Ieri 17 gennaio, era un giorno particolare. A mezzogiorno, come il 17 gennaio di ogni anno, nella chiesetta di Rennes Chateau, nella Linguadoca, il sole giocando con i vetri antichi, disegna alberi e frutti di luce sull'altare. Si festeggiano molte cose il 17 gennaio, a Rennes Le chateau E si rammentano, col sorriso di chi non ha memoria, molti fratelli che, proprio in questo giorno, magari 100 o mille anni fa, hanno lasciato il corpo. Il destino si diverte così: a giocar con numeri e parole. Non si sa perché. Ieri, 17 gennaio, è stato un giorno particolare. Ho ritrovato delle parole di 9 o 10 anni fa. Quasi non ricordavo di averle scritte. Sono parole che sembravano misteriose all'epoca e che oggi, inspiegabilmente, acquistano, solo per me, forse, nuova luce. Parlavo di un teatrante e di un autista, di teiere e fuochi colorati, di dialoghi insensati all'ombra di un bambù... Mi pare bello ripubblicarle qui, dove erano nate. Mi pare bello salutare i fratelli di 100
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