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YESHE TSOGYAL

FUI LINGUA PER COLORO CHE NON AVEVANO VOCE "[....]Fui lingua, per coloro che non avevano voce,  così li ho condotti alla gioia.  E a coloro che temevano la morte concessi L'immortalità,  così li ho condotti alla gioia [...] E mi feci acqua e fuoco per lenire il calore bruciante e il freddo che gela dei perduti negli inferi. Mi feci cibo e acqua per i fantasmi affamati è Libertà dall'idiozia,  regola per le bestie prive di parola, Così li ho condotti alla gioia[...] Quegli esseri nati in terre selvagge, io li ho trascinati dalla barbarie alla gioia. Fui tregua dalla guerra e guerra per i demoni, così li ho condotti alla gioia. Protessi gli dei dalla caduta, così portai loro gioia. Ovunque vi sia spazio,ecco i cinque elementi. Ovunque vi siano cinque elementi, ecco le case degli esseri viventi.  Ovunque vi siano esseri viventi, ecco il karma e le impurità. Dovunque vi siano impurità, la mia compassione.  Io sono ovunque vi sia necessità degli esseri viventi.

L'ONDA E L'ACQUA

"L'anima e il cuore che hanno imparato a vedere non possono permettersi di abbassare lo sguardo" Givaudan-Meuros   La dimora di Tāra è un castello di diamante, con otto colonne, quattro porte e quattro archi che si aprono su quattro terrazze.  Nelle stanze risuona il suo mantra “Oṃ Tāre Tuttāre Ture Svāhā”.  Se si va a tradurre si rimane un po' delusi:  “Tāre” è il vocativo di Tara, “OH TARA!””  "Tu" sta per “pregare qui, ora”, per cui Tuttāre diventa "O TARA TI PREGO, QUI,  ORA”.  "Ture" è il vocativo di "Tura", che significa "veloce, disponibile, pronta”.  “Svāhā” sta per omaggio, preghiera.  Oṃ Tāre Tuttāre Ture Svāhā tradotto in italiano suona più o meno così:  “OM! OH TARA! O TARA TI PREGO QUI ED ORA. A TE, LA VELOCE, RENDO  OMAGGIO”.  Non è bellissimo, diciamoci la verità, ma in ogni mantra ci sono suoni e significati  nascosti.  “Ta “o “Tām”, ad esempio è il bija mantra di Tārā, il suo “suono seme”.  “Ra“o “Ram” è il suon

LA DEA MADRE IL FILO DI BISSO E LA PIETRA FILOSOFALE (prima parte)

" C'era una volta, tanti anni fa, così tanti che non si riesce a contarli, un regno senza nome, grande come il mondo.  Le città erano d'oro, i fiumi erano di miele e latte, e mille e mille uccelli colorati cantavano tra alberi sempre verdi.. La notte, donne e uomini si riunivano attorno ai fuochi sacri, danzavano e narravano le storie di Amba, madre saggia e amorevole dell'Universo e del suo sposo, Samba Sada Shiva, colui che è unito alla Madre per l'eternità. Non c'era malattia, né sofferenza, né morte, allora. Si invecchiava, certo,  ma poco lontano dalle città d'oro c'erano tre monti alti fino al cielo, e, in mezzo, il lago d'Amrita, grande come l'oceano. Un sorso d'acqua, e via!  dall'erba ingiallita sbocciavano fiori, e i rami secchi si gonfiavano di mille e mille frutti colorati " Mi sono sempre piaciute le favole. Quelle che preferisco sono quelle sull'età dell'oro.  Quelle che raccontano di

L'UNIVERSO MUSICALE - I SUONI INTERIORI

"Kamalo, da dove e per quale potere si poté creare un canto così bello? Né lo Yoga né il Tapas avrebbero potuto creare un canto di così buon auspicio [...]; è per la grazia di Samba Sada Shiva che si vede una luce dove neppure il sole può arrivare[...]. Si può andare facilmente ovunque, ma è molto difficile raggiungere questo luogo, dove Mahakaal è il Guardiano della Porta". Babaji di Haidhakhan - " Gorakhvani ". L'universo del Sanathana Dharma (la "Filosofia perenne" che sta alla base dello Yoga) è un universo pluridimensionale,  C'è una dimensione fisica, grossolana [che corrisponde al nostro stato di veglia, e sul piano sottile ai sei chakra principali (perineo, genitali, ombelico, cuore, gola, punto tra le sopracciglia)] e una serie di dimensioni più sottili (8, in genere) sperimentabili dallo yogin dopo la "apertura del chakra dei mille petali", cporta d'accesso alla seconda dimensione, o prima dimensione spirituale.

PHURO! IL MANTRA DELLA QUINTA DIMENSIONE

" Non limitarti a praticare l'Arte: scardinane i segreti. Solo così otterrai la conoscenza per sfiorare il divino ". Ludwig van Beethoven Baul Devi scardinare i segreti dell'Arte per avvicinarti al divino, dice Beethovan. Strano verbo scardinare, mi faceva notare Andrea Pagano, I segreti  di solito, si svelano, si sussurrano, si confidano. Scardinare ha qualcosa di violento, di innaturale, quasi. Mi ha mostrato anche una foto, Andrea, rappresenta gli antichi ideogrammi cinesi per Musica e per Medicina.  Nel  primo sembra  di riconoscere un uomo che suona due tamburelli, immagine che torna identica nel secondo, con l'aggiunta di due tridenti con la punta in alto: Interessante, vero?  Sembra quasi che per i cinesi la medicina derivi dalla musica. anzi sia la musica con un qualcosa che conduce verso l'alto. O magari volevano intendere che la Medicina è Musica con un attenzione particolare rivolta verso il divino. Chissà. Appena ho letto