Quando si parla di visualizzazioni, nello Yoga, ci si riferisce spesso a pratiche "immaginative" simili a certe tecniche usate nell'esoterismo occidentale, nell'ipnosi di Erikson o negli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola: "sei a piedi di una collina, vedi gli alberi che si stagliano nel cielo azzurro, i raggi del sole filtrano trai rami disegnando una spirale ecc. ecc. ecc." Sono tecniche che hanno una loro funzione e sicuramente generano effetti positivi, ma credo sia interessante andare a leggere cosa intendevano gli antichi yogi per visualizzazione, nel gergo degli hathayogin lakṣya: Il termine lakṣya ( लक्ष्य ) significa letteralmente “ciò che deve essere visto o notato”, “ciò che deve essere preso di mira”. Nello haṭḥayoga indica sia tecniche di visualizzazione -ovvero il “disegnare nella mente ”oggetti, simboli e colori – sia la visione di effetti luminosi e forme che accompagna la pratica della concentrazione sugli ādhāra , 16 partic...
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