Sono con Ivana. La mia amica di sempre. La ascolto. Racconta ad altri di quando mi ha incontrato, 35 anni fa. Un deficiente boccoluto che se ne andava in giro con un flauto di canna, seguito da un codazzo di ragazze. 35 anni sono tanti. Un deficiente. Pensavo di essere Krishna all'epoca. Ridiamo. Ivana è brava a raccontare. Me lo vedo davanti il deficiente con la faccia da surfista. Che buffo. Poi viene la malinconia. No, non è la nostalgia della giovinezza, è qualcosa di diverso. L'umore si fa nero. Torniamo a casa e accendo il pc. Oh! Il forum di Yoga! Leggo gli ultimi interventi, verbosi, colti. Discussioni sugli scopi della vita, dello yoga, sui rapporti tra pensiero occidentale e pensiero indiano. Fino a poco tempo fa mi sarei fregato le mani e mi sarei buttato come un falco sulle colte citazioni, le perifrasi ad effetto e gli involontari strafalcioni degli altri falchi. Adesso gli onorevoli duelli filosofici alla ricerca della verità ontologica mi paiono insensati.
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