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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Perchè Essere Infelici?

"Sotto l'albero di prugno., In attesa, Quan Yin, la Maestra della Gioia. Rosse come il frutto le sue labbra. Bianca come il fiore la sua pelle. Porgile la mano e sarà tua. Per sempre" L'infelicità è la cosa che più mi stupisce nell'essere umano. Soprattutto nei praticanti di yoga. La vita, la Dea, la Shakti o comunque la si voglia chiamare, è bella assai. Piena di spine, certo, come ogni rosa degna di tale nome, ma se ci si ferma un attimo, un attimo solo ( Kshana ) ad ascoltarla quando sta sbocciando, nello sguardo di due ragazzini innamorati, in una chiesa che ti si para davanti, improvvisa, nella primavera romana o nel canto notturno, in una lingua che non conosco, con cui una madre con la pelle che indovino assai più scura della mia fa addormentare la sua bambina, al piano di sopra, è difficile non amarla. L'incapacità di goderne è uno strazio. Nonostante le più dotte interpretazioni di Upanishad, la pratica incessante di mantra e asana, la let

LA PRIMAVERA E I FEDELI D'AMORE

 La Confraternita dei Fedeli d'Amore, attraverso il Sufismo (Ibn Arabi), riporta in Occidente la Via della Dea, il Tantra, e trasmette i suoi insegnamenti con la Poesia (Dante) e la Pittura (Botticelli) Per i Fedeli d'Amore la PAROLA non può che venire da Oriente, e la Parola, prima  manifestazione e determinazione  del suono/luce inudibile non è altri che la Dea. L'Iniziazione e la Realizzazione non sono concetti, riti o formule, ma due DONNE, due Entità diverse agli occhi del profano, la medesima Persona agli occhi dell'iniziato. Da noi,la Dea è la Luna: Selene o Artemide, che scende a donare il Piacere Senza Fine ad Endimione immerso nel sonno, e si rende invisibile ai suoi occhi di veglia, ma è anche la Primavera che muore al solstizio d'estate (o al primo plenilunio d'estate) per rinascere, come Venere dalle acque di Cipro al solstizio d'inverno. Botticelli dipinse la Primavera e la Venere a poca distanza di tempo , l'una dall'altra. La me