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YOGA:: RICOMINCIAMO A PARLARNE SERIAMENTE?

Ieri  parlavo con il mio amico Gabriele Gailli della proliferazione di "maestri tarocchi" negli ultimi tempi. Conosciamo persone  che insegnano yoga senza avere né le basi fisiche, né quelle teoriche,  magari dopo aver fatto un corso on line di filosofia indiana, altre che arrivano a stamparsi i diplomi da soli e si inventano stili di yoga dai nomi esotici e insensati. E i vecchi praticanti magari perdono tempo a discutere tra loro su un'interpretazione di un versetto, sul nome di una posizione o sull'opportunità di far partecipare i loro allievi ad una gara senza far caso ai tarocchi, abilissimi a non entrare mai nelle discussioni accese, per non mettere a rischio l'immagine di guru tolleranti e benevoli che si sono costruiti con pazienza e abilità. I maestri tarocchi sarebbero facili da riconoscere, visto che in realtà parlano sempre delle solite cose, con parole semplici e digeribili: il qui ed ora, i pericoli dell'Ego e del possesso, la nece