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LA MEDITAZIONE E LA FONTE DELLA VITA

Illustrazione di Laura Nalin A che serve la meditazione? Si è vero, scimmiottando i monaci zen si dice spesso che non serve a niente, anzi che non deve servire a niente, ma una finalità la dovrà pure avere, altrimenti tutti coloro che si iscrivono ad un corso di meditazione, o acquistano un manuale di meditazione dovrebbero essere dei deficienti. Se spilucchiamo un po' trai testi di yoga, Yoga Sutra ad esempio, si scopre che prima di meditare bisogna purificare una roba detta चित्त citta , oppure che meditare è lo stato in cui चित्त citta è purificata. Mappatura delle aeree celebrali durante la meditazione Volendo sapere a che serve la meditazione , il primo passo sarà, ovviamente, scoprire cosa significa citta. Usualmente viene tradotto con  "mente",  ma visto che io preferisco  trovare i significati da solo ( non perché non mi fidi, per carità, ma perché cercare di capire una cosa da soli può essere un buon metodo per allontanarsi dal pericolo dei

UOMINI E DEI - IL GRANDE INGANNO

Illustrazione di Laura Nalin Si dice spesso che l'Uomo è un Angelo caduto, o un Dio annichilito. Su questo tema affascinante si elaborano dottrine, si scrivono migliaia di libri, si fanno convegni e dibattiti. E se fosse il contrario? Se gli dei di cui ci raccontano i Veda e, in genere, tutti i libri cosiddetti sacri dell'umanità, fossero degli esseri in carne ed ossa? Un anno fa, più o meno, ho scoperto, per caso, che la maggior parte delle posizioni dello yoga, gli asana, sono in realtà costellazioni e asterismi. L'asana di Shiva Nataraja, ad esempio, indicherebbe la costellazione di Orione, o qualcuno, qualcosa, che secondo gli indiani era "disceso" da Orione. Procedendo ho fatto altre singolari scoperte. e mi sono convinto che la conoscenza dell'anatomia, della neurofisiologia, dell'astronomia dei creatori dello yoga fosse assai superiore alla nostra e quei creatori/inventori, non fossero esseri divini come li intendiamo noi, ma pe

VAYU, I CINQUE SOFFI VITALI

"....segue il prana che diviene: pràna, apàna, vyàna, udàna, samàna secondo le molteplici funzioni loro inerenti o secondo le modificazioni che subisce, come avviene per l'oro o per l'acqua." Samkara , vivekacudamani 95. Per pranayama (pranasamyama) di solito si intende una serie di esercizi di respirazione, ma non è proprio vero. Il Pranayama è una pratica alchemica. Ci sono 5 tipi di "venti" o "soffi vitali" dette pràna o vayu (dieci in verità, cinque minori e cinque maggiori, e ma qui tratteremo solo dei secondi) ognuno con proprie funzioni, ritmo e direzione. Vayu, il Dio vedico dei Venti Il "Vento" chiamato Pràna "domina" la zona che va dal naso al cuore ed è in rapporto con la parola ,il cuore ed i polmoni. E' caratterizzato da un ritmo alternato, una specie di doppia spirale su un piano orizzontale facilmente sintonizzabile con il ritmo respiratorio. Una delle sue funzioni è appunt

IL VENTO DEL DESIDERIO

Secondo lo Yoga i "GRANTHI", o "NODI DELLA CONOSCENZA", sono i punti di incontro dei principali canali energetici (NADI). Lo scioglimento o risoluzione di ognuno di questi nodi conduce ad una diversa consapevolezza del corpo e della realtà esterna. Per consapevolezza si intende l'identificazione dello yogin in una delle "GUAINE" (Kosha) che compongono il corpo umano. La risoluzione del primo nodo, Brahma Granthi (identificato con il glande/clitoride e riferito alla zona che va dal perineo all'ombelico) fa accedere alla consapevolezza della guaina delle energie o PRANOMAYAKOSHA La risoluzione del secondo nodo, o Visnù Granthi (identificato con il centro del petto e riferito alla zona che interessa Cuore, Polmoni, Timo) fa accedere alla consapevolezza della guaina della mente o MANOMAYAKOSHA. La risoluzione del terzo nodo Rudra Granthi (identificato con il punto tra le sopracciglia e riferito alla zona del tronco encefalico) fa accedere alla

KOSHA, I CINQUE CORPI DELL'ESSERE UMANO - KOSHA

Per lo Yoga i tre cancelli dell'energia, o nodi della conoscenza, o granthi, sono le porte di accesso allo stato definito "Realizzazione". Si dice che lo scioglimento (risoluzione) del Brahma granthi ( Piano di Mùlàdhàra, i primi tre cakra) rende consapevoli della Guaina (Kosha) delle Energie. Ma cosa sono le guaine? Per lo Yoga l'Essere Umano è costituito da cinque Corpi, o "Guaine", detti Kosha. Il primo è il corpo fatto di carne, ossa muscoli (Corpo Fisico) ed è detto, in sanscrito ANNAMAYAKOSHA, cioè Guaina (Kosha) Fatta di (Maya) Cibo (Anna) Il secondo è il Corpo delle Energie (Corpo Psichico) ed è detto PRANAMAYAKOSHA, cioè Guaina Fatta di Energia sottile (Prana) Il terzo è il Corpo della Mente (Corpo mentale, per alcuni Corpo delle Emozioni) ed è detto MANOMAYAKOSHA, Guaina Fatta di Mente (Manas) Il quarto è il Corpo dell'Intuizione (Corpo di Conoscenza o Corpo Astrale) detto BUDDHIMAYAKOSHA o VIJNANAMAYAKOSHA, Guaina Fatta d

LA SERIE RISHIKESH E LA LINGUA PERDUTA DEI VEGGENTI - IL MIO SECONDO LIBRO

Nel mese di maggio uscirà per le Edizioni Aldenia, il mio secondo libro, " Hatha Yoga, la lingua perduta dei Veggenti ",con la prefazione di Malcolm Bilotta. Nelle 200 e rotte pagine tratto vari argomenti: racconto dei miei primi contatti con l'India, negli anni '70, delle esperienze fatte in questi anni con Yoga.it e il Gruppo Yoga Vedanta, dei rapporti,, a volte sorprendenti tra l'astronomia/astrologia vedica e lo Yoga, ma il tema principale è la serie di Rishikesh o serie Shivananda. Si tratta  una coreografia, basata su dodici asana (ma esistono versioni anche a dieci asana, credo le citi Van Lisebeth , anche se, secondo gli studi che ho fatto, la serie di Rishikesh "deve" essere una sequenza di dodici posizioni... ), proveniente dagli insegnamenti dello yoga Himalayano, diffusa in Occidente da Sivananda e dai suoi allievi . La versione più famosa della serie Rishikesh è quella d i Swami Vishnudevananda , il discepolo che Shivan