaching of Psychology</span><span style="background-color: white; color: #202122;">, vol. 28, n. 3, 1º luglio 2001, pp. 182–191, </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Digital_object_identifier" style="background: none rgb(255, 255, 255); color: #0645ad; overflow-wrap: break-word; text-decoration-line: none;" title="Digital object identifier">DOI</a><span style="background-color: white; color: #202122;">:</span><a class="external text" href="https://dx.doi.org/10.1207%2FS15328023TOP2803_03" rel="nofollow" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-origin: initial; background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat; background-size: 0.857em; background: url("/w/skins/Vector/resources/common/images/link-external-small-ltr-progressive.svg?30a3a") right center / 0.857em no-repeat rgb(255, 255, 255); color: #3366bb; overflow-wrap: break-word; padding-right: 1em; text-decoration-line: none;">10.1207/S15328023TOP2803_03</a>)<span style="background-color: white; color: #202122;">.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202122;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202122;">Di fatto la PNL è considerata negli ambienti accademici un metodo potenzialmente dannoso privo di validità scientifica, ma al giorno d'oggi è stata sdoganata nell'ambito delle discipline cosiddette olistiche, e - sia quando viene citata nelle biografie degli autori e dei <i>santoni, </i>sia quando è spacciata come una antica tecnica sciamanica o meditativa - ha assunto, grazie ai social, una valenza estremamente positiva.</span></span></div><div style="text-align: justify;">Negli anni dalla PNL sono nate altre discipline pseudoscientifiche:</div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Bandler, ad esempio, ha anche inventato il <i>Design Human Engineering</i> e il <i>Neuro Hypnotic Repatterning</i>.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Un altro metodo oggi molto popolare è il </span><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; font-size: 16px;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i>Forgiveness Methods, </i>noto in italia come<i> "Autoguarigione attraverso il perdono", "I sette passi del perdono" </i>ecc.<i>, </i>ma basta fare un giro sul web digitando nella casella di ricerca "<i>crescita personale"</i> per trovare la pubblicità di mille e mille nuovi/antichi percorsi di autoconoscenza dai nomi spesso fantasiosi ma dai contenuti identici; c</span></span></span><span style="font-family: inherit;">ontenuti che consistono in </span><b style="font-family: inherit;">tecniche di condizionamento e di persuasione tesi a VENDERE un prodotto attraverso la veicolazione di un messaggio in una condizione di abbassamento del livello di coscienza critica.</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Che il prodotto sia una marca di acqua minerale o se stessi non fa nessuna differenza</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nonostante la PNL non sia riconosciuta come terapia e che a<span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">lle varie certificazioni (</span><i style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">practitioner</i><span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">, </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">master practitioner</i><span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">, </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">trainer</i><span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">, </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">counselor</i><span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;"> ecc.) offerte dai corsi di PNL attualmente non venga riconosciuto alcun valore legale,</span></span><span face="sans-serif" style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;"> </span><span style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;"><span style="font-family: inherit;">personalmente n</span></span><span style="font-family: inherit;">on nego la possibilità che in determinati casi i risultati dell'approccio della PNL possano essere positivi, ma nutro nei confronti della PNL, dei suoi creatori e degli attuali specialisti, forti pregiudizi.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La PNL è nata negli anni settanta, quando ero un capellone eskimato che gridava "<i>Fantasia al Potere</i>" e "<i>Una risata vi seppellirà</i>". Grindler era uno dei Berretti Verdi, quelli che noi"del movimento" consideravamo come un nemico assoluto, Bandler studiava matematica.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Tutti e due erano estimatori dell'ipnosi che per noi, all'epoca, significava CONDIZIONAMENTO e ATTENTATO ALLA LIBERTA'.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Togliermi dalla testa e dai visceri le credenze di quegli anni è assai difficile, q</span><span style="font-family: inherit;">uindi so di non essere obbiettivo quando parlo di PNL; e </span><span style="font-family: inherit;">diffido, diffido molto di coloro che più o meno dichiaratamente ne usano la metodologia; la PNL </span><span style="font-family: inherit;"> si basa sempre e comunque sul far insorgere nel fruitore uno stato di necessità, ovvero una dipendenza. I</span><span style="font-family: inherit;">n altre parole la PNL si basa sempre su una manipolazione destinata a creare ciò che nel mercato è chiamata "FIDELIZZAZIONE".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Riprendiamo le frasi che avevo riportato come esempi all'inizio: </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">- "IO PER TE SONO UN'OCCASIONE";</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">- "SI E' APERTA UNA PORTA, PER UN ISTANTE SOLO PER UN ISTANTE, AVRAI LA POSSIBILITA' DI ACCEDERE ALLA CONOSCENZA" </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">- " FAI ATTENZIONE A NON PERDERE IL TRENO, PASSA UNA SOLA VOLTA NELLA VITA".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se parole del genere vengono pronunciate da una persona carismatica, di bell'aspetto, sicura di sé che ha mostrato una certa conoscenza in un determinato settore, ci sono buone possibilità che nella psiche dell'ascoltatore, insorga una condizione di dipendenza e/o sudditanza</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La PNL si basa, a grandi linee, su due concetti:</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">1) cambiando il tono e la forma di certe frasi e parole si può far abbassare il livello di coscienza critica dell'ascoltatore e quindi, far passare un determinato messaggio.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">2) Mostrando all'ascoltatore alcuni suoi errori comportamentali veri o presunti e i danni che certi errori possono causare o hanno causato, lo si convince ad abbracciare una nuova tecnica, una nuova strategia di vita, un nuovo "PRODOTTO".</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ovviamente la PNL può essere usata per veicolare messaggi giusti e importanti, ma quando si lavora in un ambito dai contorni indefiniti come, in questo periodo, quello dello Yoga e delle tecniche psicofisiche orientali o orientaleggianti, distinguere tra oro e ottone, tra insegnanti veri e ciarlatani che vendono banalità, luoghi comuni e giochi di parole diventa assai difficile.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Io , da ex freackettone/ala creativa del movimento continuo a ciondolare la testa e continuo a pensare che la manipolazione, anche se fatta a fin di bene, è sempre deplorevole.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Sempre; </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">E soprattutto è noiosa, visto che lle tecniche di manipolazione sono sempre le stesse.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>" - Che Barba! - dissero i figli di Noè indicando il pube del patriarca, riverso a terra, ubriaco".</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-57783570240932747542023-06-08T08:51:00.006-07:002023-06-08T08:53:04.659-07:00Qi Gong: Respirare con le Mani<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMw8lz12s4eqsmoEveFA9MpsX9fXQnGDMPa1dHzt_1Y6aFMH1BdF3gJcluDnaMjbmr5rEz0YHzSMB4UWOY5cVuByucivSYLF6qw9PaDilR_5aag9AP5ViLh1GADQvzBBJ92LASFwQwDMiptX7tFuLITbd_43E4s5ij6rP9UP6gWqCvyiEuPVmqOrSk/s247/QiGong.1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="247" data-original-width="184" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMw8lz12s4eqsmoEveFA9MpsX9fXQnGDMPa1dHzt_1Y6aFMH1BdF3gJcluDnaMjbmr5rEz0YHzSMB4UWOY5cVuByucivSYLF6qw9PaDilR_5aag9AP5ViLh1GADQvzBBJ92LASFwQwDMiptX7tFuLITbd_43E4s5ij6rP9UP6gWqCvyiEuPVmqOrSk/w477-h640/QiGong.1.png" width="477" /></a></div><br /><p><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">In Cina ad ogni dito della mano sono collegati uno dei cinque Elementi (che </span></span><span style="background-color: white; text-align: justify;">differiscono da quelli della tradizione indiana, con Terra, Metallo, Acqua, Legno e Fuoco in luogo di Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra) uno dei cinque sensi, una stagione, una emozione ed una nota musicale:</span></p><p><span style="background-color: white; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;">- </span><i style="font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;">Al POLLICE vengono associati la Terra, l'Odore, l'Olfatto, i cambi di stagione, l'emozione dell'ANSIA, la nota musicale GONG (nel senso di palazzo) ovvero il nostro FA;</i></p><p style="text-indent: 0px;"><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- All’INDICE vengono associati il Metallo (che nella tradizione cinese sostituisce l'Aria), l'Autunno, l'emozione della TRISTEZZA, la nota musicale SHANG (che significa deliberazione) ovvero il SOL;</span></i></p><p style="text-indent: 0px;"><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- Al MEDIO: vengono associati il Fuoco, l'Estate, la GIOIA, la nota musicale ZHI (che significa prova) ovvero il DO;</span></i></p><p style="text-indent: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- <i>All’ANULARE vengono associati il Legno, Primavera, RABBIA, la nota musicale JUE (corno) che corrisponde al LA;</i></span></span></p><p style="text-indent: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Calibri Light"; mso-fareast-language: IT; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">- </span></span></span><!--[endif]--><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Al MIGNOLO: Acqua, Inverno, PAURA, la nota musicale YU (ali) che corrisponde al RE.</span></i></p><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Al di là delle differenze è chiaro che ogni dito corrisponde ad un suono, ovvero una vibrazione.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La vibrazione è un onda, ovvero uno spostamento di ENERGIA ma non di MATERIA.<br />Ogni dito è teoricamente in grado, quindi - secondo lo Yoga e la tradizione cinese - di emettere una onda di energia con qualità (ovvero frequenza) diversa.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ogni dito, inoltre, è "polarizzato" positivamente o negativamente e le dita delle due mani hanno una carica invertita;<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il pollice della mano destra ad esempio è, per così dire, "+" e quella della mano sinistra è "-" e così i due palmi, ed è per questo che, avvicinando le due mani dopo averle rilassate, si ha la strano sensazione che si attraggano e si respingano contemporaneamente.<br /><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’ascolto delle “vibrazioni delle dita e delle falangi” e della diversa “polarizzazione” è il primo passo verso la percezione e l'utilizzazione delle energie sottili, senza le quali la pratica del Qi Gong e del Taijiquan (e dello yoga) è una pratica parziale, se non inutile.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nel Qi Gong, si parla spesso "passare" l'energia <i>qi </i>dal <i>dan tien inferiore </i>(Dan Tien significa "campo rosso" o "campo di cinabro", dove il cinabro è il mercurio rosso degli alchimisti) all'osso sacro, passando attraverso i genitali, il perineo e l'ano.</span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="background: white;"><br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[endif]--></span><o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><a href="http://www.levity.com/alchemy/images/ss18.jpg"><span color="windowtext" face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-no-proof: yes; text-decoration-line: none; text-underline: none;"><!--[if gte vml 1]><v:shape id="Immagine_x0020_11"
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</v:shape><![endif]--><!--[if !vml]--><span style="mso-ignore: vglayout;"></span><!--[endif]--></span></a><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Per far circolare un qualcosa occorrerà prima sapere cosa si fa circolare:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se devo riempire una bottiglia con il latte dovrò sapere cosa è il latte.<br />Se devo riempire una bottiglia con la benzina dovrò sapere cosa è la benzina.<br />altrimenti mi troverò a versare del latte nel serbatoio dell'auto ed a mettere la benzina nel Biberon.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Xt1vZvCN9swgWJ-LNRs9wma7TO1tNRCajxGG7VpI5doL3ImefuM-FMZjJm9dSZoB7jppeUf0ZGDCRFtkJ5DvckifycUuLCmgFaV1hpmkFKDC0gIw71BIChSeXmC_Hc-FhGABTAn4mY8/s1600/4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="230" data-original-width="400" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Xt1vZvCN9swgWJ-LNRs9wma7TO1tNRCajxGG7VpI5doL3ImefuM-FMZjJm9dSZoB7jppeUf0ZGDCRFtkJ5DvckifycUuLCmgFaV1hpmkFKDC0gIw71BIChSeXmC_Hc-FhGABTAn4mY8/s640/4.jpg" width="640" /></span></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se non si percepisce l'energia <i>qi </i>può rivelarsi poco<i> </i>utile passare le ore a fare movimenti della <i>Gru</i>, del "<i>Dragone"</i> o della "<i>Tigre</i>", così come sostanzialmente inutile può essere praticare le posture dello yoga senza avere l’esperienza della circolazione delle “energie sottili”.</span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="background: white;"><br style="mso-special-character: line-break;" /></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[endif]--><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="background: white; font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’esercizio di base per “imparare a far cantare le mani” nel Qi Gong è quello delle “correnti contrapposte”.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non so come è definito precisamente nel taoismo, Ad Hong Kong l'ho sentito chiamare <i>zheng li</i> e <i>zong li</i>, ma credo che potrebbe essere indicato con gli ideogrammi </span><i><span style="background: white; mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">震慄</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ovvero <i>zhèn lì.</i></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /></span><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">震</span></i></b><b><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> zhèn</span></i></b><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> indica la "<i>vibrazione del terremoto o del tuono</i>" ed è composto dai segni:<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">女</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> nǚ </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che significa "donna", "femmina";<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">一</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> yì </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che significa "uno", "intero", "totalità";<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">一一</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> yīyī </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che significa "uno dopo l'altro", "in sequenza";<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">月</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> yuè</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> che significa "luna".<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /><br /></span><b><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">慄</span></i></b><b><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> lì</span></i></b><b><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">invece indica il "tremore della febbre e della paura" ed è formato da<br /><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">心</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> xīn</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> che significa "cuore/mente" (<i>mente percettiva</i>);<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">一</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> yī</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> che significa "uno";<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">田</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> Tián</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> che significa "campo";<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">木</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> mù </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che significa albero-legno;<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /><br />Si tratta di due tipi di vibrazioni diverse, quella più potente (come il rombo del tuono o la scossa di terremoto) contiene graficamente il segno della luna (</span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">月</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> yuè</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">) e della donna (</span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">女</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> nǚ </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che però si legge anche <i>rǔ </i>che vuol dire sia "1000" che "tu").