In occidente[1] le prime osservazioni storicamente documentate sul ciclo
nasale vennero compiute alla fine del XIX secolo dal fisiologo tedesco
Richard Kayser[2]. Gli studi di Kayser furono ripresi nella
seconda metà del XX secolo nell’ambito delle ricerche orientate alle terapia
delle “ostruzioni nasali croniche[3]”
e si arrivò a collegare l’alternarsi del funzionamento delle narici
all’attività delle innervazioni del sistema simpatico e del sistema
parasimpatico presenti nelle mucose nasali:
“Il predominio del simpatico sulla narice destra causa la sua
vasocostrizione e la conseguente decongestione, facendo aumentare il flusso
d’aria; tale predominio si accompagna al prevalere del parasimpatico nella
narice sinistra che ne provoca la congestione”[4].
Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 cominciarono
le ricerche per dimostrare il legame tra l’alternanza delle narici nel processo
respiratorio e la cosiddetta “dominanza emisferica cerebrale”, ovvero il
predominio di un emisfero celebrale rispetto all’altro.
Tra il 1983 e il 1987 un equipe guidata da David S.
Shannahoff–Khalsa – un discepolo di Yogi Bhajan, attualmente membro del “Center
for Integrative medicine della University of California di San Diego – dimostrò
sperimentalmente la possibilità di attivare volontariamente uno o l’altro dei
due emisferi cerebrali decongestionando la narice del lato opposto del corpo.
Le modalità degli esperimenti di
Shannahoff–Khalsa e del team di ricercatori che lo coadiuvava sono descritte in
numerose pubblicazioni scientifiche[5][6][7] e i risultati delle loro ricerche,
tutt’oggi considerati attendibili, gettano, tra l’altro, una nuova luce sulle
tecniche operative dello Haṭḥayoga medioevale dimostrando come sia
possibile, modificando la postura, alterare i “ritmi ultradiani” del corpo
umano.
Per “ritmo ultradiano” si
intende un ciclo biologico che si ripete regolarmente all’interno del “ritmo
circadiano”, ovvero dell’alternarsi di luce e buio nell’arco delle 24 ore,
così come per “ritmo infradiano” si intende un ciclo biologico di durata
superiore alle 24 ore, come ad esempio, il ciclo mestruale.
Questi tre ritmi – infradiano,
circadiano e ultradiano – seguono l’andamento “dell’onda”, nel senso che sono
caratterizzati da una fase ascendente – “luminosa”, “attiva”, “Yang” –
ed una fase discendente – “oscura”, “ricettiva”, “Yin” – che nascono
l’una dall’altra e negli “organi pari” – ovvero quelli formati da due strutture
simmetriche come i reni, le gonadi o gli emisferi celebrali – si alternano
secondo la logica della lateralizzazione: se la narice destra, ad esempio, è
congestionata – fase “yin” – la sinistra
viene decongestionata – fase “yang” – e viceversa.
Questo fenomeno viene definito
dominanza nel senso che per un periodo definito di tempo “domina” l’organo pari
di sinistra e per un eguale periodo di tempo “domina” invece l’organo pari di
destra.
Esempi di ritmi ultradiani sono:
-
Il ciclo di 90– 120 minuti delle fasi del
sonno del sonno (REM – Rapid Eyes
Movement – e non REM;
-
Il ciclo della circolazione sanguigna;
-
Il battito delle ciglia;
-
Il battito del polso;
-
La frequenza cardiaca;
-
La minzione;
-
Le attività intestinali;
-
La secrezione ormonale;
-
Il ciclo nasale.
La cosa interessante, per ciò che
riguarda il lavoro fisico dello yoga, è che questi cicli possono essere
facilmente alterati con un semplice spostamento di peso e, in genere, con la
pressione su determinati punti del corpo; in altre parole l’essere umano ha la
possibilità di rendere volontariamente “dominante”, ad esempio, la narice
sinistra rispetto alla narice destra per un tempo indefinito.
Provate, ad esempio, a rimanere in
equilibrio sulla gamba destra volgendo leggermente lo sguardo a sinistra: immediatamente
si decongestionerà la narici sinistra che resterà “dominante fino a quando non
cambieremo posizione.
Le implicazioni di questa
osservazione – la possibilità di rendere volontariamente dominante una narice
rispetto all’altra – sono maggiori di quanto si possa immaginare: il team di
Shannahoff–Khalsa ha infatti dimostrato sperimentalmente che alla dominanza
della narice sinistra corrisponde una maggior attività dell’emisfero cerebrale
destro e, di conseguenza, una probabile una alterazione di tutti i ritmi
ultradiani, compreso, quindi il ciclo delle secrezioni ormonali.
[1] Vedi: “IL CICLO NASALE, L’ATTIVITA’ CEREBRALE E IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO”, adattamento
e traduzioni di Andrea Di Chiara, Odontoiatra, Ortopedia
Cranio-Cervico-Mandibolare e Terapia Ortopedica Dentale delle Disfunzioni
Posturali, www.aipro.info
.
[2] Richard Kayser: Die
exakte Messung der Luftdurchgängigkeit der Nase. Arch.
Laryng. Rhinol. (Berl.) 8, 101
(1895).
[3] Mirza, N., Kroger,
H., Doty, R.L., 1997. Influence of age on the 'nasal cycle'.
Laryngoscope. 107(1), 62-66.
[4] Tratto da
“IL CICLO NASALE, L’ATTIVITA’ CEREBRALE E IL SISTEMA
NERVOSO AUTONOMO”, adattamento e traduzioni di Andrea Di Chiara; Op. Cit.
[5] Werntz DA, Bickford RG, Shannhoff-Khalsa DS,
“Selective Hemispheric Stimulation by Unilateral Forced Nostril Breathing”,
Human Neurobiology (1987),6:165-171.
[6] Werntz DA, Bickford RG, Bloom FE, Shannahoff-Khalsa
DS: “Alternating Celebral Hemispheric Activity and the Lateralization of
Autonomic Nervous Function”. Human Neurobiology, 1983, 2:39-43.
[7] Shannhoff-Khalsa DS, “Lateralized Rhytms of the
Central and Autonomic nervous Systems, International Journal of
Psychophysiology, 1991, 11:225-251.
ritmi ultradiani?
RispondiEliminal'atmosfera è in cosa - film https://casacinema.fyi e non indifferenza per tutto ciò che è creato dall'uomo ...
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