Con la parola Sādhana (साधन), nella tradizione indo-tibetana, ci si riferisce "al metodo che si adotta per ottenere il proprio obiettivo specifico ( sādhya )". Nel tantrismo tibetano s ādhana è un viaggio che porta alla realizzazione , Samudācāratā ( gnyis la yongs su rgyu ba med pa ), attraverso cinque tappe: Iṣṭadevatā, Maṇḍala, Mudrā, Pūja, Mantra. La prima ( Iṣṭadevatā, y-dam in tibetano) è, in fin dei conti è la pratica dell'evocazione: Si visualizza nel cuore, sulla testa, dinanzi a sé, una delle forme della divinità, spesso dopo averla contemplata in forma di statua, dipinto, e le permettiamo di entrare in noi fino a farla "sguazzare nelle acque oscure del lago dell'inconscio. L' y-dam ha il potere di far risuonare risuonare le corde misteriose dell'ianima fin quando non emergono, i "cinque veleni" - rabbia, gelosia, brama di possesso, orgoglio ed ignoranza - in forma di “Persone”. È qui che l' āsana e il gesto insor
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