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RIFLESSIONE SULL' IO - AHAMKARA, L'EGO

ko'ham  e  na'ham.   chi  sono   io  (chi  io ?)  e non  sono   io  (non  io )  sono  le basi di un procedimento di riflessione (mananam) proposto da samkara nell'aparoksanobhuti.  la conclusione di questo ragionamento è un terzo "mantra": So'ham.  io   sono  Questo intendendo per questo L'essere.  vi  sono  quindi due diversi  io  per samkara: il piccolo  io , che solitamente in occidente definiamo EGo ed il "Grande  IO " ovvero l'essere.  La risoluzione dei contenuti psichici, la risoluzione delle guaine, la risoluzione dei nodi della conoscenza (granthi) di cui si parla nello yoga fondamentalmente equivalgono alla dissoluzione dell'Ego .  Ma cosa è l'Ego?  IO   sono  Paolo.  ma che significa?  anche Paolo di Tarso aveva questo nome.  e milioni di individui, considerando le varianti linguistiche come Paul , condividono con "me" il medesimo nome.  per definirmi dovrei aggiungere delle informazioni.  Io   sono  Paolo pad

IL JIVANMUKTA E LA VIA A RITROSO

jivan mukta  letteralmente proviene da  जीवन jīvana -  esistenza e  मुक्त mukta - affrancato dagli obblighi, sciolto. jivan mukta  è colui che è sciolto dagli obblighi dell'esistenza e dalle  jivanavrtti  ovvero la professione, il ruolo sociale, la famiglia ecc. Jivan Mukta  è anche colui che ha ricevuto la suprema iniziazione ( mahapurna diksa ) ed ha conseguito la  brahmajnana ,   o conoscenza del  Brahman. jivanmukta  è chi si identifica in  paramahamasa , l'oca cosmica, e può, solo lui, affermare  SO'HAM : " Io sono Quello ". Per giungere a questo stadio bisogna passare dal  sadhana .La parola  आचार्य ācārya significa invece precettore e nella filosofia tradizionale indiana indica colui che avendo portato a termine il percorso di un  आचार ācāra  (condotta di vita, costume, usanza, comportamento) può insegnare, a coloro che sono al suo stesso  livello coscienziale,  a portare a compimento il medesimo percorso di quel determinato stadio o livello. ve

HAMSA - IL CANTO DELL'ANIMA

"Contraendo l'ano si solleva vāyu dal mūlādhāra e per tre volte si va in cerchio intorno a svadhiṣṭhāna. Poi, passato maṇipūraka si attraversaanāhata , si controlla prāṇa in viśuddhi e finalmente, raggiunto ājñā poi avendo raggiunto Ajna, si contempla in brahmarandhra[...] e si diviene il senza forma[...] questo è quel paramahaṃsa [il Cigno Supremo]. [...]. Haṃ è il seme, sa è la śakti, so'ham è il kilaka [il pilastro]" Haṃsa Up. 3. हांस haṃsa è il cigno, simbolo dell'anima, del Brahman supremo e dell'illuminazione. Ma è anche il respiro, inteso come soffio vitale e, soprattutto, uno dei mantra più usati nelle kriyā, il "lavoro" di circolazione delle energie sottili che rende operativi gli āsana e le mudrā (NB. bisogna sempre fare attenzione al "genere" delle parole, perché non è per caso che la kriyā e lamudrāsono femminili e lo āsana è neutro: il "genere" delle parole, nello yoga si riferisce ai principi fondamenta

IL GURU UNICO - TANTRA E CRISTIANESIMO Seconda Parte

In ogni PERSONA DIVINA ed in ogni PERSONA UMANA esistono tutte e tre le attività/qualità:  PATERNITA' - ESSERE  FILIAZIONE - VITA  DONAZIONE PASSIVA - PENSIERO  ESSERE è DIVENIRE e la via  del  Karmayogin è quella di individuare l'ordine insito nel divenire e realizzare la corrispondenza tra macrocosmo e Microcosmo.  la VITA è ciò a cui il BHAKTI rende gioioso omaggio ad ogni istante.  Il PENSIERO è ciò a cui l'Jnanin aspira a giungere tramite i la Discriminazione.  Le tre IPOSTASI sono collegabili alle tre vie dello yoga (BHAKTI, KARMA, JNANA).  Se si parla dei tre marga e si usano i termini DI IPOSTASI E DI INDIVIDUO E DI PERSONA ragioniamo sempre nell'ambito  del  manifestato.  La Realizzazione non duale è oltre il manifestato.  Il MANIFESTATO include ciò che è FORMALE e ciò che è INFORMALE.  L'Assoluto metafisico Comprende sia ciò che è Manifesto (Formale ed informale, dal nostro punto di vista SAT) sia ciò che è immanifestabile (dal nostro punto di vista A