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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

I "PUNTI DI FATICA" - LA PRATICA DELL'EVACUAZIONE NELLO YOGA TANTRICO

Nella pratica della Trasformazione delle Energie Negative bisogna tener presente che se uno è intriso di rabbia e odio difficilmente la riconoscerà in sé stesso. L'acqua del mare non sa di essere acqua di mare. Proverà però sempre attrazione per la terra (le onde corrono a frantumarsi sugli scogli appena possono...) e da questo potrà indovinare la propria natura. Spesso, come per magia, le persone che ci stanno d'intorno sembrano diventare parti di noi. Si comportano come abbiamo imparato a comportarci nell'infanzia o, magari in vite precedenti(?), con gli stessi vizi, debolezze e modalità espressive. Naturalmente siamo noi che le vediamo cosi, non sono loro ad esserlo. È il fenomeno della proiezione, un fenomeno la cui conoscenza è fondamentale nel Tantra. È dalla consapevolezza della “Proiezione” che nasce la pratica dell’Evacuazione L’evacuazione è una delle cinque azioni fondamentali dell'essere umano. Ci sono cinque azioni, collegate ai cinq

TARKA E VICĀRA: MEDITAZIONE SU “TU SEI QUELLO”

Ormai gli incontri del lunedì sera su Patañjali a Madreterra (via Palestro 15, a Padova) sono diventati un appuntamento fisso. Trovo assai interessante il fatto che un gruppo, sempre più numeroso di persone, dopo una giornata di studio e di lavoro anziché passare la serata in un bar o sparapanzarsi davanti alla televisione, si riunisca per parlare di un filosofo morto più di duemila anni fa. Tra l'altro, fino ad ora, nessuno ha avuto degli attacchi di narcolessia. Molto interessante. Il prossimo lunedì parleremo della Logica vedanta e del samadhi sa vicāra, quello che segue è un estratto delle schede tecniche che distribuiremo. Om Adesh! La meditazione su Tat Tvam Asi è tecnica operativa. Vediamo in che consiste tale tecniche operativa. Ripetere per centinaia o migliaia di volte Tat tvam asi o Tu sei quello, forse produrrà qualche effetto, ma a leggere i testi della tradizione advaita (vedantasara, vivekacudamani ecc.) viene da pensare che si tratti di qualcosa di più

PATAÑJALI, LA PRATICA DEL SAMADHI

Tutti i lunedì sera, nella sede  di Madreterra a Padova, Laura ed io facciamo degli incontri di approfondimento  sugli Yoga Sutra insieme agli allievi della scuola di formazione Hathayoga&Mindfulness Citra che dirigo insieme a Chiara Mancini. Esperienza molto interessante, non credevamo che analizzare dei versetti in sanscrito  e discutere delle sottigliezze della filosofia indiana suscitasse tanto entusiasmo. Quello che segue è parte del materiale che abbiamo distribuito per il secondo incontro.   Un sorriso,  P. IL SAMADHI (I,17) Yoga Sutra I,17: “ Vitarka vichara ananda asmita rupa anugamat samprajnatah “ Traduzione di Raphael:  “La condizione di conoscenza è quella accompagnata dall'argomentazione, dalla deliberazione, dalla beatitudine dal senso dell'io sono.   Traduzione nostra: “[Quella particolare] condizione di coscienza/conoscenza ( saṁprajñāta [1] ) [che dà la possibilità di comprendere e trasformare] la forma materiale ( rup