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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

CITRĀ, LA DANZA DELLE STELLE

Saundaryalaharī ("Onda della Bellezza") è il testo base della Śrī Vidyā,   la pratica di mantra, yantra e meditazione legata allo Śrī  Yantra.  Si tratta di 103 versetti dei quali i primi 41 (considerati un testo a parte chiamato ānandalaharī, "Onda di Beatitudine") furono trasmessi oralmente da Gaudapada a Śaṅkara Bhagavatpāda e gli altri sarebbero stati aggiunti da Śaṅkara stesso.  I versi sono belli ed eleganti, ma le traduzioni occidentali, che tentano di restituirne l'afflato poetico, risultano spesso incomprensibili. Secondo alcuni le difficoltà di interpretazione nascono dall'uso di un linguaggio segreto, o gergale, una specie di codice, ma ritengo possibile,più semplicemente,  che  Gaudapada e Śaṅkara , rivolgendosi a degli yogin dell'epoca, diano per scontate la conoscenza di testi e di "tecniche operative" per lo più ignorate dai traduttori moderni. In occidente, e soprattutto in Italia,chi traduce dal sanscrito è q

IL NAZISMO DI JUNG, LA PSICHEDELIA E GLI ERRORI DELLA SINISTRA

Ho appena consegnato alla "Editora" (Francesca Pagano di Writeup Site) la bozza del mio ultimo libro, "Liberamente Schiavi";  un lavoro che nasce quasi per gioco, in risposta ad una domanda di quarant'anni fa: " Ma chi è che mette sul mercato l'L.S.D. ", ci chiedevamo negli '70 nei laboratori di chimica dell'I.T.I. di Livorno. Domanda, per noi chimici, tutt'altro che oziosa visto che sapevamo  come l'Acido Lisergico fosse estremamente difficile da sintetizzare e commercialmente poco remunerativo. Dopo 40 anni credo, anzi sono sicuro di aver trovato la risposta, ma non ne sono particolarmente felice. Anzi. Dopo aver studiato i documenti d'archivio (pubblici) della Sandoz (la Farmaceutica svizzera che per prima sintetizzò l'L.S.D.) le relazioni ufficiali di due commissioni d'inchiesta del Senato americano (consultabili su intrnet e scaricabili in pdf) e la biografia (anch'essa ufficiale) del più famoso spion

LA GRAZIA DELLA DEA E IL VELENO DELLA MORTALITÀ

" Non c'è più giorno per me, né notte. Ho ridato il sonno a Colei cui apparteneva. Ho mandato il sonno a dormire per sempre. Amo la Tua oscura bellezza il battito del Tuo cuore, i capelli arruffati, Ti amo e ti venero "                  (Ramprasad Sen) Il sorriso della Dea è la GRAZIA, l'energia sottile che muta la percezione. Ciò che vedi lo vedi con gli occhi della Dea.  Ascolti con le Sue orecchie.  Senti con la sua pelle. Il tuo corpo cambia, e così lo spazio. Ogni gesto si fa danza. Pare più morbido il corpo, fluido. Come acqua che scorre. Ogni gesto, ogni  āsana   sono preghiere dedicate alla Dea. La dimensione del Tantra è tattile.  Una carezza interiore, un fremito sotto-pelle. Abhinavagupta parla di effervescenza, la sensazione che milioni di bollicine di champagne tentino di uscire dai pori della pelle. Sensazione  tattile, ma dal tatto, dall'aria, Il sorriso della Dea si diffonde nel corpo e nella mente e s