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L'ASANA DEL "LOTO CHE SBOCCIA"

Lo Hatha Yoga è una danza. La qualità del gesto è importante almeno quanto la posizione. L'asana deve insorgere, come "un fiore che sboccia", Padmakapalasana, la verticale sulla testa in loto, è la postura che meglio rappresenta "IL FIORE CHE SBOCCIA, e pensando che l'unico modo di apprendere "la qualità del gesto dello Yogin sia quello di confrontarsi con i vecchi maestri di cui esistono testimonianze filmate, ho preso alcuni spezzoni di un filma sul Jyengar (1976) e li ho confrontati con le riprese che mi ha fatto mia figlia Francesca durante una lezione nel maggio scorso.Le musiche sono di Rajendra Teredensai .  Ho anche aggiunto una registrazione del canto delle cicale: "CANTO DELLE CICALE NELLA PINETA DI PORTO SELVAGGIO"

I CINQUE TIBETANI E LO YOGA TAROCCO

Negli anni'30, ad Hollywood, Peter Kelde r, dopo aver letto " Orizzonte perduto " di James Hilton (il romanzo in cui si parla della ricerca di Shangri-la ) scrisse un soggetto cinematografico sulla fonte dell'eterna giovinezza. La storia era banale: un colonnello dell'esercito britannico, vecchio curvo e malato, si ritrova in un misterioso monastero tibetano, dove alcuni misteriosi monaci gli svelano il segreto dell'eterna giovinezza. Il colonnello torna in occidente, ma non lo riconosce nessuno, dimostra 30 anni di meno, è dritto come un fuso e gli sono pure ricresciuti i capelli. La storia è banale e gli Studios la rifiutano. Nel 1939 Kelder ci scrive un libro e lo chiama " The Eye of Revelation ". Nel 1946, aggiunge dei capitoli, mette in evidenza l'aspetto salutistico e aggiunge un sottotitolo: " Ancient anti-aging secrets of the five tibetan rites " Il libro non è un capolavoro e cade nel dimenticatoio fin quando, negli anni 80,

LA ZATTERA DI BUDDHA

"Gorakhanath ha sconfitto il sonno. La dea del sonno per paura di Gorakhanath, si è nascosta nell'Oceano di Latte" (Babaji di Hairakhan - "Le parole segrete di Gorakh") Qualche giorno fa ho avuto una lunga conversazione con una "collega". Conversazione interessante: oltre ad essere un'insegnante di Yoga è una scienziata (cioè ha una preparazione scientifica, a livello universitario, soprattutto per ciò che riguarda la biochimica). Si è parlato di rapporto tra asana e produzione di neuro-ormoni, di "pinealina" ecc. ecc. Correggo: conversazione molto interessante. Tornato a casa mi è venuta in mente la "zattera di Buddha che mi hanno raccontato i tibetani (o forse l'ho letta in un testo tibetano)". Non so perché, e a dir la verità non me lo chiedo neppure. E' da parecchio tempo che evito di cercare i legami tra azioni, parole dette, eventi esterni e le immagini o i suoni che insorgono nella mente. Penso sia una

YOGAS CHITTA VRITTI NIRODAH

Sono sempre più convinto del fatto che (nello yoga come per altre arti) riflettere sui significati letterali dei termini "tecnici" sia una delle chiavi della conoscenza. Il sanscrito, si sa, è lingua complessa. L'alfabeto è formato da una cinquantina di lettere (meglio sarebbe dire suoni) e le parole cambiano significato a secondo della posizione che assumono in una frase o dei termini cui sono collegate. Se si parla dello specifico dello yoga, poi, la situazione si fa ancora più complicata, perché non esiste, nell'occidente moderno, nessuna arte paragonabile alla "danza di Shiva". Ogni arte ha un proprio gergo, un linguaggio tecnico nato dall'esperienza pratica, perfettamente comprensibile solo agli addetti ai lavori. In virtù della comune esperienza pratica, il gergo di un pittore di Varazze, ad esempio, avrà delle similitudini con quello di un pittore di Katmandu e alla fin fine si comprenderanno. Per lo yoga, invece, ci si è invece dovuti i

LAUDINE, LA DAMA DELLA FONTANA

"[...] Egli riesce a raggiungere una fusione armoniosa della sua personalità cosciente e di quella inconscia, la prima consapevole dei problemi e dei fili conduttori del mondo visibile fenomenico, la seconda capace d'intuire le sorgenti più profonde dell'essere dalle quali sgorgano perennemente sia il mondo fenomenico sia il suo testimone cosciente. Uno stile di vita così armoniosamente integrato è il dono che la natura elargisce a ogni neonato, in modo preliminare e non decisivo, e che poi, crescendo, il bambino perde con lo sviluppo della sua individualità autocosciente." H.Zimmer - IL RE E IL CADAVERE / Il cavaliere del Leone   La storia d'amore del  Cavaliere del Leone  (che poi sarebbe un  leone nero , una pantera...) e della  DAMA della FONTANA  è una delle più belle del  Ciclo del Graal . Uno dei Cavalieri di Re Artù,  Ivano  (o Iwain o Ivanohe), un giorno arriva nei pressi dell'Albero della Vita e della sorgente  magica che, di dice, lo nu

HATHA YOGA: "MAYURASANA" - il PAVONE (+playlist)

Gli asana sono delle danze sacre. Riti che rappresentano storie di dei, verità universali e processi fisiologici. Il Pavone, simbolo di bellezza, è il veicolo di Skanda (Murugan) figlio di Shiva e Parvati, Dio della Guerra, Ma rappresenta anche una fase della realizzazione, il cambio di percezione che segue la risalita di Kundalini. Le riprese sono di Francesca Proietti. Le musiche: HARIPRASAD CHAURASYA "Song of the River" e MASTER MUSICIANS OF JOUJUKA "40th" "YOGA E ALTRESTRANEZZE"        paoloproietti.rnk@libero.it

HATHA YOGA - DANCE OF THE GODS

Lo yoga è una danza. I movimenti dello yogin sono fluidi, morbidi. Non esistono né sforzo, né rigidità nello Hatha Yoga. Per mostrarlo ai miei allievi ho montato alcune sequenze di un vecchio filmato che ritrae Krishnamacharya ("YOGA FILM (1938) con le riprese che mi ha fatto mia figlia Francesca durante una lezione di Hatha Yoga alla "New Energy" di Roma.. le musiche che ho usato sono brani tradizionali indiani eseguiti da Rajendra Terendensai. " YOGA&ALTRESTRANEZZE " paoloproietti.rnk@libero.it