Caro Maestro "X" -non preoccuparti, non dirò il tuo nome neppure sotto tortura - i due tizi della foto sono due saṃnyāsin appartenenti ad un antico lignaggio indiano, lo stesso del quale tu, con giustificato orgoglio, porti il nome. Quando, qualche anno fa ci siamo conosciuti, il tuo aspetto da orsetto buono, il tuo calore umano e la semplicità del tuo linguaggio mi hanno fatto subito simpatia : -" ma guarda come è alla mano questo maestro " - dissi a Laura, la mia compagna - " è così simpatico e disponibile !". A dir la verità avevo notato delle strane lacune e delle incongruenze nel tuo dire - nomi di posizioni assai bizzarri, errori nella pronuncia del sanscrito - ma, sai com'è, mi hanno insegnato che la mente di un illuminato o di un grande iniziato è insondabile per noi semplici praticanti, per cui passai sopra a quelle che rispetto alle tue doti umane, consideravo delle inezie, E così, negli anni seguenti al nostro incontro, ho ...
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