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Visualizzazione dei post da 2025

ELEMENTI DI DEVANAGARI (Prima Parte)

  Prima di avvicinarci all'interpretazione di un testo come lo Yoga S ūtra  dovremmo, secondo me,  prendere un minimo di confidenza con la devanāgarī . Innanzitutto occorre chiarire che la devanāgarī sta al sanscrito come la scrittura latina – o scrittura romana – sta al francese o all’italiano, quindi non dobbiamo fare l'errore di confondere  devanāgarī e lingua sanscrita , in secondo luogo è bene ricordare che t ecnicamente non si tratta di un alfabeto, ma di un alfasillabario (" abugida ") usato non solo per il sanscrito [1] , ma anche per l’ hindi , il marathi , il kashmiri , il sindhi , il newari, il nepalese , il pāli , il BHS ( Buddhist Hybrid Sanskrit ) ecc. L’alfasillabario, a differenza dell’alfabeto, è una scrittura in cui ogni lettera contiene già una vocale inerente identificata generalmente con la vocale centrale media – scevà - rappresentata nell’alfabeto fonetico internazionale dal simbolo “ ə ”, e in devanāgarī dal simbolo “ अ ”, reso a su...

PELI COLONIALISTI

  PELI COLONIALISTI. Negli ultimi tempi parlando con, Anna, una ragazza poco più che ventenne) molto colta e intelligente, di cui mi onoro di essere amico, ho avuto conferme sull'abisso che separa la nostra generazione - quelli che erano adolescenti negli anni '70 per capirci - e i venti/trentenni di adesso, e mi è venuto il sospetto che il colonialismo culturale statunitense - contro cui noi, all'epoca, insorgevamo ad ogni piè sospinto - grazie ai social abbia raggiunto un livello inimmaginabile, almeno per noi dell'epoca "Yankee Go Home". Un colonialismo culturale subdolo che fa apparire delle mode o dei capricci di una élite alla Federico Rampini, come istanze di libertà o di difesa dei diritti. Uno degli esempi portati dalla mia amica Anna è stato quello della "depilazione vista come un retaggio della cultura patriarcale", per cui alcune ragazze esibiscono con orgoglio i ricci sotto le ascelle e le gambe villose. A parte che ognuno deve essere l...

YOGA SUTRA - SAMADHIPRAJNA, LA LUCE DELLA CONOSCENZA (3.5)

" Samādhiprajñā", traducibile con "concetrazione e intuizione", è un termine tecnico buddhista che non esiste nella letteratura brahminica. Si tratta solo di un preciso riferimento all'insegnamento di Buddha, uno dei tanti presenti nello Yoga Sūtra. Alla fine del IV libro ci renderemo probabilmente conto del fatto che senza uno studio approfondito della dottrina buddhismo, non è possibile comprendere completamente il testo di  Patañjali Tornando a "Samādhiprajñā", viene citato nell'ottavo capitolo del Mahāsaṃnipāta, detto Gaganagañjaparipṛcchā: "Come il Signore disse a Brahmā Prabhāvyūha: "[...] (11) Inoltre, 'la radice del bene' è l'ingresso nella capacità della fede, 'il merito' è in accordo con vigore, raccoglimento e consapevolezza, e 'la conoscenza' è la coltivazione della concentrazione e dell'intuizione ( samādhiprajñā ). (12) Inoltre, “la radice del bene” deve essere stabilita nei cinque poteri, “...