<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La seconda, più debole (brivido di paura o di febbre), contiene graficamente il segno del cuore/mente (</span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">心</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> xīn</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">) e il segno del campo (</span><i><span style="mso-ascii-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: "Calibri Light";">田</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> Tián</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">). <o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZTRYvdIOlaIhWyGjC-Pr9VBMwe_ASMvXy9iuIVW1qN9CLPmXwh6pAkN9SoG5vHGXQV1VVZHDOYLzSevUvCDGNeYpCMGz54AU_kT2xsxRCZiZSdaOQIQQtGS96bnWpSI3fyaIi7kD0SZI/s1600/7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZTRYvdIOlaIhWyGjC-Pr9VBMwe_ASMvXy9iuIVW1qN9CLPmXwh6pAkN9SoG5vHGXQV1VVZHDOYLzSevUvCDGNeYpCMGz54AU_kT2xsxRCZiZSdaOQIQQtGS96bnWpSI3fyaIi7kD0SZI/s640/7.jpg" width="410" /></span></a></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La vibrazione del tuono e del terremoto è esterna:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraph" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />- Se c'è una scossa tellurica il mio corpo vibra a causa del terremoto, l'impulso proviene dall'esterno e tutti coloro che sono vicino a me tremano alla stessa maniera.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />La vibrazione della paura o della febbre è invece interna:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraph" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />- se ho la febbre l'impulso a tremare viene dall'interno, coloro che sono vicini a me, se non hanno la febbre, non tremano.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La percezione delle due forze contrapposte nelle mani non è frutto di suggestione, ma è un "fenomeno" non casuale e ripetibile, a patto che non si abbiano delle tensioni eccessive alle mani ed alle spalle o problemi legati alla funzione afferente del sistema nervoso.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicxxikY4D1YLyaj_ItN_ub4IR1uVV1gL7tXSviynwVMHMJPNspH3_-RkNwgVjuWeKTgzk_iyxNxvvc46nUes6UGM8TZnHQS2vlGxL7Q0oNcnIXJTGU7OA-LuSOVsUoHFyGm-8ewWFlW6c/s1600/9.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="205" data-original-width="200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicxxikY4D1YLyaj_ItN_ub4IR1uVV1gL7tXSviynwVMHMJPNspH3_-RkNwgVjuWeKTgzk_iyxNxvvc46nUes6UGM8TZnHQS2vlGxL7Q0oNcnIXJTGU7OA-LuSOVsUoHFyGm-8ewWFlW6c/s640/9.png" width="624" /></span></a></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoListParagraph" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I nervi sono formati da fibre diverse chiamate efferenti ed afferenti:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: inherit;"><!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: Garamond; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]--><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le fibre efferenti sono quelle che partono dal cervello ed arrivano alla periferia ovvero alle terminazioni nervose;<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: inherit;"><!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: Garamond; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]--><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le fibre afferenti sono invece quelle che dalla periferia arrivano al cervello.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I nervi delle zone più sensibili (mani, piedi, labbra, genitali) sono composti sia da fibre afferenti che da fibre efferenti.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ciò significa che la percezione e l'invio di informazioni tramite impulsi elettrici è contemporanea.<br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[endif]--><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La presa di coscienza della possibilità di percepire contemporaneamente queste due diverse "vibrazioni"(correnti elettriche), provoca uno sviluppo della sensibilità, intesa come creazione di nuove sinapsi (reti di neuroni) e quindi come sviluppo di una sempre maggiore sensibilità.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per percepire le “correnti contrapposte” è sufficiente scaldare le mani, strofinandole come quando si ha freddo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face="Calibri Light, sans-serif"><span>Poi, dopo aver posto i palmi ad una distanza di 3, 4 cm, l’uno </span><span>dall'altro</span><span> – come se tenessi tra le mani una palla di gomma del diametro di 3, 4 cm. - </span></span><span face=""Calibri Light", sans-serif"> </span><span face="Calibri Light, sans-serif"><span>si immagina che vi siano degli elastici che legano il pollice destro al sinistro, l’indice destro al sinistro e così via;<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span>Inspirando immagino di voler allontanare le mani l’una </span><span>dall'altra</span><span>, ma di non riuscirci per via della tensione degli elastici;<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Espirando immagino di volerle avvicinare ma di non riuscirci a causa della “massa” degli elastici.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dopo 9, 18, 27… fino a 108 respirazioni, comincerò ad avvertire una specie di campo magnetico tra le mani, o come delle punture di spillo o un forte sensazione di calore (le sensazioni sono soggettive):<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Si tratta del primo passo verso la percezione delle “tensioni contrapposte”.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L'esercizio della percezione delle tensioni contrapposte sviluppa il "senso interno" ovvero la capacità di "ascolto" (nella fisiologia occidentale si parlerebbe di propriocettori ed enterocettori).<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Una volta sviluppata la capacità di ascolto nelle mani si può lavorare con il resto del corpo applicando il medesimo procedimento descritto per le dita e per i palmi delle mani, continuando a lavorare con le visualizzazioni e il "dialogo interiore".<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Per dialogo interiore intendo esattamente il parlare (senza emettere suoni) con se stessi, scrivendo nella mente o articolando mentalmente lettera per lettera frasi "evocative" ("<i>le mie mani sono calde e pesanti", "la mia gola è rilassato e le parole sgorgano come acqua da una sorgente</i>"...).<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Facciamo un esempio di "visualizzazione":</span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Immagino che alla radice del naso vi sia un foro elastico (una vagina il più delle volte);<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Inspirando immagino che l'aria entri sotto forma di luce bianca o dorata, oppure di fumo bianco, oppure di liquido piacevole alla vista e al tatto (oro liquido, miele ecc.);<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Inspiro (dolcemente e sottilmente) e la luce d'oro (o l'elisir) penetra nel foro alla radice del naso.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Trattengo il fiato per un paio di secondi ed immagino che la luce si muova nel cranio illuminandolo dall'interno (e/o pulendolo dalle impurità come un getto d'acqua toglie il fango dalle scarpe);<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Espirando "osservo" la luce che esce dal foro della fronte;<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Continuo (nove, diciotto…fino a 108 cicli respiratori) fin quando non avverto una sensazione "insolita" alla fronte ed alla testa: formicolii, leggerezza, calore, pressioni leggere, piacevoli e ritmiche [<i>NB. Se si avvertono sensazioni negative o dolorose si deve interrompere immediatamente la pratica</i>].<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIq9TkJ50OvPnnikgpO8IRH2gutLph_qIC-NJ58ahyncDzz6aARiSPcMp0a0SA5xJvggUzAKbm-EZZGMpE9AEuqRIOwonsYz3FcJA82Uhj2HoxGPWJzQFHpnglyRJgWPFdQOTMvfL3EMY/s1600/8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="873" data-original-width="1010" height="552" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIq9TkJ50OvPnnikgpO8IRH2gutLph_qIC-NJ58ahyncDzz6aARiSPcMp0a0SA5xJvggUzAKbm-EZZGMpE9AEuqRIOwonsYz3FcJA82Uhj2HoxGPWJzQFHpnglyRJgWPFdQOTMvfL3EMY/s640/8.jpg" width="640" /></span></a></div><span style="font-family: inherit;"><br /></span><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Porto l'attenzione sulla sensazione della fronte e comincio il dialogo interiore:<br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br style="mso-special-character: line-break;" /><!--[endif]--><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Inspirando penso o disegno nella mente (per esempio) "LA (MIA) MENTE E' CALMA";<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />In apnea penso o disegno nella mente (per esempio) "E";<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Espirando penso o disegno nella mente (per esempio) " RILASSATA".<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il tutto continuando a seguire il percorso della luce (o dell'elisir) che penetra nella mente per poi allontanarsi verso l'orizzonte.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Una volta constatato un cambio dello stato psicofisico (calma, aumento delle sensazioni al cranio, alla nuca, alla fronte, rilassamento dei muscoli del viso) Porto l'attenzione alla gola.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Immagino un foro elastico (una vagina) e ripeto il ciclo di respirazioni con la visualizzazione della luce d'oro o dell'elisir.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Quando avvero una sensazione insolita e non spiacevole all'altezza della gola, comincio il dialogo interiore scegliendo una frase che sia per me evocativa (p.e. <i>la mia gola è aperta e rilassata... le parole sgorgano come acqua da una sorgente… ecc.</i>);<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Procedo poi a considerare con le stesse modalità il centro del petto con le stesse modalità ("<i>Il mio cuore batte lento e potente</i>") la zona dello stomaco (“<i>lo stomaco è rilassato”</i>, oppure “<i>fegato e milza sono caldi umidi e rilassati</i>” … ecc.), la zona sotto l'ombelico (“<i>il mio ventre è elastico e pieno di energia”</i>) e la zona dei genitali.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Qui si può provare ad immaginare che l'aria, inspirando, entri dal glande (del pene o del clitoride) e riempia la zona dei genitali e del perineo, ed espirando si visualizza la sua risalita lungo la colonna attraverso l'osso sacro.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: inherit;"><br />Il dialogo interiore deve riguardare i genitali (per esempio "<i>i miei genitali sono caldi e pesanti</i>") quando si avverte un aumento di calore, formicolii, vibrazioni nella zona del basso ventre, del pene o della vagina (sensazione che viene accentuata se inspirando si tirano verso alto i muscoli dell'ano) si può procedere alla pratica della <i>circolazione dell'energia</i> lungo i canali <i>du mai</i> e <i>ren mai</i>.</span><o:p style="font-size: 14pt;"></o:p></span></div><div class="MsoListParagraph" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" /></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-80427746901481069522023-05-17T10:59:00.001-07:002023-05-17T10:59:17.172-07:00Ramana, l'Ignoranza e la Bella dei Tre Mondi<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2AZe7mnedvC49vvujCxz6og4JL1hxXoqT8e-eukGegZyCt20SyB6IXvABfajB9LpGq9X4iLY2wyUgeuZWJqCiosrOjTouYhffMM88U-1Wlt1y_A6l4_uOL1QQ55qdxYgIX2nrkrQtnCWO5Nl0LvX45f8UTlFDug8JThj90lhxAOG7h_9H9qbvkTW5/s499/Tripura%20rahasya.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="301" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2AZe7mnedvC49vvujCxz6og4JL1hxXoqT8e-eukGegZyCt20SyB6IXvABfajB9LpGq9X4iLY2wyUgeuZWJqCiosrOjTouYhffMM88U-1Wlt1y_A6l4_uOL1QQ55qdxYgIX2nrkrQtnCWO5Nl0LvX45f8UTlFDug8JThj90lhxAOG7h_9H9qbvkTW5/w386-h640/Tripura%20rahasya.jpg" width="386" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div> <p></p><p><span face="Verdana, sans-serif" style="line-height: 15.2px;"><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px;" title="International Alphabet of Sanskrit transliteration"><i lang="sa-Latn">Tripurā Rahasya</i></span><b><i> </i></b>di <i>H</i></span><span face="Verdana, sans-serif"><i>aritāyana </i>è un </span><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px;"> testo che, secondo me, dovrebbero leggere tutti i praticanti e gli appassionati di Yoga. Tra l'altro </span>era il libro preferito di <i>Ramana Maharishi </i>che lo commentò negli anni '30 ad uso dei suoi allievi (vedi <i>"Ramana Maharsi, <a href="https://www.amazon.it/Tripura-Rahasya-Mystery-beyond-Trinity/dp/8188018295" target="_blank">Tripura Rahasya, the Mystery Beyond the Trinity</a>",</i> a cura di <i>Sri Ramananda Sarasvati).</i></p><div><span face="Verdana, sans-serif"></span></div><div style="text-align: center;"><span face="Verdana, sans-serif"> </span><a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e0/Ramana_3_sw.jpg/220px-Ramana_3_sw.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e0/Ramana_3_sw.jpg/220px-Ramana_3_sw.jpg" width="466" /></a></div><div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face="Verdana, sans-serif">Si tratta di un testo tantrico che tratta degli insegnamenti di<i> </i></span><span style="background-color: white; color: #5f6368;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Dattatreya" target="_blank"><i>Dattātreya</i></a></span><span face="Verdana, sans-serif"><i> </i>a<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Parashurama" target="_blank"> </a><i><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Parashurama" target="_blank">Paraśurāma</a>, </i>letteralmente <i>R</i></span><i>āma</i> con l'ascia<i>,</i><i> </i><span face="Verdana, sans-serif">figlio del saggio </span><span style="background-color: white;"><i>Jamadagni.</i></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span face="Verdana, sans-serif">Il commento di <i>Ramana Maharishi</i> al testo di <i>Har</i></span><i>itāyana</i><span face="Verdana, sans-serif"> e le note di</span><span face="Verdana, sans-serif"> <i>Ramananda Sarasvati</i>, sono illuminanti e stimolano intriganti riflessioni sul rapporto tra il tantrismo e lo </span><span style="background-color: white;">Advaita Vedānta.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, sans-serif" style="font-family: inherit;">Il nucleo centrale degli insegnamenti di<i> </i><span style="background-color: white;"><i>Dattātreya</i> </span>e <i>Ramana </i>è la <span style="background-color: white; color: #323232;"><i>Śrī Vidyā,</i> </span> la conoscenza della <i>Dea</i> tramite lo <span style="background-color: white; color: #323232;">Śrī </span><i>Yantra </i>e la pratica del <i>Kadimantra</i> कएईलह्रीं हसक हलह्रीं सक ल ह्रीं </span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, sans-serif" style="font-family: inherit;">[क ka - ए e - ई ī - ल la - ह्रीं hrīṃ -ह ha - स sa -क ka - ह ha - ल la - ह्रीं hrīṃ -स sa - क ka - ल la - ह्रीं hrīṃ], ma è cosa buona e giusta, secondo me, perdere un po' di tempo a studiare le note, perchè emergono dei dettagli che potrebbe rivelarsi fondamentali per la nostra comprensione dello yoga.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La parola <span style="background-color: white;"><i>Avidyā,</i> ad esempio,</span> che siamo abituati a intendere come "ignoranza metafisica" e come un qualcosa di totalmente negativo opposto a <i>V</i></span><i>idyā,</i><span style="font-family: inherit;"> , assume una valenza sensibilmente diversa perchè è considerata sinonimo </span><span style="font-family: inherit;">di </span><i style="font-family: inherit;"> Cit </i><span style="font-family: inherit;">- tradotto spesso con "coscienza" - termine che, a sua volta, è considerato sinonimo di</span><i style="font-family: inherit;"> M</i><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><i>āyā</i></span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">, </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><i>Kuṇḍalinī</i> e</span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"> </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><i>Śakti</i>.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">In altre parole <i> </i></span><span style="background-color: white;"><i>Avidyā</i>, secondo l'autore e i commentatori del </span><i lang="sa-Latn">Tripurā Rahasya, </i><span lang="sa-Latn">è la Dea stessa chiamata</span><i lang="sa-Latn"> </i><span style="background-color: white;"><i>Tripurasundarī</i>, </span><span style="background-color: white;"><i>Bhagavatī</i> o, semplicemente, </span><span style="background-color: white;"><i>Devī.</i></span><i lang="sa-Latn"> </i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i lang="sa-Latn">Da rifletterci.</i></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, sans-serif" style="font-family: inherit;"><i><br /></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, sans-serif" style="background-color: #f9f9f9; font-family: inherit; line-height: 15.1875px;"><i>Il testo integrale, commentato da Ramana maharishi, si può scaricare a questo indirizzo web:<a href="http://ramana-maharshi.weebly.com/tripura-rahasya.html" target="_blank"> RAMANA MAHARISHI - TRIPURA RAHASYA</a></i></span></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-57725452990043648282023-05-16T08:38:00.003-07:002023-05-25T07:43:31.909-07:00La Terra Piatta, Santa Domitilla e la Teologia della Menzogna<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-D_uabVpDbtzP_DHror5uGfsMdq8KYYt3WXtOZdIeNMm02WUKAMT9xcAiQi5zJ7NMJ4s3OJmT5Ly4vuqEflagId_fiPtU7kBvQRFq6fsT0twOIsPjubtADENCJDBfyvx-z3sI4L5s3pLMJfHD-mzAIJhHnTwTkUjet-TDiRj9XJau-8aihnJ_jgOC/s1050/terra%20piatta.