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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

LASCIARE LA PRESA: IL GIOCO DELLE MASCHERE

"Lasciare la presa, cioè l'impugnatura della spada, ha vari significati. Può voler dire vincere senza la spada. Può voler dire essere incapaci di vincere senza la tachi, è difficile descrivere questa tecnica."  Il dodicesimo giorno del quinto mese del secondo anno dell'era Shoho Shinmen Musashi  La  giusta azione  è "lasciare la presa" . Difficile da comprendere. Una storia che mi affascina e che forse può aiutare a capire cosa significhi "lasciare la presa"  è quella del "Nano cosmico" (  l'ho letta per la prima volta in un libro di Zimmer, " Miti e Simboli dell'India ") il nano cosmico, nato  dalla madre degli Dei, Aditi,  è  Vamana , quinto avatar di  Vishnu.   Nei Purana si  racconta che, un giorno, il "Narayana" viene svegliato dal suo sonno sul mare nero dell'inizio. Un  Asura,  un malvagio Re del Mondo, dopo aver  spodestato  gli dei  si sta appropriando dell'essenza vitale di tutti gli ess

UZUME, LA DEA DEL SESSO

All'inizio c'è il caos, e gli dei senza nome chiedono a  Izanagi  e  Izanami  , la coppia primordiale, di creare il mondo.  Izanagi  chiese a  Izanami : - "Com'è fatto il tuo corpo? "- E  Izanami  rispose: -" Il mio corpo cresce rigoglioso, ma una sua parte non cresce"-  -" Anche il mio corpo cresce "- disse  Izanagi  -"  ma c'è una parte che cresce in eccesso. Allora mi sembra giusto infilare la parte del mio corpo in eccesso nella parte del tuo corpo che non cresce, e così generare territori "- Izanami rispose: -" Sono d'accordo "-   Per lo  Shinto  il mondo nasce dall'incontro di due dei innocenti come bambini. Altri dei, senza nome, li creano sul "ponte fluttuante di prima dell'inizio" e loro  costruiscono una colonna, il pilastro dell'Universo ci girano intorno e fanno l'amore. Fu così che  nacquero la terra e l'acqua e le diecimila cose.  Tutto sembra andare per il m

IN ALTO LA DIMORA DEL FUOCO, IN BASSO LA DIMORA DELL'ACQUA

Nel Taoismo il pincipo divino , nell'atto del concepimento, si polarizza in  XING (HSING)  e  MING  che possiamo tradurre con  Essere  e  divenire .  性 xing , Essere, è formato dai segni: 心 xìn  che significa mente/cuore-mente percettiva. 竹 zhù  che significa "bambù". 手 shòu  che significa "mano", "artefice" (nel senso di persona scelta per un determinato lavoro) 一 Yì  che vuol dire "uno", "intero", "un".... 命 ming , divenire, ma anche destino, ordine, determinazione, è invece formato dai segni: 人 rén  che sta per "uomo", "persona", "gente". 一口 yikòu  che sta per "categoricamente", "decisamente" ecc. 中 zhòng  che significa "mentre", "dentro", "nel mezzo", "centro" e "Cina". I principi universali  xing  e  ming  corrispondono nell'individuo a due forze o spiriti detti  Hun  e  P'o . 魂 hún​  significa "

LA MENTE E I VELI DELLA DEA

"  [...] è meglio identificare l'io con il corpo che con la mente, perché il corpo può durare uno o due o cento anni, mentre quella che chiamiamo mente o pensiero o conoscenza  appare e scompare, in perenne mutamento. Come la scimmia che gioca nella foresta afferra un ramo e poi lo lascia per afferrarne un altro, così quella che chiamiamo mente, pensiero o conoscenza appare e scompare in perenne mutamento, giorno e notte [...]"  Shakyamuni -"Samyutta Nikaya" Per indicare la mente gli  yogin  tibetani usano tre parole diverse:  Séms ,  Yid  e  Lo  ( blo ). Tutto ciò che riguarda le capacità di immaginare, classificare, discriminare, il rimanere impressionati dagli impulsi esterni o al contrario essere distaccati, essere agitati, calmi, distratti ecc. è riferito a  Lo  che in sanscrito, nell'accezione moderna del termine, potrebbe essere tradotto con  Manas. yid  è invece l'intelletto puro, l'intuizione che arriva come una sc