" Da alcune migliaia di anni la donna è stata ridotta dall'uomo in uno stato di semi-schiavitù. Spesso ridotta ad un oggetto sessuale, è stata regolarmente esclusa dalla gestione del potere, Questo fenomeno, che coincide con la fine del culto della Dea Madre, ha prodotto una civiltà squilibrata fondata sulla violenza e sulla competizione, caratteristiche dell'universo maschile Se i valori fondanti della società fossero ispirati allo specifico femminile, e quindi alla dolcezza, al senso materno, alla "rotondità", ci sarebbero meno guerre, meno soprusi, meno razzismo ". Chi non è d'accordo alzi la mano! I danni della discriminazione sessuale sono sotto gli occhi di tutti, il maschilismo ha schiacciato per secoli le potenzialità creative delle nostre madri, sorelle e compagne, impedendo loro di partecipare al processo produttivo, imprigionandole tra le mura di casa, concedendo loro, nel teatro della vita, l'interpretazione di tre soli ruoli:
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