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="1050" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-D_uabVpDbtzP_DHror5uGfsMdq8KYYt3WXtOZdIeNMm02WUKAMT9xcAiQi5zJ7NMJ4s3OJmT5Ly4vuqEflagId_fiPtU7kBvQRFq6fsT0twOIsPjubtADENCJDBfyvx-z3sI4L5s3pLMJfHD-mzAIJhHnTwTkUjet-TDiRj9XJau-8aihnJ_jgOC/w640-h360/terra%20piatta.webp" width="640" /></a></div><p> </p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><i>Vi introdurremo a questa storia solo quegli eventi che potranno essere utili in primo luogo per voi in secondo luogo per i posteri.<br /></i></span><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><i>(Eusebio di Cesarea, Historia Ecclesiae)</i></span></div></blockquote></blockquote></blockquote></blockquote></blockquote><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;">Secondo una indagine di SWG (Vedi <a href="indagine di SWG" target="_blank">qui</a>) il 15% degli italiani pensa sinceramente che la Terra sia piatta e il 18% che il mondo sia governato da alieni in forma di lucertoloni - i "Rettiliani" - che prendono a piacimento le sembianze di esseri umani. Ciò significa che più o meno un italiano su sette è un credulone, ma secondo me si tratta di cifre sottostimate: se ci aggiungessimo tutti coloro che credono ad improbabili santoni che promettono la felicità eterna e a sensitive che moltiplicano la pizza e gli gnocchi e fanno piangere sangue alle statue della madonna probabilmente il numero dei creduloni aumenterebbe in maniera esponenziale.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;">I motivi di questa non solo italica tendenza alla dabbenaggine secondo me sono da ricercare nelle origini della Chiesa cattolica, i cui padri fondatori, erano convinti assertori della necessità della menzogna, tanto che, come vedremo in seguito, Eusebio di Cesarea, </span><span> </span><span style="font-family: inherit; line-height: 17.12px;">n</span><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 17.12px; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">ella “<i>Preparatio evangelica</i>”, inserì un sentito "elogio della menzogna".</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;">Tanto per fare un esempio prendiamo il caso di una santa celebrata pochi giorni fa - il 7 maggio - ovvero <a href="https://www.santiebeati.it/dettaglio/52100" target="_blank">Santa Domitilla</a>.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5J05JuUjYJJlWBTOK00aM9c1NOA05MaLTlEnInUPHfhnls-Rq_cMtwuM3cVuMzEmUwVtK_EIdP7WPVyvQfer1B2Yoqk5yQAIuJJy1eqrIvdUjGgRde9nLvQHJwQE5zevYdUuEk59WVi4cw_gL1mcO12brik1ubCo_3eSnU0mmyDcWnqaNW5m8RYmh/s268/santa%20domitilla.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5J05JuUjYJJlWBTOK00aM9c1NOA05MaLTlEnInUPHfhnls-Rq_cMtwuM3cVuMzEmUwVtK_EIdP7WPVyvQfer1B2Yoqk5yQAIuJJy1eqrIvdUjGgRde9nLvQHJwQE5zevYdUuEk59WVi4cw_gL1mcO12brik1ubCo_3eSnU0mmyDcWnqaNW5m8RYmh/w449-h640/santa%20domitilla.jpg" width="449" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br /></p>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">Secondo Eusebio di Cesarea (</span></span><i><span style="font-family: inherit;">Storia ecclesiastica, III,18</span></i>) la martire <span style="font-family: inherit; line-height: 107%;">Domitilla </span><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">nacque intorno al 60 d.C. nella famiglia degli
imperatori Flavi – era nipote di Tito e di Domiziano – fu condannata per aver “<b>dato testimonianza a Cristo</b>”, ma, non fu proprio <i>martirizzata</i>, ma venne esiliata su un'isola utilizzata all'epoca come luogoi di vacanza dai nobili romani:</span></div>
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p class="MsoQuote" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;"><i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>In quel tempo la dottrina della nostra fede
brillava tanto che anche gli autori estranei alla nostra tradizione non
esitarono a tramandare nelle loro storie la persecuzione e i martiri avvenuti
in essa. Indicano anche il tempo preciso, dicendo che nel quindicesimo anno di
Domiziano, fra moltissimi altri, Flavia Domitilla, figlia di una sorella di
Flavio Clemente, allora uno dei consoli di Roma, è stata condannata per aver
dato testimonianza a Cristo ed essere relegata nell’isola di Ponza</i>.</span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast;">[1]</span></span></span></span></span></a></span></p></blockquote>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;">dato che Eusebio di Cesarea è nato nel 265 d.C. è alquanto improbabile che abbia assistito alle vicende di una nobile vissuta duecento anni prima, per cui, si suppone che abbia letto la storia di santa Domitilla vergine su qualche testo romano, nello specifico la "Storia Romana" di <i>Cassio Dione, i</i>n cui si legge:</span></p>
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p class="MsoQuote" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">Domiziano mandò
a morte siccome molti altri, così pure Flavio Clemente, sebbene questo fosse di
lui cugino, e moglie avesse Flavia Domitilla, anch’essa parente di Domiziano,
apposto avendo all’uno ed all’altra il delitto di empietà verso gli dei; e per
questo delitto anche molti altri che deviati erano ai costumi dei Giudei,
dannati furono; dei quali una parte fu uccisa, l’altra spogliata di qualunque
facoltà. </span></span><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; mso-color-alt: windowtext;">Domitilla fu
soltanto relegata all’isola Pandataria [N.d.A. Ventotene o secondo alcuni
Ponza].</span></i><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftn2" name="_ftnref2" style="font-family: inherit; mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast;">[2]</span></span></span></span></span></a></p></blockquote>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;">Domitilla, a prestar fede a Cassio
Dione non solo non è stata martirizzata, ma non era neppure vergine – era la
moglie di Flavio Clemente, suo zio – e, incredibilmente, non era neppure
cristiana, ma era una gentile – ovvero una pagana – <i>“<b>deviata ai costumi dei
Giudei</b>”.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;">In altre parole il 7 maggio di ogni anno la Chiesa
cattolica celebra come vergine e martire una nobile romana, sicuramente non
illibata, esiliata dallo zio all’isola di Ponza, per essersi convertita
all’ebraismo.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;">Non si tratta di una svista, né di uno scambio di
persona, ma di un tipico esempio della strategia della menzogna messa in atto
dai Padri della Chiesa nel IV secolo d.C.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;"><o:p> </o:p></span><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;">Eusebio riteneva che mentire in nome
del Signore, lungi dall’essere un peccato, fosse una necessità, tanto che n</span><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">ella “<i>Preparatio evangelica</i>”</span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftn3" name="_ftnref3" style="font-family: inherit; mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;"> <i>dedica una intera sezione alle menzogne (pseudos) ntese come
indispensabile medicina che è “legale e appropriato” utilizzare</i></span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftn4" name="_ftnref4" style="font-family: inherit; mso-footnote-id: ftn4;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nella “Historia Ecclesiae” ribadisce il concetto enunciando il “<i>principio
di utilità</i>” in base al quale ha scelto di riportare alcuni eventi e di
tacerne altri:</span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;"><o:p></o:p></span></span></p>
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p class="MsoQuote" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span color="windowtext" style="font-family: inherit;"><span class="CitazioneCarattere"><span color="windowtext"><i>Vi introdurremo a questa storia solo quegli eventi che
potranno essere utili in primo luogo per voi in secondo luogo per i posteri</i>.</span></span><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Shruti; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a></span></p></blockquote>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">In altre parole, secondo Eusebio, <b>non bisogna raccontare ciò che è
“vero”, ma ciò che è “utile</b>”, procedendo, all’occorrenza, alla manipolazione di
testi e documenti storici.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-bidi-font-weight: bold; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">L’esercizio della “menzogna necessaria” unito
alla involontaria manipolazione nel corso dei secoli ha </span><span style="background: white; color: black; font-family: inherit; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">portato alla creazione della “teologia del segreto” su cui si basa il
cristianesimo moderno: non è solo il Dio padre ad essere - per definizione -
inconoscibile, ma lo sono anche le fonti originarie degli insegnamenti, il
reale svolgimento dei fatti narrati nei vangeli e la reale identità dei
protagonisti di quegli eventi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background: white; color: black; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-color-alt: windowtext; mso-hansi-font-family: Garamond;">Storie e personaggi diversi si intrecciano e si fondono in un racconto –
la storia del cristianesimo primitivo – che si nutre esclusivamente di se
stesso – <i>autopoiesi </i>– e, grazie allo strumento della fede tende a sfuggire da
ogni tentativo di investigazione e analisi razionale. </span><span style="background: white; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br /></p>
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Eusébio,
Storia ecclesiastica, III,18.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Cassio
Dione, Storia romana\\compendiata da Giovanni Xifilino, 14; traduzione
italiana: Luigi Bossi, Istorie romane. </span><span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Sonzogno Milano 1823; pag. 256-257.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang="EN-US" style="font-size: 11pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Praeparatio evangelica, XII, 31.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang="EN-US" style="font-size: 11pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Data for discussing of ‘pseudos’ as used
by Eusebius in PE XII, 31. </span><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Vedi: </span><a href="http://www.tertullian.org/"><span color="windowtext" style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">www.tertullian.org</span></a><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/nozze%20di%20Cristo%20e%20Sophia.docx#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">
Historia Ecclesiae, Vol. 8, cap. 2.<o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-62781486908868127192023-05-13T01:07:00.002-07:002023-05-13T01:07:27.337-07:00Maestri, Gruppi e Cenobi.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNeRfqyfFfsnT5YdzE1ffl0YKIIZMPyla7oGbxnTaJWn1mvQDSO3ugfXWKzycaa7JN6KDPVrxxrdghhW3gFEWJ2eXuJDqK5HVPL33QbdaJ3jDQLMsBdOizhAdktmbKHs3eNg2hkS0QPTWqWdi_Mo0qhdQEzUsdJgOAVAX7iL9AgTLpKfg33Ot-zbb/s500/s-l500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="402" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNeRfqyfFfsnT5YdzE1ffl0YKIIZMPyla7oGbxnTaJWn1mvQDSO3ugfXWKzycaa7JN6KDPVrxxrdghhW3gFEWJ2eXuJDqK5HVPL33QbdaJ3jDQLMsBdOizhAdktmbKHs3eNg2hkS0QPTWqWdi_Mo0qhdQEzUsdJgOAVAX7iL9AgTLpKfg33Ot-zbb/w514-h640/s-l500.jpg" width="514" /></a></div><br /> <p></p><p dir="ltr">"Il processo della conoscenza" - diceva tempo fa il mio amico e mentore <span style="background-color: #1877f2;">Andrea Pagano</span> - "consiste nell'accedere a sempre nuovi livelli di incompetenza".<br />
Si tratta di una verità autoevidente che nell'ambito dello yoga è del mercato della spiritualità in genere, è talvolta difficile da accettare; soprattutto da parte di coloro che, dopo aver avuto delle esperienze estremamente formative - come l'aver ricevuto insegnamenti da maestri riconosciuti di scuole orientali o l'aver esperito (o creduto di esperire) ciò che nello yoga viene chiamato Samadhi Savikalpa o "risalita di Kundalini " - si trovano o si pongono a capo di gruppi di ricercatori o di praticanti.<br />
Il fascino esercitato su un numero più o meno vasto di persone ha spesso l'effetto di una droga e, se non si è ben "centrati" si rimane vittime delle scariche di endorfine prodotte dalla sensazione di potere legata indissolubilmente alla consapevolezza di interpretare il ruolo del maestro più o meno illuminato.</p>
<p dir="ltr">Nel caso in cui la vita, generosamente, offra a questi - spesso autonominati - maestri veri o presunti, l'occasione di affinare la propria conoscenza, accade di sovente che siano restii ad accettare l'invito ad "accedere ad un nuovo livello di incompetenza" . Questa resistenza conduce di solito al vano tentativo di attaccarsi al passato e ha talvolta come risultato la creazione di rapporti di dipendenza reciproca con adepti o discepoli - anche loro spesso autonominati - inquadrati in Gruppi, Cenobi, Centri, Istituti ....il cui fine non sarà più la conoscenza intesa come Ricerca della Verità, ma il perpetuarsi di un'illusione, il risveglio dalla quale potrebbe essere assai doloroso.</p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-42285525853183738442023-05-11T03:06:00.005-07:002023-05-11T07:39:38.800-07:00La Pratica della Visualizzazione nello Hatha Yoga<div style="margin-bottom: 2pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZEsz7veXNyCW90IgDJPdBNLnCPTXFbKJ78Ah6JH2ZUsWEzKhOfa8vOiR6QWgllK6oMR9R_CH-Gp23VOejPiJrKlb4ym9tGwDJUh5DbPUtVZYi9utDltm3VA6CgL1Exx3ATuTXEr7cT16Q7wXWG9DBDtEpZ0rrv6CfzmFKH1sDn4AqdnLCwPOcYKNb/s2204/Tara%202.jpg" style="font-family: inherit; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2204" data-original-width="1654" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZEsz7veXNyCW90IgDJPdBNLnCPTXFbKJ78Ah6JH2ZUsWEzKhOfa8vOiR6QWgllK6oMR9R_CH-Gp23VOejPiJrKlb4ym9tGwDJUh5DbPUtVZYi9utDltm3VA6CgL1Exx3ATuTXEr7cT16Q7wXWG9DBDtEpZ0rrv6CfzmFKH1sDn4AqdnLCwPOcYKNb/w480-h640/Tara%202.jpg" width="480" /></a><span style="font-family: inherit;"><br /><br /><br /><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-align: justify;">Il termine <i>lakṣya</i> (</span><span lang="HI" style="text-align: justify;">लक्ष्य</span><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-align: justify;">) significa letteralmente “ciò che deve essere visto o notato”, “ciò che deve essere preso di mira”. Nello</span><span face="Verdana, sans-serif" style="background: white; text-align: justify;"> </span><i style="text-align: justify;"><span face=""Calibri Light",sans-serif">haṭḥayoga </span></i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-align: justify;">indica sia tecniche di visualizzazione -ovvero il “disegnare nella mente ”oggetti, simboli e colori – sia la visione di effetti luminosi e forme che accompagna la pratica della concentrazione sugli </span><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Adhara" style="text-align: justify;" title="Adhara"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">ādhāra</span></i></a><span face="Calibri Light, sans-serif" style="text-align: justify;"><span><i>, </i>16 particolari<i> marma </i>sui quali lo yogi porta la mente durante l'apnea, in una pratica definita, in testi come </span></span><i style="text-align: justify;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; color: #202122;">Yoga Yājñavalkya</span></i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: #202122; text-align: justify;">, la </span><i style="text-align: justify;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: TeXGyrePagella-Italic-Identity-;">Vasiṣṭhasaṃhitā e il Vimānārcanākalpa,</span></i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-align: justify;"><i> Pratyāhāra.</i></span></span><ol start="1" style="margin-top: 0cm;" type="1"><li class="MsoNormal" style="line-height: 17.12px; margin-bottom: 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Antarlakshya" title="Antarlakshya"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px; text-decoration-line: none;">Antarlakṣya</span></i></a><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px;">: "ciò che si deve vedere dentro", che si potrebbe intendere come una visualizzazione di oggetti di percezione dentro il corpo, ovvero organi interni, processi fisiologici ecc.<o:p></o:p></span></span></li></ol><ol start="1" style="margin-top: 0cm;" type="1"><li class="MsoNormal" style="line-height: 17.12px; margin-bottom: 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Bahirlakshya" title="Bahirlakshya"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px; text-decoration-line: none;">Bahirlakṣya</span></i></a><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px;">: "ciò che si deve vedere fuori", che si potrebbe intendere come una visualizzazione di oggetti esterni al corpo;<o:p></o:p></span></span></li></ol><ol start="1" style="margin-top: 0cm;" type="1"><li class="MsoNormal" style="line-height: 17.12px; margin-bottom: 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Madhyama" title="Madhyama"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px; text-decoration-line: none;">Madhyama</span></i></a><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px;">l</span></i><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Lakshya" title="Lakshya"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 19.26px; text-decoration-line: none;">akṣya</span></i></a></span><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="line-height: 17.12px;"><span>: "visualizzazione media o neutra", né interna né esterna.</span><span><o:p></o:p></span></span></span></li></ol><span style="font-family: inherit;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="line-height: 19.9733px; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">Una descrizione accurata delle tre modalità di visualizzazione si trova nella <i>Advayatāraka Upaniṣad</i>, un testo tardo (probabilmente XVII-XVIII secolo) che riprende ampi stralci di un altro testo attribuito a <i>Gorakṣa</i>, lo <i>Āmanaska Yoga</i><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><sup><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><sup><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: IT;">[2]</span></sup><!