Quando parliamo di sessualità sacra o di “tantrismo sessuale”, il nostro pensiero vola subito a misteriosi templi hindu affollati da esotiche danzatrici dalle vesti, poche, multicolori, o ascose grotte dell’Himalaya con giovani scarmigliate, snelle e sensuali che abbracciano teneramente guru baffuti col sorriso buddhico d’ordinanza. Mai e poi mai ci verrebbe in mente di associare i riti sessuali ai padri della chiesa cristiana o addirittura al misogino, si dice, san Paolo. Eppure almeno fino al quarto secolo o addirittura – secondo le pochissime fonti rintracciabili sull'argomento – fino all'XI secolo esisteva una corrente tra virgolette “tantrica” interna al movimento cristiano. A portare la sessualità sacra cristiana in occidente pare sia stato Simon mago, detto Faustus [1] che visse a Roma ai tempi di Claudio e Nerone e che, proprio per abitudine, sua e dei suoi discepoli, di praticare riti sessuali, verrà accusato di oscenità da Ireneo di Lione ed Ep
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