Passa ai contenuti principali

Yogananda e le Sisters of Love



Quando nel 1996, pochi giorni prima del suo centesimo compleanno Lorna Erskine, si abbandonò al sonno della morte, Ben, il figlio, decise di rivelare al mondo il suo segreto: Yogananda, il casto e puro guru, era suo padre.

Ne uscì fuori una terribile, e molto poco yogica, battaglia legale a colpi di foto e rivelazioni pruriginose tra la Self Realization Fellowship, la potente associazione fondata dal maestro, e gli eredi di Lorna (che chiedevano un sacco di soldi...).   



Ad un certo punto vennero fuori altri tre o quattro presunti figli di discepole americane, tutti di pelle scura e assai somiglianti al Guru, e cominciò a girare  una storia, confermata da alcuni fuoriusciti dalla Self Realization Fellowship (e quindi...interessati) riguardante un gruppo di "Sisters of Love", giovani e belle discepole che avrebbero diviso con Yogananda il terzo piano del primo centro californiano della S.R.F.; 
Alla fine, dopo sette anni di inchieste, denunce e querele, i risultati del DNA dettero ragione ai discepoli di Yogananda: Ben Erskin non era  figlio del Guru.

Certo, per tornare a Lorna, che se una donna americana bianca e bionda sposata con un uomo americano bianco e biondo da alla tre figli bianchi e biondi e  uno figlio moro con i lineamenti asiatici e la pelle scura c'è da pensare male - o bene, a seconda casi - tanto più che la povera donna, caduta in depressione dopo la morte per infarto del suo maestro, continua a parlare del "sangue divino" che scorreva nelle vene del figlio.





Di certo sappiamo che “Yogananda fu  formalmente accusato di scorrettezza da Swami Dhirananda nel 1935 e Sri Nerode nel 1940" [vedi: A.P. Foxen, AP (2017). Biografia di uno Yogi: Paramahansa Yogananda e le origini dello Yoga modernoNew York, New York: Oxford University Press] dove per "scorrettezza" si intendono abusi sessuali.

Yogananda non fu né il primo né l'ultimo guru indiano ad essere accusato di comportamenti sessualmente scorretti: si tratta di un fenomeno meno raro di quanto si possa pensare, basti pensare che già nel 1912 il Washington Post dette vita ad una campagna stampa contro gli abusi sessuali dei maestri hindu [vedi: https://skepticmeditations.com/2018/02/04/sexuality-guru-disciple-relationship/]




Le discussioni sul comportamento sessuale dei maestri indiani in generale e di Yogananda in particolare potrebbero durare per giorni, ma, mi chiedo:  ammettendo pure che Yogananda abbia fatto sesso con sei o sette "sisters of love" - consenzienti ovviamente, nessuno ha mai parlato di stupro -   e abbia magari avuto anche dei figli da alcune di loro, cosa cambierebbe dei suoi insegnamenti?

Non dimentichiamoci che arrivò negli USA nel pieno della cosiddetta "Jazz Age", un periodo caratterizzato, in materia di sesso,  da una disinvoltura difficilmente immaginabile ai nostri giorni.
la Jazz Age era l'epoca delle Ziegfeld Follies, di Francis Scott Fidgerald e Zelda Sayre, un epoca di libertà, eccessi e di ricerca, a volte sfrenata, del piacere sessuale.


Alfred-Cheney-Johnston - Showgirls from the Ziegfeld Follies, posing in full frontal nude images - https://www.anatomyfilms.com/alfred-cheney-johnston-ziegfeld-follies/

In quel contesto se Yogananda avesse avuto una relazione sessuale con una o più figlie della ricca borghesia americana nessuno avrebbe avuto niente da ridire, e probabilmente molti lo avrebbero trovato "non degno di nota".

Oggi le cose sono diverse perchè l'alcol, la carne e il sesso sono considerati dei limiti all'evoluzione spirituale, per cui non importano tanto le parole illuminanti o le azioni meritorie di un eventuale guru, quanto il suo essere astemio, vegetariano e casto.

Se Yogananda fosse stato l'amante di Lorna Erskine i suoi insegnamenti sarebbero forse meno importanti?
Secondo molti suoi discepoli evidentemente si.
Discepoli fermamente convinti che l'astinenza sessuale e l'alimentazione vegetariana o vegana aprano le porte per il paradiso e il sesso e la carne siano invece l'anticamera dell'inferno.