--[endif]--></span></sup></a><i>.</i><sup>.</sup></span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">Nella </span><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">Advayatāraka Upaniṣad</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif"> la visualizzazione interiore (<i>antarlakṣya)</i> riguarda la percezione di <i>kuṇḍalinī śakti</i> come un filo sottile e luminosissimo che scorre all’interno di <i>brahma nāḍī</i>. La visione di <i>kuṇḍalinī</i> si accompagna all’insorgere del suono interiore. Nella pratica si tappano le orecchie con le dita o i palmi delle mani e lo sguardo viene diretto verso il centro della fronte, dove il praticante visualizza un punto o un uovo di luce blu.<o:p></o:p></span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">La visualizzazione esterna – o esteriore – (<i>bahirlakṣya</i>) consiste invece nell’osservare luci o forme di colore giallo brillante, rosso sangue, blu o nero che appaiono agli angoli dell’occhio, per terra o sopra la testa.</span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">La pratica inizia con la meditazione sui soffi vitali - <i>vāyu</i> (</span><span lang="HI" style="mso-bidi-language: HI;">वायु</span><span face=""Calibri Light",sans-serif">) – accompagnata dai <i>bija</i> mantra degli elementi, da una serie di <i>mūdra</i> e dalla visualizzazione di simboli di vari colori.<o:p></o:p></span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">La fase finale di <i>bahirlakṣya</i> consiste nella contemplazione di una luce splendente sopra al sincipite.</span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">La terza forma di visualizzazione, detta </span><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; text-underline: none;">madhyama</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">l</span></i><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT; text-underline: none;">akṣya</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;"> </span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">consiste infine nel lavoro sui </span><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">vyomapañcaka</span></i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;"> , ovvero i “i cinque Spazi” o “le cinque stanze”.<o:p></o:p></span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif">[Da notare che la visualizzazione delle luci o forme colorate realizzata durante la pratica di <i>antarlakṣya </i>e<i> bahirlakṣya </i>corrisponde quasi perfettamente alla “realizzazione dei dieci segni descritto nello <i>Yoga </i>di <i>Nāropā<a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">[3]</span></b></span></span></span></a>, </i>descritto nel Canone Buddhista Tibetano]</span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif"> </span><span face=""Calibri Light", sans-serif">La visione delle "cinque stanze" (</span><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Vyoma_Panchaka" title="Vyoma Panchaka"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">vyoma pañcaka</span></i></a><span face=""Calibri Light", sans-serif">), identificata con </span><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Madhyama" title="Madhyama"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">madhyama</span></i></a><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">l</span></i><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Lakshya" title="Lakshya"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">akṣya</span></i></a><span face=""Calibri Light", sans-serif">, va considerata una conseguenza delle pratiche degli </span><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">ādhāra</span></i><i><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: HI; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, </span></i><span face=""Calibri Light", sans-serif">di <i>antarlakṣya </i></span><span face=""Calibri Light", sans-serif">e di<i> bahirlakṣya</i>,.</span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-font-style: italic;">Le cinque stanze, chiamate <em><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; color: black; letter-spacing: 0.15pt; mso-color-alt: windowtext;">ākāśa, </span></em><i><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">parākāśa, mahākāśa, tattvākāśa</span></i></span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;"> e<i> sūryākāśa, </i></span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-font-style: italic;">vengono descritte in <i><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">Siddha Siddhānta Paddhati</span></i></span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;"> 2.30 in questo modo:</span><br /><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="background: white;"><o:p> </o:p></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">"<em><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="letter-spacing: 0.15pt;">Ākāśa è lo Spazio che<b> </b></span></em><span style="letter-spacing: 0.15pt;">viene visualizzato </span>all’esterno [bāhya] - e all’interno – [abhyantara] - uno spazio perfettamente immacolato [nirmala] - senza forma [nirākāra].</span></i></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">Parākāśa è visualizzato come uno spazio simile alla perfetta oscurità [andhakāra].</span></i></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">Mahākāśa è visualizzato come uno spazio simile kālānala, il “Fuoco della Morte”.</span></i></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">Tattvākāśa è visualizzato come lo Spazio la cui forma è la realtà, intesa come ciò che è manifestato.</span></i></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">Sūryākāśa è visualizzato, sia all’esterno sia all’interno, come la luce splendente di dieci milioni di </span></i><strong><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: rgb(250, 249, 246); color: black;">sóli</span></i></strong><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">.</span></i></span><br /><span><i><span face=""Calibri Light", sans-serif" style="background: white; color: black;">Contemplando i cinque (</span></i><i><span face=""Calibri Light", sans-serif">Ākāśa, Parākāśa, Mahākāśa, Tattvākāśa, Suryākāśa) si realizza l’identità con lo Spazio.”</span></i></span><br /><span face=""Calibri Light", sans-serif">La pratica dei </span><a href="https://wiki.yoga-vidya.de/Vyoma_Panchaka" title="Vyoma Panchaka"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">vyoma pañcaka</span></i></a><span face=""Calibri Light", sans-serif"> consiste quindi </span><span face=""Calibri Light", sans-serif">in cinque diverse visualizzazioni e/o pratiche meditative il cui fine è l’identificazione del praticante con lo Spazio. Questa identificazione secondo <i>Śrīkaṇṭha<a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><b><span>[4]</span></b></span></span></a> </i>– un maestro <i>Nāth </i>la datazione delle cui opere appare incerta<a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn5" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span class="MsoFootnoteReference"><span>[5]</span></span></span></a> - consisterebbe nel dissolversi dello Spazio interno o<i> </i>spazio della memoria<i> </i>(<i>cittākāśa</i>) sede della coscienza individuale, con la Spazio esterno (genericamente <i>mahākāśa</i>), in unico principio definito <i>cidākāśa,</i> spazio della coscienza universale detto anche </span><a href="http://www.hindupedia.com/en/Par%C4%81prak%E1%B9%9Bti" title="Paraprakrti"><i><span color="windowtext" face=""Calibri Light", sans-serif" style="text-decoration-line: none;">parāprakṛti</span></i></a><i><span face=""Calibri Light", sans-serif"> </span></i><span face=""Calibri Light", sans-serif">o<i> cit śakti.</i></span><span face=""Calibri Light",sans-serif">Da notare che i “cinque Spazi” - <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ākāśa</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, Spazio; </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">parākāśa</i><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn6" name="_ftnref6" style="mso-footnote-id: ftn6;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-bidi-font-style: italic;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, Spazio supremo; </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">mahākāśa</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, grande Spazio; </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">tattvākāśa</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, Spazio della Realtà, </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">suryākāśa</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, Spazio del Sole</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"> - </i>potrebbero essere messi in relazione anche con i </span><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-bidi-language: GU; mso-fareast-language: IT;">cinque<i> maṇḍala </i>mistici, i cosiddetti <i>Pañcakra, </i>citati<i> nel Kubjikāmatatantra</i>, un altro testo attribuito a <i>Gorakṣa<a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftn7" name="_ftnref7" style="mso-footnote-id: ftn7;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: GU; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: IT;">[7]</span></b></span><!--[endif]--></span></span></a>.</i></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quando si parla di visualizzazioni, nello Yoga, ci si riferisce spesso a pratiche "immaginative" simili a certe tecniche usate nell'esoterismo occidentale, nell'ipnosi di Erikson o negli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola: "sei a piedi di una collina, vedi gli alberi che si stagliano nel cielo azzurro, i raggi del sole filtrano trai rami disegnando una spirale ecc. ecc. ecc."</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-left: 35.4pt; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 2.0pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 2pt 36pt; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span face=""Calibri Light",sans-serif" style="font-size: 14pt;"> </span></i></p><div style="mso-element: footnote-list;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><!--[if !supportFootnotes]--><hr size="1" width="33%" /><!--[endif]--><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoNormal" style="line-height: 18.4px; margin-bottom: 3pt; text-align: justify;"><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 9pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 9pt; line-height: 13.8px; mso-ansi-language: EN-US;"> </span><i><span lang="EN-US" style="font-size: 9pt; line-height: 13.8px; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“ṣaṭcakraṃ ṣoḍaśādhāraṃ dvilakṣyaṃ vyomapañcakam /</span></i><span lang="EN-US" style="font-size: 9pt; line-height: 13.8px; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Arial Unicode MS"; mso-fareast-language: IT;"> </span><i><span lang="EN-US" style="font-size: 9pt; line-height: 13.8px; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">svadehe ye na jānanti kathaṃ siddhyanti yogiaḥ //12//”</span></i><span style="font-size: 9pt;"> </span></p></div><div id="ftn2" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 9pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Vedi: </span><a href="http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/meditazione/upyoga.pdf"><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/meditazione/upyoga.pdf</span></a><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p></div><div id="ftn3" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-size: 9pt; mso-themecolor: text1;"><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="color: black; font-size: 9pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span lang="EN-US" style="color: black; font-size: 9pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-themecolor: text1;"> Vedi: Jonathan Duquette, “<i>Śrīkaṇṭha and the Brahmamīmāṃsābhāṣya”</i> in “<i>Defending God in Sixteenth-Century India: The Śaiva Oeuvre of Appaya Dīkṣita</i>”. </span><span style="color: black; font-size: 9pt; mso-themecolor: text1;">Oxford Scholarship Online: February 2021. ISBN-13: 9780198870616</span></p></div><div id="ftn5" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 9pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 9pt;"> Secondo lo <i><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">Śābaratantra </span></i><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">(<i>Sabaratantra</i>) uno dei primi testi Nāth, </span><i>Śrīkaṇṭha </i>farebbe parte del gruppo dodici<i> siddha</i><span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">, che avrebbero dato vita al lignaggio <i>Nāth, e sarebbe vissuto quindi prima del </i>X secolo<i>.</i>Ognuno di essi avrebbe avuto un solo allievo, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Questa la lista completa dei primi dodici maestri (1) e dei primi dodici allievi (2):</span></span><span face=""Verdana",sans-serif" style="background: white; font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; mso-list: l1 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><i><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: IT; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></span></i><!--[endif]--><i><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ādinatha, Anadi, Kala, Atikalaka, Karala, Vikarala, Mahakala, Kalabhairavanātha, Baṭuka, Bhutanatha, Viranātha, Srikaṇṭha.<o:p></o:p></span></i></p><p class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36pt; mso-list: l1 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]--><i><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: HI; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nagarjuna, Jaḍabharata, Hariscandra, Satyanatha, Bhimanātha, Gorakṣa, Carpata, Avadia, Vairagya, Kanthadharin, Jalandhara, Malayarjuna.</span></i><span style="font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></p></div><div id="ftn6" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="file:///C:/Users/Utente/Documents/Goraksha%20shataka%20del%2022%20gennaio.docx#_ftnref6" name="_ftn6" style="mso-footnote-id: ftn6;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 9pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: SimSun; mso-fareast-language: EN-US; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> Secondo la <i>Ṣaṭsāhasrasaṃhitā</i> il termine <i>Parākāśa </i>indica lo spazio privo di oggetti di conoscenza, ovvero la Realtà non manifestata. Per il <i>Manthānabhairavatantra </i>è una descrizione della dea suprema.<o:p></o:p></span></p></div><div id="ftn7" style="mso-element: footnote;"><p class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;"><br /></p></div></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-60284478202352610252023-05-02T00:30:00.000-07:002023-05-02T00:30:07.628-07:00Sex Drugs And Buddha Words<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIgCbe5JO1isexR73bzYEguEfiO_iyUdHSs4ck0UIk53k54XZVEm6Wpbksj1AozfkG0IJfxnsiKiPOnCwaSV6EPlLYKsSdyquxGQtZB23JW-gbW6L5eIw5NSXw67JOiIccxqzZ8i157xumpOVo7BI1g_IFpCU8_JumDjDPq9fTInoBrC7wlp4umMyG/s500/Tucci%201.%20jpg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="500" height="638" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIgCbe5JO1isexR73bzYEguEfiO_iyUdHSs4ck0UIk53k54XZVEm6Wpbksj1AozfkG0IJfxnsiKiPOnCwaSV6EPlLYKsSdyquxGQtZB23JW-gbW6L5eIw5NSXw67JOiIccxqzZ8i157xumpOVo7BI1g_IFpCU8_JumDjDPq9fTInoBrC7wlp4umMyG/w640-h638/Tucci%201.%20jpg.jpg" width="640" /></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Quando noi occidentali
entriamo in contatto con le filosofie e le tecniche psicofisiche orientali, facciamo
spesso l’errore di interpretare simboli, pratiche e usanze lontane dalla nostra
cultura, alla luce della tradizione cristiana.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Per il fatto
che indossano la tonaca, ad esempio, assimiliamo i <i>Puntsok</i> e i<i>
Lobsang </i>del buddhismo ai nostri monaci e preti, e i <i>Lama </i>ai vescovi
o ai cardinali. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Questa errata
identificazione ci porta a credere che abbiano gli stessi principi morali dei
nostri chierici e che debbano seguire le stesse linee di condotta, generando degli
equivoci con risvolti, a seconda dei diversi punti di vista, a volte comici a
volte drammatici.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Pur considerando
la varietà di scuole e lignaggi, e la contaminazione con la cultura
occidentale, non bisogna mai dimenticare che tra il buddhismo e il
cristianesimo c’è un abisso: il buddhismo, ad esempio, non è affatto una
religione e il Buddha storico, non credeva né all’immortalità dell’anima né quindi,
all’esistenza di una vita oltre la morte; ma la differenza più evidente,
secondo me, riguarda gli usi e i costumi sessuali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Anche se
facciamo spesso finta di non saperlo ciò che oggi chiamiamo buddhismo tibetano nasce
come “<i>gior wa</i>” o yoga del sesso.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Inizialmente il
“<i>gior wa”, </i>lo “yoga tantrico”<i> </i>proveniente dall’India, fu
riservato a circoli ristretti di iniziati, ma ben presto si diffuse a macchia
d’olio in tutti i “monasteri” buddhisti generando già a partire dal X secolo,
una lunga serie di abusi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Sulla base,
forse, di interpretazioni non corrette dell’<i>Hevajratantra </i>e del <i>Ka</i></span><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-themecolor: text1;">̄</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">lacakratantra</span></i><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">, i discepoli di alcuni maestri come il
kashmiro <i>Guhyaprajña</i> - detto il “Maestro Rosso” - cominciarono a
