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Visualizzazione dei post da settembre, 2015
TANTRA LA VIA DEL SESSO Aldenia Edizioni Parte Prima -  Cap. VIII, " LA LUCERNA DELLO YOGA " www.aldenia.it info@aldenia.it 055 0134543 - +39 392 031 4742 VIII – LA LUCERNA DELLO YOGA Se vogliamo trovare la descrizione delle vere tecniche sessuali tantriche non dobbiamo cercare nel Kāmasūtra o in compendi sull’Arte Amatoria, ma nei manuali di haṭhayoga 1. Tra questi il più antico e il più diffuso è lo Haṭhayogapradīpikā che nella terza parte descrive , con una chiarezza devastante, le pratiche erotiche.Niente a che vedere con lo sfogo, divertito e divertente di Indrāṇī o con le evoluzioni acrobatiche degli amanti del Kāmasūtra: lo Haṭhayogapradīpikā (“la Lucerna dello Haṭhayoga”) parla esclusivamente di cosa fare, di come farlo e di quali effetti si debbano sperimentare.Le istruzioni sono così chiare e dirette che non lasciano spazio a nessuna interpretazione simbolica o allegorica. Per darne un’idea ho scelto alcuni versi particolarmente espliciti (tratti da

HATHA YOGA E QI GONG - UNA SOLA VIA

Secondo una leggenda  Nath  il taoismo sarebbe l'evoluzione degli insegnamenti portati in Cina dal mitico maestro di  Babaji Nagaraji ,  Boghanatha r  l'Alchimista , conosciuto dai cinesi con il nome di  Bo Yang . Non so se sia vero.  La mia impressione, nata dall'esperienza, visto che mi sono trovato a praticare sia lo  Hatha Yoga  che il  Qi Gong Nei Dan  per vari decenni, è che quando si approfondisce lo studio, le differenze tra le due discipline sfumino fino a svanire, lasciando intravedere un unico impianto di base, una sola filosofia, o scienza dell'essere umano.  Non sto parlando di sincretismo, ma proprio di un'unica disciplina. L'identità tra  Hatha Yoga  e  Qi Gong  non viene apprezzata perché  i fondamentali della pratica del  Qi Gong,  del  Taiji Quan  dello  Hatha yoga  (ovvero la percezione dei canali energetici e dell'energia che vi scorre) sono considerati da molti come punto d'arrivo. esercizio di qi gong wai dan Si

TANTRA LA VIA DEL SESSO - LA YOGHINI -Parte Prima Cap. IX

IX – LA YOGINĪ La Dea, e la donna che ne è incarnazione vivente, è onnipresente nel Tantra. Si respira il suo profumo ovunque, e, andando avanti nella lettura dello Haṭhayogapradīpikā si capisce che la protagonista assoluta delle tecniche sessuali è Lei, la yoginī. III.99 “La donna che raggiunta la maestria nelle Arti del Sesso, contraendo i muscoli sottili della vagina, risucchia lo sperma e trattiene i propri fluidi vaginali, è una yoginī “ La yoginī non è una semplice praticante di yoga. In sanscrito con la parola, neutra, yogin si indicano i praticanti di entrambi i sessi, yoginī, invece, è la Donna realizzata, capace di condividere lo stato di ānanda, beatitudine suprema, col suo compagno, che viene chiamato, a volte, kanthādhārin, che significa “Sposo dell’Amata” o “Sposo della Sacerdotessa”. La differenza di significato tra yogin e yoginī riflette le diverse caratteristiche e potenzialità dell’uomo e della donna. Nel corpo femminile, non solo i canali energetici sono più morb

IL SIGNIFICATO DI TAIJIQUAN

La prima fase dell'esercizio detto "Piccolo Circuito Celeste" o "Orbita Microcosmica" (una delle pratiche fondamentali del  Qi Gong ) consiste nel far "passare"l'energia  qi  dal  dan tien  (ovvero "campo rosso" o "campo di cinabro" , dove il cinabro è il mercurio rosso degli alchimisti)  all'osso sacro, passando attraverso i genitali, il perineo e l'ano. Per far circolare un qualcosa occorrerà prima sapere cosa si fa circolare. Lo so che sembra ovvio, ma ho visto che in alcne  scuole e  corsi di  Taijiquan  e di  Qi gong  si insegnano le "forme" e le sequenze di esercizi senza prima far percepire agli allievi la circolazione delle energie sottili. Se devo riempire una bottiglia con il latte dovrò sapere cosa è il latte. Se devo riempire una bottiglia con la benzina dovrò sapere cosa è la benzina. altrimenti mi troverò a versare del latte nel serbatoio dell'auto ed a mettere la benzina nel Biberon.