Ma sarà vero? 

Non sarà  che il "problema" consiste nell'attaccamento al piacere del sesso, all'alcol o alla carne e non all'atto d'amore, al consumo di proteine animali e alla condivisione di un buon bicchiere di vino?

Io non so, mi guardo bene dal tentare di dare risposte definitive  , ma pure non posso non notare alcune contraddizioni tra le credenze attuali e ciò che emerge dalle biografie dei maestri e dei santi del passato, come Sai Baba di Shirdi, Milarepa, Padmasambhava,  Yeshe Tsogyal, Matsyendranath o Buddha Shakyamuni, che, per fare un esempio, nonostante tutti credano i buddhisti vegetariani, non ha mai proibito il consumo di carne, ma chiedeva ai monaci di benedire sia l'animale sia  il cacciatore.







Commenti

  1. e come https://filmsenzalimiti.boo nei film, le relazioni creano fiducia. E con la fiducia arriva la lealtà.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL TIZZONE ARDENTE

Mandukyakarika, alatasànti prakarana  45-50, 82 ; traduzione di  Raphael : "E' la coscienza - senza nascita, senza moto e non grossolana e allo stesso modo tranquilla e non duale - che sembra muoversi ed avere qualità Così la mente/coscienza è non nata e le anime sono altre-sì senza nascita. Coloro i quali conoscono ciò non cadono nell'errore/sofferenza. Come il movimento di un tizzone ardente sembra avere una linea dritta o curva così il movimento della coscienza appare essere il conoscitore e il conosciuto. Come il tizzone ardente quando non è in moto diviene libero dalle apparenze e dalla nascita, cosi la coscienza quando non è in movimento rimane libera dalle apparenze e dalla nascita. Quando il tizzone ardente è in moto , le apparenze non gli provengono da nessuna parte. Né esse vanno in altro luogo quando il tizzone ardente è fermo, né ad esso ritornano. Le apparenze non provengono dal tizzone ardente a causa della loro mancanza di sostanzialità. Anche nei confronti

IL FIGLIO DI YOGANANDA E L'INDIGESTIONE DI BUDDHA

YOGANANDA Quando nel 1996, pochi giorni prima del suo centesimo compleanno Lorna Erskine, si abbandonò al sonno della morte, Ben, il figlio, decise di rivelare al mondo il suo segreto i: Yogananda, il casto e puro guru, era suo padre. Ne uscì fuori una terribile, e molto poco yogica, battaglia legale a colpi di foto, rivelazioni pruriginose ed esami del DNA tra la Self Realization Fellowship,la potente associazione fondata dal maestro, e gli eredi di Lorna (che chiedevano un sacco di soldi...). Ad un certo punto vennero fuori altri tre o quattro figli di discepole americane, tutti bisogna dire assai somiglianti al Guru, . E venne fuori una storia, confermata da alcuni fuoriusciti dalla Self Realization Fellowship (e quindi... interessati) riguardante un gruppo di "sorelle dell'amore" giovani discepole che avrebbero diviso con Yogananda il terzo piano del primo centro californiano della S:R:F. Certo, per tornare a Lorna, che se una donna americana bianca e b

LA FILOSOFIA DELL'ONDA

  L'eleganza dello stato naturale, il  Sahaja , è la lenta spirale, verso terra, di una foglia stanca del ramo. I danzatori parlano di “presenza”. Quando c'è “presenza”, ogni gesto diventa facile. Quando “non c'è”, quando la mente non si discioglie nel corpo, si sente un che di artefatto, di meccanico, come se mancasse l'impulso vitale. Il “vero danzare” è arrendersi alla legge naturale, lo sanno bene, in Oriente. Sorridono i pescatori di  Hokusai,  trascinati dalla grande onda, più alta del monte  Fuji . Se remassero contro corrente, l'oceano spezzerebbe insieme la barca e l'illusione dell'agire. Se, per la fretta del coraggio o l'esitazione della paura, si lasciassero andare alla forza dell'onda nel momento sbagliato, si schianterebbero, di certo, sulla scogliera. Il loro gesto è perfetto. Danzano insieme al mare: giusta intensità, giusto ritmo, giusta direzione. L'onda esce dalle acque come un drago innamorato dell'alba. Si ferma, un istan