Il sanscrito, secondo il tantra, nasce in un luogo fuori dal tempo, chiamato “Isola delle Gemme”. Sull’Isola delle Gemme un dio senza nome, lo Sposo, chiamato talvolta “Ka” giace come morto, su un letto-altare. La Sposa lo osserva, immobile. Non ha ancora intonato il suo canto d’amore che, sappiamo, darà inizio alla manifestazione. Siamo nella dimensione senza tempo di prima dell’inizio: Lo Sposo Dorme, la Sposa Tace. Le sillabe non sono state ancora create quindi non ci sono i nomi e senza nomi non ci può essere né la coscienza dell’individualità né la conoscenza del mondo e delle cose. In questo fermo immagine che pare eterno improvvisamente accade qualcosa: Dai tre vuoti creativi della Dea, la Gola, la Vagina, il Cuore, escono tre suoni. Le onde dell’Oceano infinito, che fino ad allora scorrevano senza posa intorno alla dimora degli Sposi, l’Isola delle Gemme, si fermano, si scontrano tra loro, si innalzano per rituffarsi schiumando, nelle acque scure.
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