Per la filosofia indiana un fenomeno per essere considerato reale, degno di indagine, deve essere caratterizzato da tre "qualità": 1) अस्ति asti (Atto dell’esistere, Lui/Esso/Lei è). 2) भाति bhāti (Luce propria, Luce interiore, “effulgenza"). 3) प्रिय priya (Piacevole, amabile, amato, desiderato, voluto). Priya sta ad indicare la necessità di un fenomeno. Un oggetto esiste perché vi è necessità della sua esistenza , e la necessità è la possibilità di goderne. La Luce interiore, la Necessità e l'Essere di un fenomeno devono essere oggettivi. Una teiera “è” una teiera: c'è ( asti ) (ne ho una davanti in questo momento) ed è stata costruita in base ad un precisa idea ( bh ā ti ) che emerge dalla sostanziale identità tra forma e funzione. Se qualcuno affermasse che la teiera che ho davanti è un cappello lo si prenderebbe per un pazzo. Certo, si può dire che non c'è una necessità assoluta dell'esistenza di un
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