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I "CINQUE TERRITORI DELLA MENTE "SECONDO IL BUDDHISMO

  La parola samādhi , talvolta usata come sinonimo di dhyāna o jhāna , è intimamente connessa a prajñā , o conoscenza intuitiva. Per il buddhismo, “ prajñā è la luce e samādhi il lampo”, ad indicare che prajñā è la consapevolezza che illumina ogni istante di vita dell’Universo, mentre samādhi è, per così dire, “un momento di suprema consapevolezza”, la visione momentanea, non stabilizzata, della luce di prajñā. Nel buddhismo Theravada Samādhi e Prajñā , sono, assieme a Sīla (corretto agire), gli strumenti a disposizione del praticante per percorrere il “Nobile Ottuplice Sentiero”:   1.      Sīla , “corretto agire” (retta parola, retta azione, retta condotta di vita/sussistenza). 2.      Samādhi , “meditazione” (retto sforzo, retta presenza mentale, retta concentrazione). 3.      Prajñā “conoscenza intuitiva” (retta visione, retta intenzione).   Per arrivare alla meta finale, bodhi o Risveglio spirituale. Secondo il Canone Pāli il praticante deve realizzare otto

ORIGINI DELLO HATHAYOGA- LO YOGA ERETICO DEI GYMNOSOPHISTI DI ALESSANDRO MAGNO

  Le origini dello haṭḥayo ga , inteso come pratica psicofisica basata su un insieme di pratiche posturali e pratiche meditative, sono abbastanza misteriose.  Se vogliamo dare credito ai biografi di Alessandro Magno [1] si può supporre che lo haṭḥayoga , inteso come disciplina psicofisica basata su un insieme di pratiche posturali e pratiche meditative, prenda le mosse dalla tradizione dei gymnosophisti indiani del IV secolo a.C., identificati di volta in volta con i digambara jaina [2] , i monaci buddhisti [3] o con medici-maghi appartenenti ad una tradizione precedente alla “brahmanizzazione” dell’India [4] . Le notizie che abbiamo oggi sui gymnosophisti indiani provengono principalmente dal dialogo tra Alessandro e dieci gimnosofisti, accusati di aver organizzato la resistenza contro l’esercito macedone nella zona di Taxil [5] ( Tak ṣ aśilā तक्षशिला , in sanscrito). Alessandro aveva dichiarato di voler condannare a morte il primo di costoro che non avesse risposto corre