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IN RICORDO DI UN VAGABONDO DEL DHARMA

Ieri 17 gennaio, era un giorno particolare. A mezzogiorno, come il 17 gennaio di ogni anno, nella chiesetta di Rennes Chateau, nella Linguadoca, il sole giocando con i vetri antichi, disegna alberi e frutti di luce sull'altare. Si festeggiano molte cose il 17 gennaio, a Rennes Le chateau E si rammentano, col sorriso di chi non ha memoria, molti fratelli che, proprio in questo giorno, magari 100 o mille anni fa, hanno lasciato il corpo. Il destino si diverte così: a giocar con numeri e parole. Non si sa perché. Il 17 gennaio di tre anni se ne è andato P.D. uomo dai mille nomi, colui che per sette anni mi ha istruito all'advaita Vedānta. Rapporto burrascoso il nostro. Lui tradizionalista, io anarchico. Lui riservato e poco attratto dalla fisicità, io avvezzo al palcoscenico. Mi chiamava Teatrante, infatti, e voleva essere chiamato Autista. Diceva di non essere un maestro ( si arrabbiava se lo chiamavo così) e che il suo compito era di risvegliare i maestri. Era ap

ṢAḌAṄGAYOGA: LO YOGA DEL SESSO DI NĀROPĀ

Contestualizzare lo yoga, ovvero inserirlo nell'ambito storico e culturale in cui si è sviluppato, conduce spesso a fare scoperte sorprendenti. Durante le ricerche che hanno portato alla pubblicazione di Storia Segreta dello Yoga , ad esempio, ci siamo spesso imbattuti nello Ṣaḍaṅgayoga, o yoga delle sei membra, considerato da molti come l'autentico yoga tradizionale indiano. Lo Ṣaḍaṅgayoga è lo yoga, dei maestri medioevali, basato essenzialmente sull'utilizzazione dell'energia sessuale, e denominato da Gorakhnath " Haṭḥayoga" . Le "sei branche" - che i vari autori definiscono con nomi diversi pur rifacendosi ai medesimi concetti e tecniche - vengono divise talvolta in quattro fasi - Sevā, o “pratica devota”, Upasādhana, o “realizzazione inferio-re”, Sādhana, inteso come “realizzazione” e Mahāsādhana, o “grande realizzazione” - ragion per cui lo Ṣaḍaṅgayoga viene definito anche Caturaṅga (vedi ad esempio lo Haṭh