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EVANESCENZA




Una mattina, nel 1560, Oda Nobunaga era in mezzo alle sue truppe, duemila guerrieri, esausti dopo anni di battaglie.
L'esercito di Yoshimoto, il suo rivale, contava 25.000 uomini, truppe fresche e meglio armate
C’era un forte temporale.
Doveva decidere che fare, Nobunaga: ritirarsi o farsi uccidere in battaglia dal suo avversario, Imagawa Yoshimoto che attende la fine del temporale per sferrare l’attacco finale.
Che fa Oda?
Indossa un costume antico e comincia a danzare e recitare un brano di Teatro Noh:"Atsumori"
-         "La vita dell'uomo non dura che cinquant’anni.
E' un sogno effimero paragonata all'eternità.
Una volta nato chi può evitare di sparire per sempre?"-
Finita la rappresentazione, Oda prende una tazza di riso. È felice come un bambino.
Salta a cavallo e corre incontro al nemico
A metà strada lo raggiungono cento cavalieri, poi cinquecento, alla fine sono duemila
Galoppano, in silenzio.
Penetrano nel campo nemico come l’onda del fiume in piena,
Sembrano invincibili…
I soldati nemici fuggono in preda al terrore.
Oda decapita Yoshimoto.
Non c'è apparentemente nessuna logica in questo evento:
Duemila uomini che ne sconfiggono 25.000.
Un chihuahua che si getta contro un doberman.
Nella storia del Giappone nessuno usa le parole fortuna sfacciata o follia e nemmeno di geniale strategia
Si parla di magia.

Che genere di magia si nascondeva nel brano di Noh recitato dal generale Nobunaga?
Oda è destinato alla sconfitta.
Sta piovendo.
Recita un testo di Noh dedicato ad un adolescente morto in una battaglia di cinque secoli prima.
Poi, dopo aver mangiato una ciotola di riso salta da solo a cavallo e si dirige verso un nemico che dispone di forze dodici volte superiori. I suoi soldati, apparentemente colti da pazzia, lo raggiungono a metà strada.
Entrano nel campo avverso, e distruggono l'esercito nemico in un lampo.
La cosa più strana è che nessuno li ha sentiti arrivare.

Nel Giappone dei samurai era molto importante la nozione di Ki.
La sensazione, l'intuizione erano parte fondamentale della vita del guerriero.
Gran parte dell'addestramento del samurai era basato sull'affinamento dell'intuizione.
Eppure duemila cavalieri arrivano indisturbati al campo nemico, nessuno li sente arrivare.
E poi Oda che si metta a danzare e recitare la storia di un guerriero sconfitto in battaglia sotto la pioggia…ma dai!
Non sembra certo il metodo migliore per alzare il morale delle truppe!
Forse la spiegazione della incredibile vittoria di Oda Nobunaga è in un un libro del 1400.
Si chiama il segreto del teatro Noh, di Zeami.
È un bel libro.
Zeami racconta la storia di Ame no Uzume no Miko (la dea del sesso) e dice che il Noh proviene dalla sua danza.
Poi dice che la rigidità è morte e dice anche che il segreto del Noh è in un fiore che sboccia.
Un segreto così semplice che l'uomo normale non lo capisce.
Per comprendere il fiore, dice Zeami bisogna conoscere il seme.
Una volta conosciuto il seme, il fiore è solo una "disposizione della mente", ma, al tempo stesso, il fiore è la conoscenza suprema, primordiale, essenziale.

"Il cuore dell'uomo contiene tutti i semi.
Sotto la pioggia universale tutti germogliano.
Non appena si afferra la natura del fiore,
Il frutto dell'illuminazione si forma.
Spontaneamente."

Zeami parla anche dell'evanescenza.
L'evanescenza è diversa dall'inconsistenza ed è interessante solo se èl’evanescenza di un fiore”.
Zeami dice che l'evanescenza non si può insegnare e propone di meditare su due poesie.

"Nella nebbia leggera
Sui fiori di una siepe viva la brina del mattino.
In autunno...ah le serate chi ha potuto dirlo? "

E ancora:

"Quello che appassisce
Senza che le apparenze lo tradiscano
È il fiore che sta nel cuore
Degli uomini di questo mondo."
Un’altra cosa dice Zeami, dice che un attore abile non soddisfa l'occhio non esercitato:
Lo spettatore non illuminato non si accorge dell'attore illuminato perché il fiore è invisibile a chi non sa vederlo.
Il Noh è un arte sacra.
Oda il guerriero danza sotto la pioggia, simbolo forse della pioggia universale che fa sbocciare tutti i semi.
È il momento giusto, il momento in cui il fiore può sbocciare anche sopra uno scoglio.
Acquisisce l'evanescenza
I suoi soldati lo sentono e lo raggiungono, ma solo a metà strada e con fatica.
I nemici non lo sentono e non lo vedono arrivare...

"Nella nebbia leggera sui fiori di una siepe viva
La brina del mattino "

Quando la pioggia ha fine, un attimo dopo l'alba, Oda appare come la brina del mattino sui fiori di una siepe.
La danza del Noh ha fatto sbocciare il fiore.
Oda è come la pioggia.
È la pioggia.
Il nemico non può sentirlo arrivare.
Danzando respira con i talloni Oda, e diviene acqua e come l'acqua travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino.
Nella battaglia di Oda c'è tutto il segreto della spada.
Il fiore che sboccia è la spada che viene sguainata nasce dalla terra e tornando alla terra taglia di netto la testa del nemico.
Il resto è solo silenzio.

"In autunno...ah le serate" chi ha potuto dirlo? "

Il Noh è arte sacra.
Il Noh e la Via del Samurai sono la stessa via.
Il segreto del fiore che sboccia è lo stesso della spada Taia.
Oda svela in un istante, grazie all'arte sacra, il mistero della vita e della morte, il segreto della spada…

I miti raccontano sempre le stesse cose.
Parlano dei semi nascosti nel nostro cuore.
Svelano un tesoro che solo la consuetudine ha reso segreto.

Lo Yoga nel mondo moderno sta diventando consuetudine.
Stiamo smarrendo tra cakra, cristalli, “maestri del qui ed ora”, guaritori e vecchi-nuovi guru, la chiave che ci può condurre alla verità.
Una verità semplice come la pioggia che cade sulla danza di Nobunaga.
Semplice come la brina, al mattino sulla siepe viva.
Semplice come il fiore che sboccia.

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