Si racconta che le " Mani di Buddha " o " dodici posizioni di Da Mo ", siano il primo esercizio insegnato dallo Yogacharya Bodhidharma ( Da Mo in cinese) ai monaci del monastero di Shaolin . Si tratta di un esercizio apparentemente semplice che ha lo scopo di insegnare a percepire e utilizzare la circolazione delle energie sottili, articolato in una sequenza di dodici diverse posture in piedi in cui cambiando la posizione delle dita, delle mani, delle braccia e visualizzando il Qi come una corrente che esce dal palmo delle mani e/o dalle dita, si attivano i cosiddetti " 8 canali straordinari". Gli effetti dell'esercizio, soprattutto se rapportati alla relativa semplicità delle posizioni e dei movimenti di passaggio, sono impressionanti. Bodhidharma , 28° patriarca del buddismo cinese o C han (Zen in giapponese) rappresenta un po' l'anello di congiunzione tra lo yo
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