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LA PRATICA DEL SAMADHI E LO YOGA DEI SUFFISSI

  Al giorno d'oggi il termine  Yoga è usato spesso come suffisso. C'è una parola, qualche volta in inglese, raramente in italiano molto spesso in qualche lingua orientale, che precede "Yoga". Soprattutto quando si usano dei termini in sanscrito, cinese o giapponese, viene da pensare che si tratti di discipline antiche o antichissime, ma di solito si tratta di tecniche moderne che possiamo dividere, grosso modo, in due categorie:  1) Sistemi di "integrazione psicofisica" che nascono dalla combinazione di elementi effettivamente appartenenti alla tradizione indiana, con pratiche occidentali, come la danza contemporanea, la bioenergetica, la fisioterapia  e la ginnastica dolce novecentesche; 2) Metodi di rilassamento e conoscenza di Sé derivanti dalla personale esperienza di un caposcuola, solitamente carismatico. Molte delle nuove/antiche discipline caratterizzate dal suffisso Yoga sono Brand, etichette protette da un copyright, e questo potrebbe far storcere

YOGA TRADIZIONALE? IL MISTERO DI VIJAYANAGARA

L'immagine che ho postato rappresenta uno   h aṭhayogin i mpegnato in una variante della verticale sulle braccia, tecnicamente  baddha konasāna adho mukha    vṛkṣāsana. si tratta di una delle posture  di Haṭḥayoga scolpite sulle colonne dei templi e degli edifici civili di Hampi , la capitale del mitico impero di Vijayanagara. L’Impero di Vijayanagara, che univa gli attuali territori del Karnataka, dell’Andhra Pradesh, del tamil Nadu e del Kerala, fu fondato nel XIV secolo dai fratelli Bukka raya I e Harihara I, sotto la guida dello yogin advaitin Vidyāraṇya [1] e raggiunse il suo massimo sviluppo tra il XV e il XVII secolo . A giudicare dai racconti dei viaggiatori europei di quel tempo - come Duarte Barbosa [2] , Fernao Nuniz [3] , Niccolò de’ Conti [4] - e dei diplomatici islamici, come l’ambasciatore persiano Adul al Razz ā q Samarqand ī [5] , , la capitale dell’Impero, Hampi oltre ad essere una città di incredibile bellezza e ricchezza, era nota per la politica illumi

E SE LO YOGA FACESSE MALE? RIFLESSIONI SULLA PRATICA DI KRISHNAMACHARYA, IYENGAR E PATTABHI JOIS

  Nel Goraksha Paddhati - uno dei testi fondamentali dello h aṭhayoga - si afferma che la pratica assidua conduce al ringiovanimento del corpo, alla salute e alla longevità. Il corpo è sacro per lo h aṭhayoga, e bellezza, salute e longevità sono  condizioni necessarie per poter realizzare i  " tanto amati dagli yogin " - come afferma Goraksha -  poteri psichici - siddhi - da utilizzare per "il bene di tutti gli esseri senzienti". Lo  h aṭhayoga, anche se a molti parrà un affermazione strana o provocatoria -   va quindi considerato "anche" una forma di fitness, ovvero una attività che conduce alla salute e alla bellezza del corpo;  Considerando che il corpo umano è sottoposto sempre alle stesse leggi in tutti i tempi e a tutte le latitudini ho pensato che praticando gli  āsana e  le sequenze gli yogin debbano, necessariamente, seguire le stesse regole fondamentali dei danzatori e dei ginnasti occidentali. Ho analizzato in cerca di conferme una serie