praticare, assieme allo yoga sessuale il “<i>drol wa</i>” (<i>sgrol ba</i>), lo
“yoga degli omicidi rituali”, trasformandosi ben presto in briganti che
assalivano nobili e mercanti, per depredarli e ucciderli<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/tantra%20in%20Tibet%20Articolo.docx#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a>. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Altri, privi
di ogni genere di conoscenza dell’argomento si fingevano iniziati al tantra
solo per approfittare sessualmente di giovani donne, ed altri ancora, come i “<i>Vestiti
azzurri</i>”, famosi organizzatori di festini a base di sesso e sostanze
psicotrope, vennero banditi dai sovrani dei regni himalayani a causa della loro
scarsa moralità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Verso la metà
dell’XI secolo, per porre un freno alla proliferazione dei falsi maestri e alla
degenerazione degli insegnamenti tradizionali, <i>Atiśa</i> – un allievo
bengalese di <i>Na</i></span><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-themecolor: text1;">̄</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">ropa</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-themecolor: text1;">̄</span></i><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;"> stabilitosi
nel regno di <i>Guge</i> - tentò di attuare una prima riforma del tantrismo
stabilendo che solo i laici potevano praticare i rituali sessuali e che nessun
monaco, suo discepolo, avrebbe più potuto celebrare le iniziazioni superiori
dei tantra (ovvero le iniziazioni sessuali). <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Il risultato,
all’interno del movimento buddhista tibetano, fu una separazione netta tra le
scuole di ispirazione tantrica e quelle che, rifacendosi alla dottrina di <i>Atiśa</i>
chiamata “<i>kadampa</i>”, mettevano in rilievo l’importanza del “<i>vinaya</i>”<a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/tantra%20in%20Tibet%20Articolo.docx#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a> il
rigido codice morale delle scuole antiche. Nel XIV secolo <i>Lama</i> <i>Tsong
Kapa</i> ispirandosi agli insegnamenti di <i>Atiśa</i> fondò la setta “dei
berretti gialli “ (i <i>Gelug</i>, in tibetano <i>dGe-lugs-pa</i>, o “corrente
dei virtuosi”), con l’intento di riunire in un unico sistema di insegnamento i <i>Sutra</i>
– ovvero i testi didattici contenuti nel canone buddhista – e i <i>Tantra</i>,
ma essendo molte tecniche operative tantriche in aperto contrasto con le regole
di comportamento del <i>vinaya – </i>il codice morale<i> -</i>, stabilì che i
monaci non potevano partecipare ai riti sessuali né assumere “sostanze
intossicanti” e cominciò a proporre una interpretazione esclusivamente
“simbolica” degli allora diffusissimi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rituali orgiastici.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">Ciò non
significa che nelle altre sette e nella setta <i>gelug</i> in occasioni
particolari, come la cerimonia del <i>kalacakra</i> non si continui ancora oggi
a praticare riti sessuali e ad assumere sostanze intossicanti, ma in genere si
preferisce nasconderli agli occhi occidentali per non offendere la nostra
morale e non incrinare i rapporti con la Chiesa romana e con l’opinione
pubblica statunitense – gli USA sono i più importanti sostenitori e
finanziatori del governo tibetano in esilio - assai sensibile in materia di veri
o presunti abusi sessuali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;">I principi etici
e morali e le idee in fatto di sessualità dei tibetani, dei nepalesi e in
genere degli appartenenti a tutte le culture tradizionali non riferibili alle
religioni monoteiste – Islam, cristianesimo ed ebraismo – sono assai diversi dai
nostri, e, anche se in alcuni casi ci sembra assurdo, non dobbiamo fare l’errore
di utilizzare i nostri metri di giudizio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: "Calibri Light"; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-themecolor: text1;"><o:p> </o:p></span></p>
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/tantra%20in%20Tibet%20Articolo.docx#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-themecolor: text1;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span lang="EN-US" style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-ansi-language: EN-US; mso-themecolor: text1;"> Vedi Jean Naudou, Les bouddistes kasmiriens au Moyen
Age. Annales du Musée Guimet, Presses Universitaires de France, Paris 1968.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><a href="https://d.docs.live.net/d55d7ff81e11b726/Documenti/tantra%20in%20Tibet%20Articolo.docx#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-themecolor: text1;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></span></a><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;"> Con il
termine “vinaya si indicano i codici morali delle antiche scuole (buddhismo del
Nikaya). Nel Canone tibetano è inserito il Mu</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">lasarva</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">stiva</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">da,
tradotto dal sanscrito nell</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-themecolor: text1;">’</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">VIII
secolo dai monaci kashmiri Jinamitra, Vidyakaraprabha, Sarvajnadeva e
Dharmakara e dal traduttore Chokro Lui Gyalsen. Il Mu</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">lasarva</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">stiva</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; mso-themecolor: text1;">̄</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;">da </span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-bidi-font-family: Garamond; mso-themecolor: text1;">è</span><span style="color: black; font-family: "Garamond",serif; mso-themecolor: text1;"> suddiviso in tredici volumi, contiene 253
precetti per i monaci e 364 per le monache.<o:p></o:p></span></p>
</div>
</div><br /><p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-88703308783601807512023-04-25T02:02:00.004-07:002023-04-25T02:02:54.675-07:00Lo Yoga è un'Arte<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqJQfumzMp6f4AyRcbsjt4zcSMK7UUJzmhjGsdpfDRZ8g0tQ7iMKCJp86454uNEKlAJIMtFZ5GUzHAq3WXWgQfCrM5gvCCuwfYkC153q-KxwrLJON_MUq6AskJ6wda8nfPiiUoivd-600TWINdMEX9_83af98VXXuhwTEG27ihw7xyaVI3OBlVkGhW/s1080/Laura%20Vinyasa%201%20aprile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqJQfumzMp6f4AyRcbsjt4zcSMK7UUJzmhjGsdpfDRZ8g0tQ7iMKCJp86454uNEKlAJIMtFZ5GUzHAq3WXWgQfCrM5gvCCuwfYkC153q-KxwrLJON_MUq6AskJ6wda8nfPiiUoivd-600TWINdMEX9_83af98VXXuhwTEG27ihw7xyaVI3OBlVkGhW/w640-h640/Laura%20Vinyasa%201%20aprile.jpg" width="640" /></a></div><p style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></p><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lo Yoga è un'Arte.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Come la Poesia, la Scultura, la Musica.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lo Yoga è Danza ed è sempre rappresentazione, della Vita (la Dea) e dell'Essere.</span></div></span><p></p><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La Danza si basa sulla comprensione di Tempo, Ritmo e Melodia.</span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il Tempo stabilisce la durata della "rappresentazione": ogni </span><i style="font-family: inherit;">ā</i><span style="font-family: inherit;"><i>sana</i>, ogni sequenza hanno un inizio, una fine e una storia da narrare.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il Ritmo rappresenta il numero dei singoli eventi: i gesti sono come amanti che si rincorrono, si abbracciano, si lasciano e si ritrovano.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La Melodia, infine, sono le emozioni che nascono dai gesti e da cui i gesti insorgono.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Un</span><i style="font-family: inherit;"> </i><i style="font-family: inherit;">ā</i><i style="font-family: inherit;">sana </i><span style="font-family: inherit;">che non suscita emozioni non è Yoga, perché è solo dalle emozione che può nascere </span><span style="background-color: #ffffdd; font-family: inherit; line-height: 20px;"><i>तपस् </i></span><i style="font-family: inherit;">Tapas</i><span style="font-family: inherit;">, l'Ardore.</span></div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nell'Universo tutto è vibrazione.</span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Anche Tempo, Ritmo, Melodia sono vibrazioni e se noi ne percepiamo la diversità dipende dal pensiero, dai sensi e dalle emozioni. </span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Il fluire del tempo si percepisce con la mente, è un calcolo matematico, l'azione volontaria di chi segna il confine tra un prima e un dopo.</span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Il ritmo va sentito con il tatto, con la pelle, con la pancia.</span></div><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La melodia risuona nel cuore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quando si assume un </span><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">ā</i><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">sana</i><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">si stabiliscono un inizio e una fine, ché l'</span><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">ā</i><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">sana</i><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">è un rito.</span></div></span></span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Come il teatro: si apre il sipario, attore e spettatore entrano in una dimensione altra, in uno "spazio", appunto, rituale.</span></div><div style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quando il sipario si chiude c'è un attimo di silenzio, di vuoto, poi le emozioni si sciolgono in applausi, sorrisi e inchini.</span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I gesti, il respiro (che pure è un gesto!) l'alternarsi di tensione e rilassamento che riempiono il tempo di un </span><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">ā</i><span style="font-family: inherit;">sana, sono il ritmo, la successione di eventi (</span><span style="background-color: #ffffdd; font-family: inherit; line-height: 20px;"><i>क्रम</i></span><i style="font-family: inherit;"> </i><i style="font-family: inherit;">krama</i><span style="font-family: inherit;">) che scandisce il rito e lo racconta.</span></div></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le emozioni che nascono nel cuore sono la melodia. Emozioni che possono apparire diverse per ciascuno di noi ma alla fine, il rito dello yoga porta sempre nello stesso luogo: la Città della Luce (<i>र Ra</i>) e dello Stupore (<i>ल La</i>).</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Per trasformare la pratica in Opera d'Arte lo <i>Yogin</i> deve amalgamare Tempo-Ritmo-Melodia o meglio Pensiero-Sensazione-Emozione, con l'abilità di un alchimista.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Senza Alchimia non c'è Arte. </span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il <i>Tapas</i>, l'Ardore, è il fuoco degli alchimisti, l'acqua che arde l'Ego e lo dissolve. </span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Mi chiedo spesso se, chi pratica o dice di praticare yoga abbia coscienza di cosa significhi dissolvere l'Ego. </span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Un conto è dirlo, leggerlo e raccontarcelo, cosa diversa è osservare l'implacabile annichilirsi dei ricordi e dell'immaginazione.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">L'Ego si ciba di nostalgia, rancori e speranze: vuoi vivere nell'eterno presente? Cogliere l'attimo? </span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Bene! Sappi che non avrai più passato né futuro. </span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Assieme alla paura della morte svanirà il sapore del primo bacio e con le smorfie orrende di nemici immaginari spariranno sorrisi e sguardi fino a ieri eterni.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ne vale la pena?</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se si pratica yoga "veramente" prima o poi si affronta l'abisso, il deserto silenzioso che svuota il cuore.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il Tempo è il signore della morte: sconfiggi il Tempo e vivrai in eterno, il vuoto invece, non ha padroni.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ma se ci si arriva, al vuoto, "accade".</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">"Accade" punto.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il cuore svuotato dai ricordi e dai sogni, svela se stesso, ed emozioni più antiche dell'uomo si fanno brace e scintille.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"> Il fuoco sacrificale che ha divorato il piccolo io rinasce come <i>काम kāma</i>, l'Antico dei Tempi.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La Città della Luce è la sua <i>Radianza</i>. </span></div></div></div><div><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-28252630008809751972023-04-09T02:26:00.001-07:002023-04-09T02:30:29.331-07:00Yoga, Tabacco e Venere<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbl6T9sxRyDojx_GSwt88KXZl88up4GwoJ1BVhJ3sgk2DSGxG5PhxBqIiSZ_l9OYpGSUe1Cp-0Nl3tv8BFS6b4cFOAYHg_eGZ8E7VhtieDYso4_qSscGQoQRnmEWwbCpCChjLrTt54mTMzXG6GAEk2cP2DQG768qVKzih433CuiiuNsS8WJWVEOe-/s980/chillum-utilisation-mode-d-emploi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="906" data-original-width="980" height="592" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbl6T9sxRyDojx_GSwt88KXZl88up4GwoJ1BVhJ3sgk2DSGxG5PhxBqIiSZ_l9OYpGSUe1Cp-0Nl3tv8BFS6b4cFOAYHg_eGZ8E7VhtieDYso4_qSscGQoQRnmEWwbCpCChjLrTt54mTMzXG6GAEk2cP2DQG768qVKzih433CuiiuNsS8WJWVEOe-/w640-h592/chillum-utilisation-mode-d-emploi.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Riflettevo sul fatto che tra gli yogi occidentali si discute - e si litiga - molto sulle abitudini alimentari e sui costumi sessuali di guru e maestri, ma non si parla quasi mai del fatto che moltissimi yogi e monaci sia hindu sia buddhisti, si fumavano - e si fumano - "anche la moquette".</div><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Nisargadatta ad esempio era un accanito fumatore di Beedi ed è morto di cancro alla gola. Ramakrishna fumava sia tabacco sia canapa, ed è morto a poco più di 50 anni anche lui di cancro alla gola.</div><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Vivekananda, discepolo di Ramakrishna, oltre ad essere convintamente carnivoro - come quasi tutti i bengalesi - fumava sia la pipa sia il chiloom ed è morto a 39 anni a causa di problemi circolatori.</div><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Anche se negli ashram e nelle cliniche ayurvediche aperte agli occidentali, è vietato l'uso di sostanze intossicanti, è facile dimostrare che il numero di yogi, monaci e sadhu, più o meno famosi, dipendenti da cannabis e nicotina sia altissimo.</div><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Senza contare l'uso generalizzato del Bhang, bevanda a base di miele e di marijuana, e di altre sostanze inebrianti.</div><div dir="auto" style="animation-name: none; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify; transition-property: none; white-space: pre-wrap;">Chissà perchè nell'ambiente delle cosiddette discipline olistiche, fa più scalpore il caso di un insegnante di yoga che si mangia una braciola di maiale, che l'abuso di tabacco e marijuana da parte di guru e monaci?</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgx0_WINK9MzqKZd9y9QcmVfxzbCE65tdOvlo4UwB5B7ai9QoE9V60YiSE1AQyGYKzl43t4slSOtudhYxHhk6JN9aKWRHz1V1uGTOHAqYnMS6NtDlqKvPj0h6Ny53E43xUF1USQbIoH6xz_pBymN_g87ytQHx8ruQaGqTW85xOlPI8Z39pc_Cglugj/s340/Nisargadatta_Maharaj_046.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="242" data-original-width="340" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgx0_WINK9MzqKZd9y9QcmVfxzbCE65tdOvlo4UwB5B7ai9QoE9V60YiSE1AQyGYKzl43t4slSOtudhYxHhk6JN9aKWRHz1V1uGTOHAqYnMS6NtDlqKvPj0h6Ny53E43xUF1USQbIoH6xz_pBymN_g87ytQHx8ruQaGqTW85xOlPI8Z39pc_Cglugj/w640-h456/Nisargadatta_Maharaj_046.jpg" width="640" /></a><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYLU_-dfIndT9CjczbVoZxOCtiDZdzZpsjNMFNsN-yMEW4m7Phh50jZtULzEZXAwcUJXEPkpsiQ-Thq3IKo7hGxhsjgvFhOyFOtqUwcWcVC63RiBSuh3nJVjZvJ_PRKnqjeetjvpP2hqtAWLn9IDaVYhAqSDyL8AV1Np7tHOdP3lZlp46-ZNEW7VUq/s1422/CCA11C6707C344F1B8A2685753C4D032%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1065" data-original-width="1422" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYLU_-dfIndT9CjczbVoZxOCtiDZdzZpsjNMFNsN-yMEW4m7Phh50jZtULzEZXAwcUJXEPkpsiQ-Thq3IKo7hGxhsjgvFhOyFOtqUwcWcVC63RiBSuh3nJVjZvJ_PRKnqjeetjvpP2hqtAWLn9IDaVYhAqSDyL8AV1Np7tHOdP3lZlp46-ZNEW7VUq/w640-h480/CCA11C6707C344F1B8A2685753C4D032%20(1).jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix2bSc4J5zN_vW8dTYadYk4Hm5VRxT1wfKQuXk2QITsi2Qx07hB789uwN3Ox1_mHLZm1JKfIiOZe32bbz1nCJSL_IL-AWNf77siYMH8VlXu4YBlP8rwKnnhi8g7TP3pGIDQckQvfHb9eVeQTS0y9Rmbqc5O-iggnljeMB2NgCwWb1KsxWoWx8TKz9s/s1420/_DSC1946.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1420" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix2bSc4J5zN_vW8dTYadYk4Hm5VRxT1wfKQuXk2QITsi2Qx07hB789uwN3Ox1_mHLZm1JKfIiOZe32bbz1nCJSL_IL-AWNf77siYMH8VlXu4YBlP8rwKnnhi8g7TP3pGIDQckQvfHb9eVeQTS0y9Rmbqc5O-iggnljeMB2NgCwWb1KsxWoWx8TKz9s/w640-h462/_DSC1946.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-48067822222188321172023-03-29T10:38:00.004-07:002023-03-29T23:44:20.101-07:00Yogananda e le Sisters of Love<span><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXyeVtsmAWyyqgY7GWFW-YM-0MmAY5QUeyd0Ce12eApA-E9uFKwE37MbQo9SyXFX3iz-8oySaSOfLGA538nKf1K0djgboNjBMBHeaD7u5dY2YXsHnLsx9oITHK-SvFbdluTF92XkmUkofcPZaq4vve2mvTR-4ilg4UytEmaMPN2TudbJePUhfiiCKY/s650/sisters%20of%20love.