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CHIDAMBARAM, LO SPAZIO DELLA COSCIENZA

Mi affascina il potere delle  parole, lo ripeto spesso. A volte la consuetudine, o l'ignoranza, ne nasconde il significato originale, ma prima o poi il senso nascosto fa capolino, come un affresco antico che rinasce alla bellezza tra le crepe dell'intonaco. Prendi " afrore ": "odore acuto e penetrante, come quello del mosto in fermentazione o del sudore del cavallo", dice il dizionario, ma basta una goccia di fantasia per vedere il bosco di Afrodite, e la corsa folle della Dea, le cosce snelle insanguinate dai rovi, ad abbracciare Adone, ferito a morte. Afrore è l'odore acre del cinghiale assassino. Afrore è il profumo del muschio su cui giace l'Amato. Afrore è il sudore della Dea impazzita, che volle farsi Donna. Il profumo della Dea, in fondo questo significa " afrore ". Anche la parola indiana Chidambaram potremmo tradurla con "Profumo della Dea" (vedo già i miei amici sanscritisti sobbalzare sulla sedia...)

LA GINNASTICA YOGA, L'AVIDYĀ E L'IGNORANZA ORDINARIA

Il fuocherello delle  polemiche che si è acceso dopo la decisione dello CSEN di organizzare delle gare di "Ginnastica Yoga" mi sta divertendo assai. Mi è venuta in mente una frase del mio "alter-ego" Ryu no Kokyu:  -"Nella pratica Yoga l primo ostacolo da affrontare non è  l'Avidyā, ma l'ignoranza ordinaria"- L' a vidyā è l'ignoranza metafisica, lo "scambiare la corda per il serpente" (mi raccomando,  अविद्या   a vidyā, con l'accento diacritico sulla seconda "a", se no vuol dire "stupido") e spesso moltissimi yogin più o meno eruditi (me per primo) si lanciano in lunghe discussioni sulle modalità di bruciare i  saṃskāra (in sanscrito "sacramento" o "purificazione", ma nel gergo vedantico "semi dell'ignoranza") o risolvere i  kañcuka,  i "Veli della Dea", senza rendersi conto che in molti casi sia  gli astanti  sia, a volte, loro stessi (noi s

SHANKARA, ARISTOFANE, ESIODO: LA NASCITA DELLA COSCIENZA NELLO YOGA E NELLA FILOSOFIA GRECA

Nel "Simposio", Socrate citando Aristofane, parla dell'Amore e di Efesto ( Il fabbro divino) che propone di "saldare l'amato con l'amante". E parla degli amanti che altro non desiderano che di essere uniti per l'eternità. Simposio 189 c-193: "[...] da un tempo così remoto, dunque è connaturato negli uomini l'amore degli uni per gli altri; esso ricongiunge la natura antica, e si sforza di fare, di due, uno, e di guarire la natura umana. ciascuno di noi quindi è un complemento di uomo, in quanto è stato tagliato, come avviene ai rombi, da uno in due; ciascuno dunque cerca sempre il suo complemento [...]" L'uomo, secondo Aristofane, in origine era uno e poi, chissà perché, è stato diviso in due. Questa unità originaria per lo yoga è lo stato naturale ( सहज sahaja ) e la maniera per ritrovare lo stato naturale è समरस samarasa che vuol dire " medesimo sapore ", e indica l'orgasmo, contemporane

LO YOGA, L'AUTO-STIMA E IL MITO DEL 10%

Il potere delle parole mi ha sempre affascinato, ne basta una, pronunciata in un certo modo,in un determinato momento per cambiare la vita di una persona, di una famiglia o di una nazione. Pura magia. A volte per determinare il corso della storia basta la sua assenza. Ricordo ad esempio uno studio, di Noam Chomsky sulla lingua cinese all'epoca dei mandarini. Pare che contadini e allevatori, tartassati dai nobili e umiliati dalle loro angherie,  se la passassero assai male in quei tempi, ma, stranamente, nelle cronache non c'è traccia di disordini e tentativi di rivolte. La spiegazione, secondo Chomsky, era da ricercarsi nell'assenza di una parola che significasse " ribellarsi contro l'ordine costituito ". I contadini stavano male, sapevano che la colpa era dei loro governanti, ma non avevano gli strumenti linguistici per esprimere il loro dissenso e,quindi,per trasformarlo in azione. I napoletani ai tempi di Masaniello potevano dire -"S tiamo

LO YOGA TRA ARTE E GINNASTICA

Trovo assai strane le polemiche che stanno montando attorno all'idea di organizzare delle gare di "Ginnastica Yoga", tra l'altro si tratta di polemiche che riguardano solo il movimento yogico italiano:in India si fanno da sempre (Sai Baba di Shirdi si è guadagnato da vivere facendo esibizioni e gare di Yoga per anni), in Argentina c'è una efficientissima "Federazione di Yoga Deportivo" e in Francia si svolgono regolari campionati di "Yoga Artistique" e "Yoga Artistique Rytmique" senza che nessuno gridi allo scandalo. Alcuni miei colleghi italiani  parlano addirittura di "tradimento" o  di "mancanza di etica" (?). Mi chiedo  il perché. Forse dipende da una banalizzazione dell'insegnamento neoplatonico, con il concetto plotiniano di corpo inteso come grezza e sporca materialità opposto allo spirito puro e incontaminato. Ma basterebbe far notare che lo Yoga per sua natura,è non duale e la scissio