Tratto da "TANTRA LA VIA DEL SESSO", Edizioni Aldenia, parte III, cap. I. Dipinto di Laura Nalin “Il fuoco è il Cielo. Il sole è la legna che arde e i suoi raggi sono fumo. La fiamma è il giorno, le braci sono la luna e le scintille stelle. E’ in questo fuoco che gli dei sacrificano la fede.[.......] Il fuoco è la Donna. Il pene è la legna che arde e il desiderio che stordisce è fumo. La fiamma è la Sua vagina, l’unione è la brace e l’orgasmo la scintilla che ravviva. E’ in questo fuoco che gli dei sacrificano lo sperma. E’ da questa offerta che sorge la vita.” (Chāndogya Upaniṣad V, 4 - 8) Le varie fasi del Rito sono descritte in un testo vedico, il “Canto d’Amore” della Chāndogya Upaniṣad (XIII Khanda che sta più o meno per “ XIII CAPITOLO”). A dir la verità l’ho chiamato io, Canto d’Amore, in sanscrito è Sāman Vāmadevya. Sāman significa “ melodia”, “abbondanza”, “felicità”, “tranquillità”. Vāmadevya, vuol dire “riferito a Vāma
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