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="367" data-original-width="650" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXyeVtsmAWyyqgY7GWFW-YM-0MmAY5QUeyd0Ce12eApA-E9uFKwE37MbQo9SyXFX3iz-8oySaSOfLGA538nKf1K0djgboNjBMBHeaD7u5dY2YXsHnLsx9oITHK-SvFbdluTF92XkmUkofcPZaq4vve2mvTR-4ilg4UytEmaMPN2TudbJePUhfiiCKY/w640-h362/sisters%20of%20love.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><div><span style="font-family: inherit;">Quando nel 1996, pochi giorni prima del suo centesimo compleanno Lorna Erskine, si abbandonò al sonno della morte, Ben, il figlio, decise di rivelare al mondo il suo segreto: Yogananda, il casto e puro guru, era suo padre</span><span><span style="background-color: white; color: #292929; font-family: inherit; font-size: 20px;">.</span></span></div><span><div style="background-color: white; color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ne uscì fuori una terribile, e molto poco yogica, battaglia legale a colpi di foto e rivelazioni pruriginose tra la Self Realization Fellowship, la potente associazione fondata dal maestro, e gli eredi di Lorna (che chiedevano un sacco di soldi...). </span><span style="font-family: inherit;"> </span></div><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglZ8UpDH_6XXH-W6H6Vl7ik2cj5oK5sw4Md2HqpK2TK9a86Vc38xQF2bkaXXz2Iv7Qq5qHy_AxBbIK4g7PaJFfCGN83EunOmVVOSlMBUa7GoVLz4B3iRaQr6v-3R8yO25hljDTAFPoj8dCn22guTeu9YAhP9E-4n2Ka6HTptfaZqXXATrCWZh0aSls/s1024/yogananda%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="735" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglZ8UpDH_6XXH-W6H6Vl7ik2cj5oK5sw4Md2HqpK2TK9a86Vc38xQF2bkaXXz2Iv7Qq5qHy_AxBbIK4g7PaJFfCGN83EunOmVVOSlMBUa7GoVLz4B3iRaQr6v-3R8yO25hljDTAFPoj8dCn22guTeu9YAhP9E-4n2Ka6HTptfaZqXXATrCWZh0aSls/w460-h640/yogananda%201.jpg" width="460" /></a></div><br /><div style="background-color: white; color: #292929; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 20px; text-align: justify;"><br /></div><div style="background-color: white; color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ad un certo punto vennero fuori altri tre o quattro presunti figli di discepole americane, tutti di pelle scura e assai somiglianti al Guru, e cominciò a girare una storia, confermata da alcuni fuoriusciti dalla Self Realization Fellowship (e quindi...interessati) riguardante un gruppo di "Sisters of Love", giovani e belle discepole che avrebbero diviso con Yogananda il terzo piano del primo centro californiano della S.R.F.; </span></div><div style="background-color: white; color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Alla fine, dopo sette anni di inchieste, denunce e querele, i risultati del DNA dettero ragione ai discepoli di Yogananda: Ben Erskin non era figlio del Guru.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-family: inherit;">Certo, per tornare a Lorna, che se una donna americana bianca e bionda sposata con un uomo americano bianco e biondo da alla tre figli bianchi e biondi e uno figlio moro con i lineamenti asiatici e la pelle scura c'è da pensare male - o bene, a seconda casi - tanto più che la povera donna, caduta in depressione dopo la morte per infarto del suo maestro, continua a parlare del "sangue divino" che scorreva nelle vene del figlio.</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><br /></div></span><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; cursor: pointer; display: inline-block; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9c_pvjHIE7gdOa6Lv_VtxaUy3lWQzYDIuG0r1W8QBaWQ1WFwY0ikrNyYTb2YF4A8SvFh7J1rpdI5h58hvSBLyZjlLQVUuIWOFL6NPcNIcwGT-EW1lfH8OZp_vz-vkGUXWSbyN1ys8TrE/s1600/download.jpg" style="background: rgb(255, 255, 255); cursor: pointer; display: inline-block; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><br /><div style="text-align: justify;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #292929; font-size: 20px;"><br /></span></div></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9c_pvjHIE7gdOa6Lv_VtxaUy3lWQzYDIuG0r1W8QBaWQ1WFwY0ikrNyYTb2YF4A8SvFh7J1rpdI5h58hvSBLyZjlLQVUuIWOFL6NPcNIcwGT-EW1lfH8OZp_vz-vkGUXWSbyN1ys8TrE/s1600/download.jpg" style="background: rgb(255, 255, 255); color: #25a186; cursor: pointer; display: inline-block; font-family: Lora, serif; font-size: 20px; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration-line: none;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9c_pvjHIE7gdOa6Lv_VtxaUy3lWQzYDIuG0r1W8QBaWQ1WFwY0ikrNyYTb2YF4A8SvFh7J1rpdI5h58hvSBLyZjlLQVUuIWOFL6NPcNIcwGT-EW1lfH8OZp_vz-vkGUXWSbyN1ys8TrE/w503-h640/download.jpg" style="border: 0px; height: auto; max-width: 100%;" width="503" /></a></div><span style="background-color: white;"><div style="color: #292929; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 20px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Di certo sappiamo che </span><span style="font-family: inherit;"><i>“Yogananda fu formalmente accusato di scorrettezza da Swami Dhirananda nel 1935 e Sri Nerode nel 1940" </i><span style="font-family: inherit;">[vedi: A.P. </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">Foxen, AP (2017). </span></span><a href="https://global.oup.com/academic/product/biography-of-a-yogi-9780190668051?cc=us&lang=en&#" rel="noopener" style="border: 0px; color: #1e73be; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; vertical-align: baseline;" target="_blank"><span style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><i>Biografia di uno Yogi: Paramahansa Yogananda e le origini dello Yoga moderno</i>. </span></span></span></a></span><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">New York, New York: Oxford University Press</span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 19px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">] </span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">dove per "</span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><i>scorrettezza</i></span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">" si intendono abusi sessuali.</span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">Yogananda non fu né il primo né l'ultimo guru indiano ad essere accusato di comportamenti sessualmente scorretti: si tratta di un fenomeno meno raro di quanto si possa pensare, basti pensare che già nel 1912 il Washington Post dette vita ad una campagna stampa contro gli abusi sessuali dei maestri hindu [vedi: <a href="https://skepticmeditations.com/2018/02/04/sexuality-guru-disciple-relationship/">https://skepticmeditations.com/2018/02/04/sexuality-guru-disciple-relationship/</a>]</span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWReqdFnSsDwNc5LUcYxhgL37eptZx_KnJME74Jy-0Lh78iOJoATGbcjbGCS7GtauqVAiINvqcXOpu4IIUvq--GS7H0o2EmgtWqcaDGCFpzGPr3C18MSu9SG3szswfLwNgyKdP4OdJ-q659ZS32TY0VQsaS9y3CqTKlcpljfoNlPvUAdYQ8i-AIWbc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="476" data-original-width="700" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWReqdFnSsDwNc5LUcYxhgL37eptZx_KnJME74Jy-0Lh78iOJoATGbcjbGCS7GtauqVAiINvqcXOpu4IIUvq--GS7H0o2EmgtWqcaDGCFpzGPr3C18MSu9SG3szswfLwNgyKdP4OdJ-q659ZS32TY0VQsaS9y3CqTKlcpljfoNlPvUAdYQ8i-AIWbc=w552-h376" width="552" /></a></div><br /><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le discussioni sul comportamento sessuale dei maestri indiani in generale e di Yogananda in particolare potrebbero durare per giorni, ma, mi chiedo: ammettendo pure che Yogananda abbia fatto sesso con sei o sette "<i>sisters of love</i>" - consenzienti ovviamente, nessuno ha mai parlato di stupro - e abbia magari avuto anche dei figli da alcune di loro, cosa cambierebbe dei suoi insegnamenti?</span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Non dimentichiamoci che arrivò negli USA nel pieno della cosiddetta "Jazz Age", un periodo caratterizzato, in materia di sesso, da una disinvoltura difficilmente immaginabile ai nostri giorni.</span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">la Jazz Age era l'epoca delle Ziegfeld Follies, di Francis Scott Fidgerald e </span><span style="color: #202122;"><span style="font-family: inherit;">Zelda Sayre, un epoca di libertà, eccessi e di ricerca, a volte sfrenata, del piacere sessuale.</span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRoKBTgl5SYGRpVMJmgt0gyeCS4SRgvmqMy97HwXQ1mvaa152xOa1XQySgGa01k49Lf6jeFGBjFBMYEuBKMiZYg1rM0dCzoJdZgm4tI8zSkftON92Wz3C6IRqGLvS3vuynXYFBdtrfsre-f5pUsy_yn9q-3rNqqaK9X2nMU1DwB2ZziM4uEd4S77qh/s1024/Alfred-Cheney-Johnston-8-1024x662.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="1024" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRoKBTgl5SYGRpVMJmgt0gyeCS4SRgvmqMy97HwXQ1mvaa152xOa1XQySgGa01k49Lf6jeFGBjFBMYEuBKMiZYg1rM0dCzoJdZgm4tI8zSkftON92Wz3C6IRqGLvS3vuynXYFBdtrfsre-f5pUsy_yn9q-3rNqqaK9X2nMU1DwB2ZziM4uEd4S77qh/w640-h414/Alfred-Cheney-Johnston-8-1024x662.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: #292929;">Alfred-Cheney-Johnston - </span><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;">Showgirls from the Ziegfeld Follies, posing in full frontal nude images - </span><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;"><a href="https://www.anatomyfilms.com/alfred-cheney-johnston-ziegfeld-follies/">https://www.anatomyfilms.com/alfred-cheney-johnston-ziegfeld-follies/</a></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122;"><span style="font-family: inherit;">In quel contesto se Yogananda avesse avuto una relazione sessuale con una o più figlie della ricca borghesia americana nessuno avrebbe avuto niente da ridire, e probabilmente molti lo avrebbero trovato "non degno di nota".</span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122; font-family: inherit;">Oggi le cose sono diverse perchè l'alcol, la carne e il sesso sono considerati dei limiti all'evoluzione spirituale, per cui non importano tanto le parole illuminanti o le azioni meritorie di un eventuale guru, quanto il suo essere astemio, vegetariano e casto.</span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="color: #202122; font-family: inherit;">Se Yogananda fosse stato l'amante di </span>Lorna Erskine i suoi insegnamenti sarebbero forse meno importanti?</div><div style="color: #292929; text-align: justify;">Secondo molti suoi discepoli evidentemente si.</div><div style="color: #292929; text-align: justify;">Discepoli fermamente convinti che l'astinenza sessuale e l'alimentazione vegetariana o vegana aprano le porte per il paradiso e il sesso e la carne siano invece l'anticamera dell'inferno.</div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;">Ma sarà vero? </div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;">Non sarà che il "problema" consiste nell'attaccamento al piacere del sesso, all'alcol o alla carne e non all'atto d'amore, al consumo di proteine animali e alla condivisione di un buon bicchiere di vino?</div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;">Io non so, mi guardo bene dal tentare di dare risposte definitive , ma pure non posso non notare alcune contraddizioni tra le credenze attuali e ciò che emerge dalle biografie dei maestri e dei santi del passato, come Sai Baba di Shirdi, Milarepa, Padmasambhava, Yeshe Tsogyal, Matsyendranath o Buddha Shakyamuni, che, per fare un esempio, nonostante tutti credano i buddhisti vegetariani, non ha mai proibito il consumo di carne, ma chiedeva ai monaci di benedire sia l'animale sia il cacciatore.</div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; text-align: justify;"><br /></div></span>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-19060957074427190262023-03-19T03:44:00.003-07:002023-03-19T05:58:05.061-07:00MIlarepa e i Benefici della Carne e della Birra<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKXjkVru2obcHOtN7QaOfTCtMbWBzfjYqsAPIum_gZsrnCc0PXVEaMIBUtq7wRUBe6LFlwyJHVWpHHjum_CXQ_JNfwjCsG9Hcb9mLpp6tsBkG8S4VcyF25FibkTOl9-iamEpQb2MMKfb5dj6QO4UUowyox6fLJ2zGX31h78feCGEW8xCK1o9hXCAj4/s369/milarepa.1199120471.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="369" data-original-width="350" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKXjkVru2obcHOtN7QaOfTCtMbWBzfjYqsAPIum_gZsrnCc0PXVEaMIBUtq7wRUBe6LFlwyJHVWpHHjum_CXQ_JNfwjCsG9Hcb9mLpp6tsBkG8S4VcyF25FibkTOl9-iamEpQb2MMKfb5dj6QO4UUowyox6fLJ2zGX31h78feCGEW8xCK1o9hXCAj4/w608-h640/milarepa.1199120471.jpg" width="608" /></a></div><br /><p></p><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dopo aver scritto di Sai Baba di Shirdi e dei suoi chiloom di erba, sono andato a cercare alcune vecchie discussioni su un forum di Yoga che moderavo una decina di anni fa, ed ho trovato una serie di accese - e divertenti - discussioni sul buddhismo e sulle abitudini sessuali e alimentari dei monaci buddisti. mi sono riletto "Vita di Milarepa". e mi sono segnato alcune "perle" sulle quale, secondo me, un aspirante yogin farebbe bene a riflettere.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;">L'edizione che ho è quella di Adelphi, a cura di Jacques Bacot.</div></span><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;">Pg. 161:</div></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;">"<i>Così detto</i> [Peta, la sorella di Milarepa] <i>mi diede il cibo e la birra.</i></div></span><i><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><i>Mangiai e bevvi e immediatamente la mia intelligenza si rischiarò.</i></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><br /></span></div><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;"><i>Quella sera la mia devozione ne trasse molto vantaggio</i>."</div></span></i></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Pgg. 162-163:</span></div></span></span><div style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">"<i>Qualche giorno dopo Dresse venne a trovarmi insieme a Peta, portandomi carne, burro rancido, tsampa e molta birra </i>[...] <i>Se ne andarono e io mangiai i buoni cibi che avevano portato</i>[...] l<i>e mie vene</i> [nadi], <i>per via dell'uso dei cibi cattivi, si erano tutte annodate e non potevano sostenersi. Quindi la birra di Peta le rianimò un poco.</i></span></div><i style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Le offerte di Dzesse </i>[carne, burro, Tsampa, farina] <i>finirono per rianimarmi del tutto</i>.</span></div></i><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">[...]<i>Conformemente alle prescrizioni del rotolo di carta </i>[ il rotolo sigillato che gli aveva dato il Lama Marpa e che conteneva delle formule e l'indicazione di mangiare cibi nutrienti, ovvero carne, burro, vino, birra....]</span></div><i style="color: #292929; font-size: 20px;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;">mi sforzai di realizzare le condizioni di corpo, respiro, pensiero.</span></i></div></i><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="font-family: inherit;"><span><span style="color: #292929; font-size: 20px;">[...] </span><i style="color: #292929; font-size: 20px;">Capii che la via <b>delle inclinazioni sensuali,</b> che è la via dei tantra, non poteva essere una via normale praticata da tutti.</i><span style="color: #292929; font-size: 20px;"> [...] </span><i style="color: #292929; font-size: 20px;">Ne ero debitore a Peta e a Dzesse</i><span style="color: #292929; font-size: 20px;"> [...] </span></span><i style="color: #292929; font-size: 20px;">Quand'anche io volessi sopprimere la mia virilità non potrei farlo</i><span style="color: #292929; font-size: 20px;">.</span></span></div><div style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;">Considerando</span><br /><br /><span style="color: #292929; font-size: 20px;">(1) che Milarepa è considerato il più grande yogin tibetano, </span><span style="color: #292929; font-size: 20px;">(2)che Milarepa è ineluttabilmente buddista, </span><span style="color: #292929; font-size: 20px;">(3)che il suo lignaggio è quello di Naropa, ovvero dell'iniziazione sessuale, non è che il testo mi sorprenda molto, ma non si può negare che le parole di Milarepa stridano con l'idea che la maggior parte delle persone ha dello yoga, del buddismo e delle pratiche corporee.</span><br /><br /><br /></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;">L'idea che Monaci, Maestri e Yogi siano anzi debbano essere tutti astemi, casti e vegetariani nasce da moderne concezioni filosofiche e dai moderni costumi alimentari, ma non corrisponde assolutamente a ciò che leggiamo nei testi tradizionali, a cominciare dai Veda e dai Purana ricchi di descrizioni di sacrifici animali, banchetti pantaguelici ecc.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;">Che sia un bene o un male non so.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929; font-size: 20px;"><span style="font-family: inherit;">Sicuramente è un fatto di cui sarebbe saggio tener conto.</span></span></div></div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-48047263805997322072023-03-17T01:39:00.004-07:002023-03-18T08:39:10.961-07:00La Spirale Aurea e la Spirale di Latta<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMeeW5TW75FFAXOJ5XlJtjSMLhtw1-NzhvrX1saXRF00ZzqhbOQ69VqYelm7LkPNoPIVIpByURT63hyLmkqj1cjLtRhNev-KMEQyhGvZEK5tDigc2KC7X-O3wRWfw3P-J0zWlCuNUvlW-WkyElyIY_mo1SGKmDzcFEcAy9C_gnB9xAcb3r36ImGAej/s900/Sez-aurea-conchiglia-e1538411691630.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="900" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMeeW5TW75FFAXOJ5XlJtjSMLhtw1-NzhvrX1saXRF00ZzqhbOQ69VqYelm7LkPNoPIVIpByURT63hyLmkqj1cjLtRhNev-KMEQyhGvZEK5tDigc2KC7X-O3wRWfw3P-J0zWlCuNUvlW-WkyElyIY_mo1SGKmDzcFEcAy9C_gnB9xAcb3r36ImGAej/w640-h484/Sez-aurea-conchiglia-e1538411691630.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal">La serie di Fibonacci e la proporzione aurea mi hanno sempre
affascinato, e, fino a poco tempo fa, le consideravo prove provate della
capacità della mente umana di comprendere le leggi universali.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">La serie Fibonacci è quella sequenza in cui , a parte il
primo, ogni numero è la somma dei due precedenti: 1,1,2,3,5,8,13,21,34, 55,
