OM JŅANA DAKINI BAM HA RI NI SA SIDDHI HUM Se guardiamo con attenzione delle statue o dei dipinti di divinità indiane e tibetane noteremo che si assomigliano tutte, stesse facce, stessi simboli, stesse posizioni . Le possibilità sono due: 1)gli orientali non hanno molta fantasia. 2)Simboli e posizioni vogliono dire qualcosa. Ad occhio preferisco la seconda ipotesi. La statua o il dipinto, quando si parla di yoga, sono sia oggetti sacri (e/o alchemici, come nel caso dei tangka) dei manuali di istruzione. In altre parole ci invitano ad una pratica che non è solo contemplativa ma è anche fisica. Osserviamo alcune immagini di Dakin i (Le danzatrici del Cielo dello Yoga tibetano): A prescindere dal nome e dalle qualità hanno tutte le medesima posizione con la gamba sinistra piegata e la destra distesa. Questo Asana è detto ālīḍhāsana , dove आलीढālīḍha significa sia "LECCATO, LAMBITO CON LA LINGUA", sia "POSIZIONE DI TIRO CON L'ARC
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