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LA STORIA DI ŚIVA E SATĪ - RE-INTEGRAZIONE DELL'ENERGIA MASCHILE

Brahmā, il Demiurgo aveva creato una moglie per il figlio Dakṣaprajāpati, Prasūti, e aveva affidato loro l’incarico di generare delle spose per gli dei, i guardiani delle direzioni e i saggi veggenti. Fu così che Kāma si sposò con Rati, la Passione, Agni con Svāhā, l’Offerta, e Candra, la Luna, con le ventisette stelle sorelle. Il Cosmo aveva ormai assunto la forma che ci è oggi familiare, ma giaceva in se stesso, immobile e inutile come un vascello nel deserto. Per far girare le ruote della Vita bisognava che Śiva uscisse dalla sua Quiete perfetta, arrendendosi alla Legge del desiderio. Ispirata da Brahmā, Prasūti pregò, insieme al marito, la Grande Madre dell’Universo, la implorò di scendere nel suo ventre in forma di donna, la supplicò di donare il cuore al Naṭarāja. - “ E sia!” - disse la Dea – “ ma ricordate: niente e nessuno dovrà mai mancarmi di rispetto! Niente e nessuno dovrà dimenticare, anche un solo istante, che io sono la Madre, la Signora degli Unive

LA DANZA DI ŚIVA - SIGNIFICATO DEL MANTRA DELLE CINQUE SILLABE E DELLA POSTURA DEL NAṬARĀJA - Formazione Yoga Citra 27-28 giugno

La parola शिव śiva in sanscrito non è il nome proprio di una persona, ma un aggettivo che significa “benigno”, “benefico”, “grazioso”. Talvolta il “dio col tridente” è chiamato anche शंभु śambhu , “il benefattore”, o शंभु शङ्कर śambhu śaṅkara , “il benefattore che dona la prosperità”, epiteti che testimoniano la gratitudine nei confronti di colui che ha insegnato lo Yoga, una serie di tecniche psicofisiche finalizzate alla salute del corpo, alla bellezza, alla longevità, e, infine, alla “Realizzazione” ovvero al definitivo affrancamento da quell’ansia di vivere che accompagna l’essere umano sin dalla nascita. Un’ansia provocata dalla paura della morte e della sofferenza, fisica e morale, provocata dalla coscienza dell’instabilità della condizione umana, sottoposta alle leggi dello Spazio (l’essere limitati in una forma fisica), della Conoscenza (intesa come perdita di quell’innocenza e di quella istintività che vengono invece riconosciute negli animali), della Passione (