Nel mondo virtuale ai maestri e agli insegnanti di filosofia e di yoga, si sono sostituiti i meme di Facebook e di Instagram e i post, necessariamente brevi e conditi di immagini accattivanti e di perifrasi ad effetto, pubblicati da influencer(s) della spiritualità, che assumono rilevanza non per quanto dicono e scrivono ma per il numero dei follower(s). Non è una critica, la mia, ma semplicemente una constatazione. Il dare credito a questo o a quell'insegnamento scovato su internet porta da un lato all'aumento delle possibilità di informarsi - nel senso che proprio grazie ad internet se trovo una perifrasi ad effetto, ad esempio Sadhguru che racconta di un improbabile incontro tra Eraclito e Aristotele (vedi: https://isha.sadhguru.org/us/en/wisdom/article/stop-thinking-life ) ho la possibilità con un semplice click di andare a cercare notizie sui due filosofi greci - dall'altro porta ad un impoverimento del linguaggio e ad una banalizzazione del "Sapere". Un e
Formazione, Promozione e Divulgazione dello Yoga