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LE PRATICHE SESSUALI NELLO HATHAYOGA

Recentemente, in una discussione su un gruppo che si occupa di Tantra, ho scoperto che alcuni insegnanti e praticanti affermano che nello Hathayoga non si parla di sesso e di energia sessuale. La cosa è assai sorprendente. Lo Hathayoga è la tecnica alchemica dei Siddha Nath,i tantrici come Boghanathar, Tirumular, Babaji Nagaraji e lepratiche sessuali sono descritte in maniera dettagliata nelpiù famoso manuale di hathayoga di tutti i tempi,lo hathayogapradipika. Il fatto che si neghi l'appartenenza dello hathayoga al tantrismo  secondo me è assai bizzarra. Per cercare di chiarire ed eventualmente aprire una discussione in proposito (magari!!!) incollo alcune pagine del mio libro Tantra la Via del Sesso (Aldenia Edizioni, Firenze 2015) LA LUCERNA DELLO YOGA Le tecniche sessuale descritte nello Haṭhayoga pradīpikā   il più antico e  più diffuso  manuale pratico di haṭhayoga. Se vogliamo trovare la descrizione delle vere tecniche sessuali tantriche non

OJAS, L'ENERGIA VIRILE

( Tratto da  " La Danza degli Dei ") Dopo aver svelato il Maṇḍala Segreto della Creazione, e riempito i petali dei cakra con le vibrazioni delle sillabe la Dea si abbandona completamente tra le braccia dello Sposo. Sta a Lui, all’Energia Virile, detta in sanscrito vīrya mettere in moto le ruote dell’energia . Vīrya significa "splendore", "coraggio", "dignità" , ed è il risultato della trasformazione alchemica di Ojas , la vitalità innata dell'essere umano. Ojas in sanscrito significa "luce", "potere", "energia" ed è la sorgente della forza che fa emettere lo sperma. L'eiaculazione viene vista come una dispersione della vitalità non perché ojas possa in qualche modo essere limitato da una emissione, ma perché fisicamente e psicologicamente l'emissione coincide in genere con la fine del desiderio. Se si osservano con distacco le statue ed i dipinti erotici indiani, si vedrà che l&

LE DONNE E L'OSCURANTISMO INTERNETTIANO

A Londra la Società dei Trasporti  ha censurato i manifesti che pubblicizzavano  una mostra di Egon Schiele. I quadri del pittore austriaco sono stati dichiarati inadatti al pubblico, troppo audaci per il comune senso del pudore. A New York un gruppo di onesti cittadini ha organizzato una raccolta di firme per chiedere al Metropolitan Museum di bruciare o almeno di non esporre un quadro di Balthus perché istigherebbe alla pedofilia. Il quadro è "Therese Dreaming", il sogno di Teresa. Si vede una ragazzina assopita su una sedia.  Accanto a lei un gatto lecca una ciotola di latte. Credo che si debba incominciare ad aver paura. L'onda del puritanesimo sta colpendo anche le opere d'arte. Tra un po' metteranno all'indice i quadri di Rubens, Botticelli e Tiziano perché pornografici, e le statue greche saranno visibili solo agli adulti previa lasciapassare di uno psichiatra che certifichi il loro stato di salute mentale. Me lo sentivo quando si è c

L'ABITUDINE ALLA VIOLENZA E L'ONDA LUNGA DEL PURITANESIMO

Nell'ottobre scorso, diverse, molte,  attrici famose, tra cui  Asia Argento, Gwyneth Paltrow e  Angelina Jolie, hanno denunciato le molestie che, venti o trenta anni prima, avevano subito dal produttore americano  Harvey Weinstein. In pratica Harvey pretendeva rapporti sessuali in cambio di ruoli strapagati. Sicuramente era un gran porco, Weinstein, e bene hanno fatto le famose attrici, a denunciarlo. Certo, come dicono alcuni, potevano pensarci prima di diventare famose grazie ai buoni uffici del porcone. Alcuni dicono pure che niente avrebbe potuto impedir loro di impedire al losco figuro di approfittare della loro innocenza. Mira Sorvino ad esempio aveva ricevuto le medesime indecenti proposte e aveva semplicemente risposto " No, Grazie! ". Sicuramente non ha fatto la carriera di Jolie e di Paltrow, però insomma non è neppure ridotta alla fame. Ha pure vinto un Oscar... Non è bello, ma viene anche da pensare che accettando di farsi mette

IL SIGNIFICATO NASCOSTO DEI MANTRA - OM NAMAḤ ŚIVĀYA

Alzi la mano chi non ha mai recitato un mantra indiano o tibetano senza avere la minima idea di cosa significasse. C'è addirittura una scuola di pensiero che invita ad abbandonarsi al suono, alla vibrazione e ad ascoltare con il cuore. Il personale sentire viene considerato un metro di giudizio assai più affidabile della razionalità, e l'atteggiamento più comune, nell'approccio alla "Scienza dei mantra è il " Che mi frega di sapere cosa vuol dire? L'importante è che mi risuoni! ". Devo dire che ci sta. Tutto nell'universo è vibrazione e ovviamente quel che conta è il risultato. Se uno recita 108 volte Om Namaha Shivaya senza sapere che vuol dire e poi si sente in pace con il mondo, va bene così. Anzi va MOLTO bene! Ma bisogna considerare che nei testi "tecnici" dello yoga, non numerosissimi, si parla di una serie di valenze simboliche, modalità di  pronuncia e possibilità di "utilizzo" che, secondo me, la maggi