89….<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Se assembliamo una serie di quadrati che hanno per lati i
numeri di Fibonacci viene fuori una meravigliosa spirale, detta “Spirale Aurea”,
uguale uguale per forma e proporzioni, alle conchiglie di un mollusco chiamato “Nautilus”<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQN4bGGc0Dc-S-2yw6aFhHMogfUjiVAgIvAQ9rpRE0skXzU-tVw88butK0GgrWLdukj_EG3doX4MrypCCvTtEPmDAmGpZWLam8_5j1N0vT5gvFqi7UX6xThhJB53Jz_-uykPLjGn2ytYEbr-pqO8K6b9l1fI6OFey1ybE3W4gscCURKLK5LaLg8_o6/s1280/spirale-aurea.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="806" data-original-width="1280" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQN4bGGc0Dc-S-2yw6aFhHMogfUjiVAgIvAQ9rpRE0skXzU-tVw88butK0GgrWLdukj_EG3doX4MrypCCvTtEPmDAmGpZWLam8_5j1N0vT5gvFqi7UX6xThhJB53Jz_-uykPLjGn2ytYEbr-pqO8K6b9l1fI6OFey1ybE3W4gscCURKLK5LaLg8_o6/w640-h404/spirale-aurea.png" width="640" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal">La spirale aurea è caratterizzata dalla cosiddetta
proporzione aurea ovvero:<o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBBSiAovapoDg_kEbDlRfE6fgCzJOWdwwenphhQ1Pw8k_u11ZzgApw0GkS3KHaYQhijE8Ii2U7e9mBwiiPTjxIvrbEpnELAvvsM4Q7rHp_GCJ7KkrMiJRZFJbJ1qSkmnPIPkhA5nqisRgjUZLu3qJX0EStFqYsPkni2hw9sZ84mTFC9eJm2fkyLRc7/s700/numero-aureo-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="700" height="458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBBSiAovapoDg_kEbDlRfE6fgCzJOWdwwenphhQ1Pw8k_u11ZzgApw0GkS3KHaYQhijE8Ii2U7e9mBwiiPTjxIvrbEpnELAvvsM4Q7rHp_GCJ7KkrMiJRZFJbJ1qSkmnPIPkhA5nqisRgjUZLu3qJX0EStFqYsPkni2hw9sZ84mTFC9eJm2fkyLRc7/w640-h458/numero-aureo-1.jpg" width="640" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> (a+b):a=a:b=1,618, dove </o:p>1,618 è il cosiddetto <i>numero aureo.</i></p>
<p class="MsoNormal">Se sostituiamo alle lettere i numeri di Fibonacci il
discorso si fa più chiaro, ad esempio:<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">(55+34):55=55:34=1,6180</p>
<p class="MsoNormal">Oppure:<o:p></o:p></p>
(34+21):34=34:21=1,6180<br />
<p class="MsoNormal">O ancora:<o:p></o:p></p>
(21+13):21=21:13=1,6180<br />
<p class="MsoNormal">1.618, il rapporto tra un numero di Fibonacci e il numero che lo
precede è una costante chiamata anche costante di Fidia ed è l'approssimazione del numero
irrazionale 1,6180339807… <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Meraviglioso, vero?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Verificare che una costante matematica regola perfettamente
la creazione delle conchiglie, o il numero di petali di un fiore è emozionante, perchè conferma sia il fatto che Dio è l’Architetto dell’Universo, sia che noi, con le nostre menti limitate possiamo capire la logica con cui ha
creato la manifestazione.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Meraviglioso, ripeto, solo che, purtroppo, non è vero<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Basta una calcolatrice <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per verificare che nessun numero delle serie
Fibonacci diviso per il numero che lo precede, da per risultato il numero aureo,
1,6180339807 approssimato, di solito in 1,6180.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">1:1= 1; 2:1=2; 3:2=1,5; 5:3=1,6666; 8:5=1,6; 13:8=1,625; 21:13=1,615384, 34:21=1,619047; 55:34=1,617647; 89:55=1,61(81); 144:89=1,617977; ecc. ecc.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il risultato che più si avvicina al numero aureo sembra essere 987:610=1,6180327,
ma a quanto pare si tratta di un caso più unico che raro.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Alla fine, siamo costretti ad ammettere che in una serie
infinita di numeri risultanti dalla somma dei due numeri che li precedono, solo
in pochissimi casi il risultato del rapporto tra il numero che segue e quello che
precede è, <i><b>quasi uguale</b></i> al numero aureo. </p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><b>Quasi uguale </b></i>ovviamente, significa che non è il numero aureo, esattamente come in una partita di calcio un palo è un quasi goal, ma non è propriamente un goal.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Calcolatrice alla mano, risulta evidente per far funzionare la relazione tra numero aureo e serie di Fibonacci
sia necessario fare parecchie “aggiustatine”; </p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">In buona sostanza potremmo
dire che <i><b>la serie di Fibonacci </b>è "quasi" collegata con il numero aureo e con la "spirale aurea", il che significa che <b>non è affatto espressione di una legge universale </b>ma è un fantastico gioco matematico,</i> così come <b><i>la
proporzione aurea è una bellissima “ipotesi di lavoro</i></b>” <i>per grafici, pittori e
scultori,</i> ma potrebbe non aver niente a che fare con le origini della manifestazione.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Immagino che questa “rivelazione” non toglierà il sonno a
chi legge, come non lo toglierà a me, ovviamente, ma credo che potrebbe essere la base per interessanti riflessioni sulla creazione dei miti e delle credenze:</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Molti yogi, filosofi e scienziati o pseudo tali tendono a costruire dei sistemi di interpretazione
della realtà, o ad aderire a sistemi costruiti da altri.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Questi sistemi sono di solito esteticamente e logicamente assai validi, e, anziché per prodotti
della mente, ci piace scambiarli per Leggi Universali.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Accade poi che per trovare conferme alla validità di
tali sistemi cominciamo a fare delle aggiustatine - una limatina qua, una
limatina là… - o, quando i risultati delle verifiche sono troppo diversi da quelli previsti, facciamo finta di niente, per paura di “rompere il giocattolo” .</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">All'essere umano non piace dover ammere l'imperfezione della mente, e, pur di non far svanire, come rena di sogno le mirabilili architetture che chiama interpretazioni della realtà, è disposto a barare.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Le decine e decine di film, romanzi articoli e documentari sulla serie di Fibonacci sono una conferma della nostra tendenza a preferire l'illusione della conoscenza alla conoscenza.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E così continuiamo a passare più tempo a inventar frottole che a vivere la vita, covando, probabilmente la segreta speranza che la nostra vita sia eterna.....</p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-14293848292410699372023-03-13T08:48:00.005-07:002023-03-13T08:50:00.749-07:00Sai Baba di Shirdi e il Chiloom d'Erba<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0w6R1_OZ84q-xnTgbGPlywF-PEX7lNtcuMum8HJyOvZFfYMXJ6BtnV3F4Cs5yW5dFgU3TC3hpieX0nnRvUCwcP_Pm8Loiriqwh_oAgJLnYFQGBAW611mhC7UVD77WrPUaTb_su5Hel4PSWd_5fr1GliRHpuU0YZHcyNdXzQA3MQLApZZZ5MtX_Bhl/s554/Shirdi_Sai_Baba_portrait.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="477" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0w6R1_OZ84q-xnTgbGPlywF-PEX7lNtcuMum8HJyOvZFfYMXJ6BtnV3F4Cs5yW5dFgU3TC3hpieX0nnRvUCwcP_Pm8Loiriqwh_oAgJLnYFQGBAW611mhC7UVD77WrPUaTb_su5Hel4PSWd_5fr1GliRHpuU0YZHcyNdXzQA3MQLApZZZ5MtX_Bhl/w552-h640/Shirdi_Sai_Baba_portrait.jpg" width="552" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><p></p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Il 15 ottobre 1918, Sai Baba di Shirdi accese un <i>chiloom</i> d'erba, lo passò ad uno dei suoi discepoli (quello che stava alla sua destra, i <i>chiloom</i> di solito si fanno girare in senso antiorario) e, ridendo, gli poggiò la testa sulla spalla.</div></span><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Poi più nulla.</div></span><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Morì così uno degli yogin indiani più amati di tutti i tempi, con un tiro d'erba e una risata.</div></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Sai Baba era un burlone: per insegnare l'elasticità mentale, nascondeva il maiale nel cibo che condivideva con vegetariani e musulmani.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Voleva dimostrare loro che Dio è ovunque e che la possibilità della realizzazione non dipende certo dalla qualità e dalla quantità del cibo ingerito.</div></span><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Che storia...<span style="font-family: inherit;">Quando me l'hanno raccontata non credevo alle mie orecchie.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Per un periodo non breve della mia vita ho curato l'alimentazione in maniera quasi nevrotica;</span><span style="font-family: inherit;">on ero Vegano (mangiavo il parmigiano una volta la settimana e qualche volta inzuppavo la frutta fresca e il miele nello yogurt), ma per, almeno quattro, forse cinque anni mi sono rifiutato di avvelenare il mio corpo con cibi industriali, con grassi idrogenati e soprattutto con "cadaveri",come chiamavo allora le bistecche, il prosciutto di Parma o il coniglio alla cacciatora.</span></div></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #292929; font-family: inherit;">Scoprire che Sai Baba di Shirdi, yogin realizzato, considerato da Islamici e Hindu una incarnazione dell'Amore, fumava erba e costringeva i suoi allievi a cibarsi di carne di porco mi fece l'effetto di un ceffone o di un unghia scheggiata che graffia, insieme, la lavagna e le sinapsi.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #292929; font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Spesso, per ciò che riguarda lo yoga, anziché studiare i testi, confrontando il più possibile varie interpretazioni e traduzioni, tentiamo di adeguare le parole e gli insegnamenti dei maestri alle nostre credenze o, peggio, mettiamo la firma di quei maestri in calce alle nostre riflessioni.</div></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #292929; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #292929; font-family: inherit;">Altre volte, parandosi dietro lo scudo della devozione, abbracciamo una particolare interpretazione senza prenderci la briga di controllare cosa davvero avesse detto quel tal maestro o cosa ci sia scritto nel tal testo originale (cosa che in tempi di internet e vocabolari on line, sarebbe piuttosto agevole, basterebbe "un clickino").</span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;">Non so se questo sia un bene o un male.</div></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #292929;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><span style="background-color: white; color: #292929;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Di certo alcune credenze moderne si sono ormai sostituite alle verità storiche e se Yogi e Maestri del passato sentissero quanto oggi si racconta di loro probabilmente stenterebbero a riconoscersi, o magari si sbellicherebbero dalle risate.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="background-color: white;"><div style="color: #292929; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le credenze più diffuse riguardano, appunto, l'alimentazione e la sessualità dei maestri e degli yogin antichi:</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #292929;">per la maggior parte dei praticanti di yoga la dieta vegetariana o vegana e l'astinenza o la continenza sessuale sono condizioni imprescindibili per raggiungere la <i>Realizzazione</i>, la </span><i style="color: #292929;">Quiete </i><span style="color: #292929;">(con la Q maiuscola) o comunque una superiore consapevolezza. poi vai a leggere le biografie dei maestri, i racconti puranici, o gli inni dei veda e ti scontri con storie di scorpacciate di carne e pesce, sbronze epiche,</span><span style="color: #292929;"> amori clandestini e figli illegittimi...e cominci a farti delle domande.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #292929; font-size: 20px; text-align: justify;"><br /></div></span>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-38457917992137757942023-03-12T09:26:00.001-07:002023-03-12T09:28:05.097-07:00Il Re, i Ciechi e l'Elefante<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30moB9dBO_nY0yQ90YuXlzycBtpDEL-C5w1NAi5tRJSEUsjXMUCkfb6yc4Lvw4IifzjAc3aqHViueC4j2defgiPSUKugMTT-M1J8ksO6WZpoaBsDHVmazwrOmeaRrAhOg_Fk8Ze7eMWLTL478gpNwmdfocQcdHaar6b3AOSyFmTmdiCrddGw93P45/s800/Medieval_Jain_temple_Anekantavada_doctrine_artwork.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="587" data-original-width="800" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30moB9dBO_nY0yQ90YuXlzycBtpDEL-C5w1NAi5tRJSEUsjXMUCkfb6yc4Lvw4IifzjAc3aqHViueC4j2defgiPSUKugMTT-M1J8ksO6WZpoaBsDHVmazwrOmeaRrAhOg_Fk8Ze7eMWLTL478gpNwmdfocQcdHaar6b3AOSyFmTmdiCrddGw93P45/w640-h470/Medieval_Jain_temple_Anekantavada_doctrine_artwork.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 105%;">Nel <i>Canone<a href="https://www.canonepali.net/"><span color="windowtext" style="text-decoration: none; text-underline: none;"> </span><span color="windowtext">Pāli</span></a> </i>- precisamente in <i>Udana
6.4, Titta Sutta </i>- Buddha racconta la parabola dei “<i>ciechi e dell’elefante</i>”.
Si tratta di una storia che ha decine di versioni diverse, ma l’originale
dovrebbe essere questa<a href="#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a>:<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 17pt; margin: 12pt 0cm 12pt 35.4pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-size: 11pt;">Una volta, a Savatthi, il re che chiese ad un servitore di riunire
tutti i ciechi dalla nascita e di far toccar loro parti diverse di un elefante
dicendo «<i>questo è un elefante</i>».<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 17pt; margin: 12pt 0cm 12pt 35.4pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-size: 11pt;">Il servitore riunì tutti i ciechi di Savatthi e ad alcuni fece toccare
la testa dell’elefante, ad altri la proboscide, ad altri ancora la coda e così
via, dicendo «<i>questo è un elefante</i>».<o:p></o:p></span></p>
<p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: white; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 17pt; margin: 12pt 0cm 12pt 35.4pt; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: 11pt;">Allora il re andò
dalle persone cieche e disse loro : «<i>Ora che avete visto l’elefante ditemi a
cosa somiglia</i>».<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 17pt; margin: 12pt 0cm 12pt 35.4pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-size: 11pt;">I ciechi che avevano toccato la testa dell’elefante dissero che
somigliava ad una brocca d’acqua; quelli che avevano toccato la zanna dissero
che somigliava ad una lancia, quelli che avevano toccato la zampa dissero che
somigliava ad una colonna e così via.<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; line-height: 17pt; margin: 12pt 0cm 12pt 35.4pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-size: 11pt;">Dopo un po’ gridando «<i>L’elefante è così, non è così…</i>» i
ciechi cominciarono a litigare e a prendersi a pugni. Ciò rendeva felice il re.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">Come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>molte
delle storie narrate dal Buddha la parabola dei ciechi e dell’elefante si
presta a molte diverse interpretazioni. Di certo l’elefante è il <i>dharma</i>
(<i>dhamma</i>), e i <i>ciechi</i> sono i filosofi, i brahmani e gli asceti che,
pur avendo solo una visione parziale, relativa della realtà difendono le
proprie credenze e attaccano quelle altrui gridando <span style="color: black;">«<i>Il
dhamma è così, non è così…</i>».<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">La verità fondamentalmente è sempre
soggettiva, perché dipende dalla nostra percezione, dal nostro punto di vista e
dalla nostra capacità di comprensione; difendere le proprie opinioni come se fossero
veramente importanti è impresa inutile oltre che sciocca, e ancora più sciocco
è attaccare qualcuno che ha punti di vista diversi dal nostro, perché, nella
maggior parte dei casi, sarà convinto di essere nel giusto, anzi sarà nel
giusto: il cieco che tocca la zanna dell’elefante non mente quando afferma la
somiglianza tra l’elefante ed una lancia ed il suo dire non è errato, è solo “relativo”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">La morale della storiella - che viene svelata
dal Buddha stesso nei versi successivi (Udana 6.4, 6.5, 6.6, Tittha Sutra) - è
assai chiara, ma c’è un dettaglio che non comprendo: perché la lite tra
ciechi/brahmani rende felice il re?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">E cosa potrebbe mai rappresenta questo
sovrano che gode dell’ignoranza di<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>brahmani e filosofi?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">Un sorriso, <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Palatino Linotype",serif; font-size: 12pt; line-height: 105%;">P.<o:p></o:p></span></p>
<div style="mso-element: footnote-list;"><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 10pt; line-height: 105%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Mangal; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a> <a href="https://www.canonepali.net/udana-6-4-tittha-sutta-varie-sette-1/">https://www.canonepali.net/udana-6-4-tittha-sutta-varie-sette-1/</a>
<o:p></o:p></p>
</div>
