Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

IL MITO DELLA GHIANDOLA PINEALE

  Nella cultura post new age la ghiandola pineale viene identificata con il terzo occhio delle divinità hindu e si ritiene che la sua “attivazione” porterebbe all’emergere di particolari poteri psichici ed alla cosiddetta “illuminazione”. Questa credenza, alimentata da una folta letteratura pseudoscientifica, nasce dalla errata interpretazione e dalla rielaborazione di teorie già ritenute infondate da Galeno [1] nel II secolo della nostra era. Galeno, riconosciuto come uno dei padri della medicina moderna, descrive la ghiandola pineale nel testo “ De usu partium ”, dove spiega, tra l’altro che il suo nome deriva dalla somiglianza, per forma e dimensioni, con un pinolo, e la riconosce come una delle ghiandole che, secondo le sue teorie, avevano la funzione di sostenere i vasi sanguigni. Prima di Galeno si credeva invece che la pineale regolasse il flusso dello “ spirito ”, ovvero ciò che oggi chiamiamo liquido cerebrospinale e che all’epoca si reputava essere una sostanza gassosa.