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TATTVASAMGRAHA - LO YOGA E IL BUDDISMO ESOTERICO

教外別傳  不立文字  直指人心)  見性成佛  " Una via al di là alle scritture.  Al di là dalle parole e dalle lettere.  Una via che punta dritta al cuore dell'uomo.  Che riconosce la propria natura si fa Buddha "  Quattro sacri versi di Bodhidharma (達磨四聖句) Bodhidharma  ( DA MO ) è il "PRIMO PATRIARCA DELLO ZEN", il monaco indiano (o persiano secondo alcuni) che ha introdotto il buddhismo in Cina. Bodhidharma è uno  yogacharya , un maestro di Yoga tantrico, ma è anche, secondo la leggenda, il fondatore dell' Arte marziale del tempio di  Shàolin , lo  Shàolínquán . A noi può sembrare strano uno Yogin buddista che insegna a fare la guerra, eppure le arti marziali che  chiamiamo  Kung Fu ,  Karate ,  Kendo  e via discorrendo hanno tutte a che fare con lo Yoga. Il primo patriarca creò un esercizio chiamato  " MANI DI BUDDHA" , o " dodici posizioni di DA MO" , una sequenza di movimenti, coordinati con il respiro, semplice semplice, che sviluppa u

HAUM - IL MANTRA NASCOSTO DELLA MANIFESTAZIONE

La mente corrisponde al  bija mantra OM . La parola al  bija mantra AH . Il corpo al  bija mantra HUM .  Oṃ ॐ  è l'inizio del canto rituale (il rito è la manifestazione) ed è il canto stesso. Per questo è detto  udgītha . Secondo la  Chāndogya Upaniṣad  ( I,1,5): " vāg evark prāṇaḥ sāma om ity etad akṣaram udgīthaḥ tad vā etan mithunaṃ yad vāk ca prāṇaś cark ca sāma ca " ovvero: La parola ( vāg ) è  ṛk  ( Ṛgveda , il libro degli inni), il  prāṇa  è  sāman  ( Sāmaveda ),  udgītha  è la sillaba  Oṃ .  Parola e  prāṇa  formano una coppia così come  ṛk  con  sāman . E ancora (I, 1, 8): " tad vā etad anujñākṣaram yad dhi kiṃcānujānāty om ity eva tad āha eṣo eva samṛddhir yad anujñā samardhayitā ha vai kāmānāṃ bhavati ya etad evaṃ vidvān akṣaram udgītham upāste " ovvero: Questa sillaba significa dire si.  Quando si vuole dire si a qualcosa si dice  Oṃ .  E  quello a cui si dice si verrà realizzato.  Colui che conosce questo venera  udgītha  come l

Senza Godimento non c'è Yoga

"yogo bhogāyate sākshāt  duṣkṛtam   sukritāyate  mokṣāyate hi samsārah kauladharme kuleśvar i"   (Kulārnava Tantra)   Per il Tantrismo lo Yoga è godimento sensuale [ yogo bhogāyate ] e il piacere trasforma il mondo empirico, l'esistenza terrena, in un luogo di liberazione. Per chi è abituato a pensare allo Yoga  come distacco e controllo delle passioni suona strano assai, ma se studiassero i primi canti dei Veda e le prime Upanishad si scoprirebbe che la realizzazione è la comprensione dell'identità di Essere e Divenire, di  Nirvana  e  Samsara,  diversi tra loro  "come il mare e l'onda". La natura dell'essere umano è  ānanda , beatitudine suprema, che coincide con la libera comunicazione tra ambiente interno (CITTA AKASHA) e Universo (MAHA AKASHA), ma c'è un qualcosa, un blocco, un limite una specie di peccato originale che ci impedisce di vivere pienamente. Al di là di tutte le teorie e le interpretazioni psicologiche e filosofiche, ciò che

RITMO, RESPIRO E KRIYA

Vorrei proporre un giochino, un esercizio facile facile che ho preparato per i miei allievi del corso di hatha yoga.  Per una volta eviterò, il più possibile, di usare termini tecnici e parole in sanscrito o cinese.  C'è un motivo: passo ormai metà del mio tempo tra libri e vocabolari e mi viene spontaneo usare termini come  citrupini  o mahakasha  che, per me, sono assai più eloquenti e precisi dei giri di parole che si è costretti a fare per cercare di tradurli.  Ma ho scoperto che chi non è ossessionato dal sapere vedico o taoista, reagisce, spesso, a certe parole dal suono esotico allontanandosi (-"  Che inutile erudizione! "-) o sviluppando una specie di timore reverenziale.  Il risultato è che né gli uni né gli altri chiedono il significato dei termini tecnici e le spiegazioni di concetti ed esercizi si trasformano, a volte, in un monologo nel deserto, altre in un dialogo tra sordi.  L'esercizio che propongo è relativamente facile e può, secondo me, dare un

SPIRALI

Lo stato naturale ( sahaja ) è una condizione di libera e totale comunicazione. Se pensiamo a ciascuno di noi come ad un  campo morfico , una bolla di informazioni, il livello coscienziale dipenderà dall'ampiezza di questa bolla, ovvero dalla capacità di scambiare informazioni con il maggior numero possibile di esseri viventi. Nell' illuminato  il  campo morfico  è l'universo intero. Essendo l'illuminato o il liberato in vita, l'essere umano nel suo stato naturale, si deve praticare Yoga con la consapevolezza che la libera e totale comunicazione di energie (informazioni) dall'interno all'esterno sia uno stato accessibile a ciascuno di noi.  Anzi, dovrebbe essere la condizione normale ("naturale") dell'Essere Umano. la Non naturalità dibende dai "blocchi", dai contenuti psichici che impediscono parzialmente o totalmente il libero  fluire delle energie (informazioni).  I blocchi psicofisici provengono, in genere, dalla &qu