</div>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-73536259675076396302023-02-27T08:18:00.002-08:002023-02-27T08:18:55.241-08:00Maria Maddalena, Sophia e la Prostituzione della Carne<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8VGjTwUh2niro5dX4_dYqQooecaEWPPym4ROs9I-R8KB2fb74-1_2mkHgsq6uhRbEc-suCDkNvRp_ECvYk8Ebz78u1xarem8vGJqMM_wPOmTypf2dF3ZvrZAwf61X1WElhaoMSRWS70Q7SHXNgiQbwmcV9Ems8u4pwMpFWYdIJz0avRd5uBmADYDI/s1052/73bec53fb849692b75c6e04327a7e3d3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1052" data-original-width="868" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8VGjTwUh2niro5dX4_dYqQooecaEWPPym4ROs9I-R8KB2fb74-1_2mkHgsq6uhRbEc-suCDkNvRp_ECvYk8Ebz78u1xarem8vGJqMM_wPOmTypf2dF3ZvrZAwf61X1WElhaoMSRWS70Q7SHXNgiQbwmcV9Ems8u4pwMpFWYdIJz0avRd5uBmADYDI/w528-h640/73bec53fb849692b75c6e04327a7e3d3.jpg" width="528" /></a></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Che Maria Maddalena sia la "Sposa di Cristo", come diceva Dan Brown, la "discepola più amata dal Signore", come dice l'attiuale chiesa cattolica, o la "Mater Mundi", come dicevano gli gnostici, nell'arte viene sempre raffugurata come una giovane donna dai capelli rossi, per lo più nuda e in atteggiamento provocante.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">In un'opera attribuita a Leonardo e relativamente poco conosciuta in Italia, la Santa vestita di rosso, viene rappresentata nell'atto, forse, di rivestirsi dopo un <i>intercorso amoroso; </i>Maddalena mostra generosamente il seno, ha il pube appena velato e si volge, con uno sguardo pieno d'amore, alla propria sinistra ("<i>verso il suo sposo Gesù</i>", direbbe sicuramente Dan Brown).</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 18.6667px;">La "Maddalena dal vestito rosso" può sembrare osè, ma rispetto ad altre rappresentatazioni è addirittura casta; quella di Hayez, ad esempio è completamente nuda, con i peli del pube neri in bella mostra, ed ha in mano un crocifisso la forma e la posizione del quale imbarazzano i critici d'arte da quasi due secoli.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZavywJS1I-B7v-bb5Zm0swBz0MmfUOTqy7mSWTb8uG0pSXooSBEBeBmwuiAoTKy5_QscXWV8rd0_HlWec9kUaubpBXtJG_PO1y4w3I_bUVz2MvkCdXOglSSSu3P4O2jIoQGPZ5ifLMlUkcfLS723huibTAprtX1bJFqzeyaqQsrMBMw5YVauZRHhW/s650/2mariamaddalena.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="650" height="502" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZavywJS1I-B7v-bb5Zm0swBz0MmfUOTqy7mSWTb8uG0pSXooSBEBeBmwuiAoTKy5_QscXWV8rd0_HlWec9kUaubpBXtJG_PO1y4w3I_bUVz2MvkCdXOglSSSu3P4O2jIoQGPZ5ifLMlUkcfLS723huibTAprtX1bJFqzeyaqQsrMBMw5YVauZRHhW/w640-h502/2mariamaddalena.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 18.6667px;">L'ipotesi che Maria di Magdala fosse la sposa di Gesù, a giudicare dagli indizi rintracciabili nei vangeli sinottici e soprattutto nei vangeli apocrifi, sembra più che plausibile, e che una sposa faccia l'amore con il suo sposo è certamente cosa normale, ma viene da chiedersi quale sia il motivo per cui viene raffigurata in pose tanto provocanti da alimentare il falso mito della Maddalena prostituta, dalla cui bocca - Luca 8;3 - sarebbero usciti sette demoni.</span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 18.6667px;">Si tratta appunto di un mito: la presunta storia d'amore tra Maddalena e Gesù, così come, in genere, i fatti narrati dai vangeli non trovano conferme in nessun documento che non siano le leggende popolari o i vangeli stessi;</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 18.6667px;">I vangeli tra l'altro, prendendo in esame solo i quattro sinottici, sono pieni di incongruenze e bizzarrie che, se li volessimo considerare documenti storici, sarebbero decisamente inaccettabili. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 18.6667px;">Se però considerassimmo la possibilità che gli eventi narrati da Luca, Marco, Matteo e Giovanni siano simbolici la faccenda prenderebbe tutt'altra piega; prendiamo ad esempio la storia dei "sette demoni" che escono dalla bocca della "peccatrice": il numero 7 ha molteplici significati: per gli gnostici è legato ai sette pianeti dell'astronomia antica identificati con i sette Arconti, strumenti e complici del "malefico" demiurgo nella crezione e nel mantenimento della Manifestazione.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 18.6667px;">Se così fosse, se i "sette demoni" del vangelo di Luca fossero i sette Arconti - identificati con Sole, Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere e Saturno - </span><span style="font-size: 18.6667px;">la presunta storia d'amore tra Cristo e Maddalena assumerebbe un significato completamente diverso e capiremmo, probabilmente, i motivi che hanno spinto generazioni di artisti a rendere Maria di Magadala tanto seducente e carnale.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX_fx1Ka7uXlt9ORKMY9WLd4Th0Q9kwmmSmWou7t5EtimBMdseAoPHchsJPtd1wx4hHftcau1EbhSi3YJvo6hO8bK1zHd_CtxNeEBE76SVHDEFT5hVLQF0WxDmys8LyAx6TnsgkQnQs-tiSO2SyBje_BQ0Oq6Yy-vKvfEEG1OQtr7t6anX8l02CjzV/s3200/Lefebvre,%20Jules%20Joseph_dM597i.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2084" data-original-width="3200" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX_fx1Ka7uXlt9ORKMY9WLd4Th0Q9kwmmSmWou7t5EtimBMdseAoPHchsJPtd1wx4hHftcau1EbhSi3YJvo6hO8bK1zHd_CtxNeEBE76SVHDEFT5hVLQF0WxDmys8LyAx6TnsgkQnQs-tiSO2SyBje_BQ0Oq6Yy-vKvfEEG1OQtr7t6anX8l02CjzV/w640-h416/Lefebvre,%20Jules%20Joseph_dM597i.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt;">Maddalena, come molte donne vere o immaginarie dell'antichità, come Elena di Troia, sarebbe l'incarnazione dela Sophia e non potrebbe essere altro che una prostituta.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt;">Il pensiero gnostico, decisamente dualistic, contrappone il mondo perfetto dello Spirito a quello, della materia, fonte di dolore e perdizione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nel mondo spirituale le anime, identificate inizialmente con le stelle del firmamento, sono in unità con
un dio (<i>theos</i>) assoluto e inconoscibile, detto anche “<i>Uno</i>”, “<i>Monade</i>”
o “<i>Aion Teleos</i>” (Eone Perfetto).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nel mondo materiale, creato da un malvagio “<i>Demiurgo</i>”,
detto anche <i>Yahweh</i> o <i>Yaldabaoth</i>, le anime sono invece prigioniere del
corpo fisico e, condannate ai piaceri della carne, si allontanano sempre più
dal “Regno di Dio”. L'esilio sulla terra della anime pure avrebbe come scopo il mantenimento della Manifestazione, grazie alla catena delle rinascite.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Il Demiurgo gnostico - poi identificato con il
diavolo nel cristianesimo, è nato per sbaglio. </span><span style="font-size: 14pt;">Nella complicata cosmogonia gnostica la Monade
– l’Uno, Dio, che comprende anche una parte femminile detta </span><i style="font-size: 14pt;">Ennoia </i><span style="font-size: 14pt;">(Pensiero)
o </span><i style="font-size: 14pt;">Charis</i><span style="font-size: 14pt;"> (Grazia) – concepisce delle coppie di “Eoni” o emanazioni,
l’ultima delle quali è quella formata da </span><i style="font-size: 14pt;">Logos</i><span style="font-size: 14pt;">, “Pensiero e Parola”, detto anche Cristo, e “</span><i style="font-size: 14pt;">Sophia</i><span style="font-size: 14pt;">”,
“Sapienza”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Un giorno non si come né perché, Sophia “turba
il Pleroma” - l’insieme dei poteri divini che abbiamo definito mondo spirituale
– e genera il Demiurgo, il quale a sua volta genera, attraverso sette “<i>arconti</i>”
– sette angeli rappresentati daii sette pianeti dell’astrologia antica - il
mondo materiale in cui le anime sono ridotte in schiavitù.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Sophia si arrende alla
materia, si "prostituisce", ma riesce a instillare negli esseri umani una “scintilla di
conoscenza” chiamata “<i>pneuma</i>” - che si potrebbe tradurre con “soffio
vitale” – assimilabile allo Spirito Santo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nella sua assoluta bontà l’Uno invia quindi
sulla terra il Logos cui è affidato il compito della redenzione di Sophia,
tramite, per così dire, l’attivazione del “<i>pneuma</i>” instillato negli esseri umani
al momento della creazione. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Ecco quindi che la “salvazione” - ovvero la
consapevolezza che l’adesione al mondo grossolano e la ricerca dei piaceri
materiali portano alla dannazione - si attua attraverso “una trinità”, intesa
come il primo Eone – il Padre – e le sue emanazioni Logos – il Figlio - e la
redenta Sophia – la “Mater Mundi” - che sono appunto “emanazioni dell’Uno e di
Ennoia e quindi non sono diverse dall’Assoluto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nonostante si sia poi sostituita Sophia – che
permane nella teologia cristiana come Santa Sophia - con lo Spirito Santo – il
Pneuma - la dottrina cristiana della trinità riflette in origine la concezione
gnostica:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">l’Uno è il Padre, Logos, il figlio, è il Cristo
e Sophia è lo Spirito Santo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">La quantità di pneuma che Sophia, aveva
instillato negli esseri umani nel momento della caduta, non è uguale per tutti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Alcuni definiti “pneumatici” sono già in
“identità con il pneuma”, per cui arrivavano alla salvazione, ovvero alla
conoscenza, naturalmente;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Altri, definiti “psichici”, devono invece
passare attraverso un cammino di purificazione che prevede l’astinenza
sessuale, pratiche ascetiche e una serie di riti magici definiti “Misteri”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Infine c’erano gli “illici”, in totale identità
con il mondo materiale, esseri troppo materiali per essere salvati, per i quali
non c’era altro da fare che provare compassione e sperare in un miracolo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Queste tre categorie – pneumatici, psichici e
illici - di esseri umani verranno poi rispecchiate nella concezione dantesca di
Paradiso, Purgatorio e Inferno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Nel pensiero gnostico la “caduta” di Sophia, il
suo perturbare l’ordine del Pleroma, viene rappresentata con il suo incarnarsi
in una donna bella e attraente, spesso una prostituta, che deve essere
risvegliata dalla manifestazione del Logos, il Cristo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Cristo in realtà, per gli gnostici, scende a
redimere non l’umanità, ma Sophia e i due, insieme sono responsabili della
“salvazione” dell’essere umano, del loro portare le anime dei mortali a ricongiungersi
con l’Uno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt;">In quest'ottica simbolica, i fatti narrati dai vangeli, sia sinottici sia apocrifi, assumono valenze e significati diversi da ciò che conosciamo e soprattutto più "logici".</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt;">Nella creazione del cristianesimo come
religione universale i simboli sono stati mutati in carne, trasformati in persone in carne
ed ossa per rendere possibile la comprensione della dottrina a vari livelli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Cristo viene identificato con Gesù, che
probabilmente è il frutto dell’elaborazione delle vite di vari personaggi
realmente esistiti in un periodo che va dal regno di Erode il Grande alla
rivolta di Simone figlio della Stella.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Quanto a Sophia, che nel corso dei secoli verrà
identificata con Elena di Troia, con la “Prostituta”, anche lei di nome Elena,
riscattata da Simon mago, e con le varie muse dei fedeli d’amore – Beatrice di
Dante, Giovanna di Cavalcanti, Laura di Petrarca ecc. – per gli gnostici cristiani è Maria di Magdala.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Se i pittori di tutte le epoche la dipingono
con i lunghi capelli rossicci e il corpo nudo, in pose al limite dell’oscenità,
è perché la considerano incarnazione di Sophia, involontaria creatrice del
mondo grossolano – quindi prostituitasi alla materia - e, una volta redenta,
portatrice della salvezza insieme al Logos-Cristo che è uno con lei.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%; mso-ascii-font-family: Garamond; mso-hansi-font-family: Garamond;">Gesù, aspetto fisico del Cristo, e Maddalena
non sono quindi personaggi storici, ma rappresentazioni di una complicata
teologia, sviluppatasi a partire dal giudaismo ellenistico.<o:p></o:p></span></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7978020806127869238.post-45192535449467234462023-02-14T00:33:00.001-08:002023-02-14T00:34:42.054-08:00L'Ego e la Perla<p class="Standard" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXeAdGcdrPOawpMjOwEZYHR4RXbvqfjQOIXTii0dkGitFfbtoOve1ixWhGBai3Sk7P4HYt1i421sX2Q8krY0SVIQET0GNiu8dMvC8iyPJf59yXUsBkCtQmit-jfxIHlbqHoILtBYR6gAu7MBjCtrTKegNNuerEeg_dx2JyXPoWc1fXhBiBBNJvPyAW/s309/397a6210e593a29571168acdab4b40cd.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="236" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXeAdGcdrPOawpMjOwEZYHR4RXbvqfjQOIXTii0dkGitFfbtoOve1ixWhGBai3Sk7P4HYt1i421sX2Q8krY0SVIQET0GNiu8dMvC8iyPJf59yXUsBkCtQmit-jfxIHlbqHoILtBYR6gAu7MBjCtrTKegNNuerEeg_dx2JyXPoWc1fXhBiBBNJvPyAW/w489-h640/397a6210e593a29571168acdab4b40cd.jpg" width="489" /></a></div><br /><span style="font-size: 14pt;"><br /></span><p></p><p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">La genesi di una perla è un processo su cui si dovrebbe riflettere,</span></p><p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">All'inizio c'è
un'infezione: un parassita, un pezzo di conchiglia, un grumo di sabbia che si infilano nella carne del mollusco.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Per limitare i
danni l'animale avvolge l'intruso
in decine di strati di madreperla, e dà
loro forma sferica, forse perché più
facile da espellere, e questa sfera, frutto del tentativo del mollusco di difendersi dall'infezione, diviene per noi, infinitamente più preziosa di un fiore che sboccia o di un frutto maturo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Il guscio dell'ostrica potrebbe rappresentare l'aspetto esteriore dell'essere umano;</span></p><p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;"> </span><span style="font-size: 14pt;">la parte
molliccia, le due valve, l'interiorità; </span></p><p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 18.6667px;">i grumi di sabbia e i pezzi di conchiglia sono i contenuti psichici legati alle</span><span style="font-size: 18.6667px;"> </span><span style="font-size: 18.6667px;"> emozioni negative (i "cinque veleni" del Buddhismo tibetano);</span></p><p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 18.6667px;">l</span><span style="font-size: 14pt;">a perla, infine va a rappresentare ciò che potremmo definire, forse, "Ego".</span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">La perla non può
esistere senza l'ostrica, mentre l'ostrica sarebbe</span><span style="font-size: 14pt;"> </span><span style="font-size: 14pt;">ben felice di starsene a guazzetto senza
infezioni. </span><span style="font-size: 14pt;">ma si può pensare ad un essere umano privo di Ego?</span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;"> </span><span style="font-size: 14pt;">er la Psicanalisi, la situazione è più complessa e la “perla” della</span><span style="font-size: 14pt;"> </span><span style="font-size: 14pt;">personalità viene suddivisa in tre strati</span><span style="font-size: 14pt;">:</span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="font-size: 14pt;">l'Es, il pantano interiore
dove galleggiano i contenuti psichici rimossi; </span></li><li><span style="font-size: 14pt;">l' Ego la parte conscia;</span></li><li><span style="font-size: 14pt;">il Super Io, il “gendarme” che argina e reprime gli impulsi vitali
dell'inconscio.</span></li></ul><p></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">L'essere umano di
Freud rassomiglia a un campo di battaglia: da un lato le forze primordiali,
scure e possenti come i <i>Dānava, </i>dall'altro i protettori dell'ordine e
della legge, chiari e luminosi come i <i>Deva, </i>in mezzo, a beccarsi
bastonate da una parte e dall'altra, il nostro piccolo <i>io.</i><o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">In teoria non c'è
partita: le energie dell'Es sono la natura stessa, l'incredibile potenza che
muove stelle e oceani mentre il Super Io
da solo non riuscirebbe neppure a
soffiar via una foglia morta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">In pratica il
gendarme, con la scusa del potere destabilizzante del desiderio, non solo ci convince
che è giusto reprimerlo, ma cancella
dalla memoria gli eventi che potrebbero farci nascere dubbi in proposito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Non so se i
meccanismi della rimozione abbiano a che fare con i “cinque veleni” del
buddismo, ma il fenomeno del Super Io, per come lo descriveva Freud, è comunque
intrigante.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Dall'educazione,
con le sue dinamiche di punizione e
premio scaturirebbe una specie di entità sovrannaturale, un Dio personale che
divide le cose in bene e male e con il
suo ditone, ti indica un modello ideale, un te stesso bello, bravo e buono
secondo i parametri dell'ambiente in cui vivi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Più ti avvicini
all'ideale e meglio stai.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Se ti ci allontani
provi angoscia, vergogna, paura.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">La pratica dell'<i>Ydam</i>,
l'assorbimento quasi fisico di una forma
che incarna tutto ciò che di bello e positivo riconosciamo in noi
stessi, fa piazza pulita del Super Io e, magari per un istante, ci mostra la
parte più antica di noi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="Standard" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">La reazione
immediata è di sollievo, ci sembra di essere uno con l'universo, con il cuore
straboccante di amore e comprensione verso tutto e tutti.<o:p></o:p></span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Poi, allentando la pratica, piano piano, i “parenti”, le abitudini mentali
di una vita, si re-infilano nel vuoto lasciato dalla meditazione e, chiamandoci
per nome, ci riportano <i>con i piedi per terra</i>.</span></p>Paolo Proietti Yogahttp://www.blogger.com/profile/05033384557477318643noreply@blogger.com0