LA DANZATRICE DEL CIELO (Tantra - la via del Sesso; parte Prima; cap. X)

PARTE PRIMA Capitolo X  -  LA DANZATRICE DEL CIELO ” Abbiamo visto ( Ha ṭ hayogapradīpikā III, 99), che la donna deve allenare i muscoli sottili della vagina, per risucchiare nel suo corpo lo sperma e i liquidi vaginali. La prima cosa che viene in mente è il pericolo di gravI ḍ ānze indesiderate, ma pare che il rischio sia pressoché inesistente. La praticante di yoga tantrico ha una sensibilità, una conoscenza dell’apparato riproduttivo e delle fasi legate alle lunazioni tali da poter decidere quando e se rimanere in cinta. La gravidanza a seguito di un rapporto sessuale tantrico è cosa estremamente rara, e il bambino (bambina) nato in quel frangente è considerato un individuo eccezionale, uno  yoginībhū , generato da una  yoginī . A seconda delle fasi lunari vengono riconosciute 16 diverse condizioni della vagina, associate ai 16 suoni vocalici dell’alfabeto sanscrito, e ai 16 petali del  cakra  della gola. Come vedremo nel  sūtra  seguente il  legame tra suono, gola

QI GONG: LA POSTURA DI BASE E GLI OTTO CANALI STRAORDINARI

Postura di base:  1) spalle rilassate, gomiti bassi. scapole che si adagiano sulla schiena  (significa che non devono mai sporgere e devi sentirle basse all'altezza delle ultime costole). 2)I glutei bassi  ( significa che le lombari e l'osso sacro devono essere rilassati verso il basso). 3) Sospendi il sincipite  ( sincipite è il punto più alto della testa, sospendere il sincipite significa che i muscoli del collo devono essere allungati e rilassati, la testa in delicato equilibrio sull'asse cervicale  prova ad allenarti tenendo un libro o un bastone in equilibrio sulla testa ) .  4)  L'addome deve essere sempre rilassato  e il Dan tien inferiore (2° Chakra) va pensato in relazione con il punto in mezzo alle scapole.  5))  Gambe rilassate  (l'idea è di di tenere qualcosa di morbido tra le cosce), con  le ginocchia morbide (ma non troppo) e la linea della rotula che non deve mai andare oltre la linea delle dita del piede.   Il centro del ginocchio deve

ADVAITA VEDANTA: LE QUATTRO DIMORE DELL'ESSERE

Alzi la mano chi non ha mai avuto sogni o visioni di vite precedente. Alzi la mano chi non ha mai pensato,una volta nella vita, di essere stato cento o mille anni fa un re, un guerriero, una maga, un brigante o una prostituta. La maggior parte di noi crede nella re-incarnazione, la possibilità dell'individuo di vivere in epoche diverse e in corpi diversi, nell'ambito di un processo evolutivo definito karma. E tutti noi crediamo che Karma e re-incarnazione siano i pilastri delle filosofie orientali. In effetti è così, ma anche no . Per il Buddismo tantrico tibetano, ad esempio, in genere non ci si reincarna, ma si RINASCE. I re-incarnati autentici sono pochini, sono quelli che, riconosciuti come tali, vengono insigniti del titolo di Tulku. Ma in tutte le filosofie orientali, se si studiano con attenzione, il discorso della re-incarnazione è un tantino è più complicato di quello che si crede comunemente. Nel continente indiano si parla ad esempio di ALAYA, un gigantes

ADVAITA VEDANTA: LO YOGA DEL VERME ED IL PROBLEMA DEL LINGUAGGIO

Sarà che non mi interessavo più dell'argomento da qualche anno. Sarà che sempre più maestri neo advaita si avventurano in Italia, ma mi pare che l'interesse verso la filosofia di Shankara negli ultimi tempi si sia risvegliato. Nei simposi, nei forum di yoga, nelle conferenze e negli stage si parla sempre più spesso di Advaita Vedanta e si discute spesso di Jnana Yoga , Karma Yoga e di differenza trai vari " Marga " o sentieri. A volte vecchi e nuovi "esperti" azzardano anche delle interpretazioni, brillanti o bizzarre delle Upanishad o della Bhagavat Gita. Mi sembra una cosa buona e giusta, però vorrei però mettere in evidenza il problema del linguaggio... Lavoro sul corpo, pratico e insegno da quarant'anni e, naturalmente, sono molto più a mio agio con articolazioni, muscoli, sistema respiratorio che con le disquisizioni filosofiche basate sui testi ( o sulle interpretazioni dei testi fatte da altri...). Però dal 1996 al 2006 ho studiato con mo